- ven, 08 giu 2018 - 19:49
#1293386
Ultimamente sono venuto a conoscenza di un tale, Xavier Dolan, che viene dalla critica ritenuto una sorta di enfant prodige del Cinema.
In effetti sulla carta, a giudicare dai successi a Cannes, dal numero di film che alla sua giovane età è riuscito a fare, fin da quando aveva 20 anni e con un ritmo impressionante, sembrerebbe all'apparenza di sì.
Eppure, al di là del fatto che abbia al suo servizio ottimi interpreti, non trovo in lui e nei suoi "film" niente della supposta "genialità" di cui si parla, non considerando la monotonia delle tematiche che sceglie (senza giudizio e con tutto il rispetto, gay e trans).
Ci sono critici che dicono essere i suoi dei film brutti.
Nonostante ciò, costui trova finanziamenti, può servirsi di grandi troupe e attori che si prestano ben volentieri al suo servizio.
Voi come spiegate tutto ciò ? Perché e come fin da ragazzino, da diciottenne, ha avuto tanto credito ?
Ha colto l'occasione giusta al momento giusto? Sfruttato relazioni e conoscenze ? Un'ambiente diverso e meglio disposto nei confronti dei giovani ?
C'è qualcosa che mi sfugge di costui e che non so ?
Perché tante difficoltà molti di noi si ritrovano ad affrontare nel farsi prestare due euro per un corto, mentre il tale in questione a vent'anni s'è ritrovato a contare immediatamente sulla fiducia di produttori e attori di grido come Marion Cotillard, Vincent Cassel, Susan Sarandon ?
Voi vi siete fatti un'idea ?
Grazie