- lun, 14 nov 2011 - 16:15
#879470
Tanto per andare controcorrente: il prodotto è ammirevole e significativo, sarebbe addirittura entusiasmante se non soffrisse di una pecca "estetica" che segnalo non da esperto, ma da semplice appassionato.
Il precedente DR vol.1 era forse un po' monotono, lento nel ritmo, a causa di lunghi dialoghi durante scene un po' statiche (questa almeno la sensazione che dava alla maggior parte delle persone, e che conferiva il giusto senso di "Amatoriale"); a me quei lunghi dialoghi piacevano molto perché, se ne soffriva la spettacolarità, rendevano bene la presenza di una "Storia" sottostante dando senso di profondità ai personaggi e agli eventi narrati (ossia: il perché accade quel che si vede, e perché i personaggi si comportano proprio in quel modo e non in un altro: "subcreazione" la chiamava J.R.R. Tolkien...).
Questo aspetto si è un po' perso nel vol.0: logico - si dirà - è l'antefatto (prequel), qui si cominciano a spiegare i fatti originari e narrare la vicenda e prima non c'era molto altro da dire (la Forza era "in equilibrio"); questo ci può stare effettivamente, però il film è un po' troppo compiaciuto visivamente direi quasi barocco nell'evidenziare la bravura dei tecnici con una pletora di fx (flare, glow...) che alla lunga risulta un po' stancante e lascia passare in secondo piano la Storia che poi sarebbe l'anima di ogni narrazione. Questo soprattutto nell'ultima parte dove il film sembra asservito alla necessità di far vedere acrobazie con la spada laser (mirabolanti, in verità!) piuttosto che raccontare una vicenda.
Ecco io avrei infarcito un po' meno di fx, semplificato un poco l'estetica che fa un po' demo o video game diminuendo il compiacimento visivo, e magari narrato 15 min. di Storia in più.
Tutto questo in ogni caso dopo aver detto un grandissimo GRAZIE e più che meritati complimenti per il lavoro svolto.
"La guerra è indispensabile per difendere la nostra vita da un distruttore che divorerebbe ogni cosa; ma io non amo la lucente spada per la sua lama tagliente, né la freccia per la sua rapidità, né il guerriero per la gloria acquisita. Amo solo ciò che difendo".