L'argomento è di vitale importanza, i tagli operati dalle produzioni esclusivamente a fini commerciali sommati agli inevitabili adattamenti nelle lingue locali, nel 90% dei casi alterano numerose finezze narrative fino a stravolgere nei casi peggiori il senso di un'intera opera.
Quasi superfluo ricordare l'immenso
"Dune" di Lynch, uno dei più clamorosi flop al botteghino della storia (grazie mille, De Laurentiis!
), ma anche un progetto indiscutibilmente complesso come "
Until the end of the World" di Wenders ha dovuto soccombere alle esigenze di... Proiettabilità (meno di tre ore complessive imposte dai produttori), risultando in ultima analisi poco più di un riassunto delle intenzioni iniziali dell'autore.
Menzione a parte merita
"The Shining" di Kubrick, prontamente citato da Roberto.
La Warner Bros, com'è noto, forniva praticamente una completa autonomia decisionale sul taglio finale al regista (mica stupidi in Warner!) ma molti ancora oggi non sono al corrente del fatto che, a parte alcune sequenze definitivamente eliminate ovunque,
la versione statunitense di "The Shining" ha sempre beneficiato di ben 24 minuti aggiuntivi di sequenze che in Europa e nel resto del mondo nessuno aveva mai potuto vedere, almeno fino al boom dell'Home-video prima e, successivamente, di Internet.
A me, come ai tantissimi sfegatati del genio del Bronx, aver reperito tempo fa il DVD e poi il Blu-Ray americano del film completo delle sequenze precluse al mercato internazionale ha procurato sensazioni impossibili da descrivere.
E senza grossi patemi sulla particolare scelta fatta a suo tempo, visto che è stato il regista stesso a decretare in base alle proiezioni-test cosa avrebbe potuto funzionare meglio nei rispettivi mercati, anche se per me la versione U.S.A. è da preferire assolutamente.
Inserisco la particolarità di
"Nosferatu: Phantom der Nacht" di Herzog, visivamente realizzato in due versione differentemente recitate, rispettivamente, per il mercato tedesco e per quello internazionale.
Anch'esso ha subito, comunque dei tagli.
Ancora,
"L'esorcista" di Friedkin mi piace di più con le sequenze reintegrate dal regista nella riedizione del 2000.
"E.T. The Extra-Terrestrial" di Spielberg, invece, rimesso in circolazione nel 2002 con il restyling in CG dell'alieno, PERSONALMENTE L'HO TROVATO UN INSULTO!
C'era una volta in America per me è INGUARDABILE con il nuovo doppiaggio!
Quoto senza riserve Rob, ma il problema delle riedizioni con ridoppiaggio per esigenze di "multicanalatura" può solo essere scongiurato a monte: Lingua originale, sempre e comunque, pur con i sottotitoli!!!