Benvenuto su VideoMakers.net
Iscriviti per condividere la tua passione sul principale sito web italiano dedicato al VideoMaking!

Gli eventuali inserti pubblicitari all'interno delle discussioni sono visibili solo se non hai eseguito l'accesso al forum; ricordati di eseguire l'accesso o, se non sei ancora registrato, fallo QUI

Clicca qui per leggere le regole del forum
Discussioni relative a tutte le opere cinematografiche indipendenti e non su pellicola, dvd o etere/satellite.

Moderatore: Moderatori

#932520
Ciao a tutti,

ho trovato questo articolo su Repubblica, visto che comunque anche sulle riviste di settore si parla molto del 3D e molte tecnologie anche per uso friendly si stanno adattando, che ne pensate?

http://www.repubblica.it/spettacoli-e-c ... f=HREC2-16

Spero di non gettare il seme della discordia che inneschi inutili polemiche, dei pro e contro, ma solo per segnalare l'articolo a chi non l'avesse letto ed è interessato all'argomento.

Ciao
#932534
proprio ieri lo davano qui a trieste :book: mi sarebbe piaciuto vederlo !! ma non ho potuto ! :evil:

comunque tempi duri per il cinema caro hunter !!! :(
#932555
:wink:

Su alcune riviste di settore sembra invece una tecnologia in pieno fermento, forse ha trovato il suo giusto, e aggiungo, straordinario accomodamento nei cartoon. L'articolo mi ha lasciato comunque perplesso. Forse dobbiamo aspettare i prossimi anni per sapere come andrà a finire, al netto della crisi.

Ciao
#932560
Finchè gli occhialini saranno indispensabili il 3D rimarrà una moda e non farà breccia sul mercato
#932571
Su alcune riviste di settore sembra invece una tecnologia in pieno fermento, .....


In realta funziona al contrario...... paghi una rivista per dire che sono cose mirabolanti e crei l'onda emotiva.
Un po' come qui sul forum..... grandi elogi per il nuovo modello di telecamera che deve uscire.... poi esce e qualcuno comincia a realizzare che non è tutto oro che luccica, spesso neanche i time lapse luccicano, infine con l'uscita del successivo modello si inizia a buttare fango su quel modello che sino a qualche mese fa rappresentava il meglio assoluto!
In sostanza non commettiamo un errorre se ci consideriamo un branco di pecoroni!
:appl: :appl: :appl:
#932584
Ciao quarzo, certo hai ragione, nessuno di noi è così ingenuo da non sapere come si alimentano le riviste di settore...

Comunque, io non ho mai visto un film in 3D con gli occhialini, ne al cinema, ne a casa (e non mi prendete per matto). Non formulo però il solito anatema sulle evoluzioni tecnologiche. Non guardo il 3D semplicemente perché non mi interessano le storie che vi si cuciono attorno. Mi metti davanti "Gomorra" anche in una sola dimensione, e mi coinvolge tenendomi il fiato sospeso. Non credo di essere l'unico a non notare nemmeno la tecnica di un film, ma solo la sua storia.

Tuttavia rimango curioso e pensavo ingenuamente che il 3D, stesse soppiantando come in un incubo eradicante, la normale visione delle cose. bah! vedremo.

Ciao
#932592
Ci ho provato, ma quando mi hanno detto di prendere gli occhiali, pensavo si riferissero a quelli da vista :secchione: :P

In effetti, mi hanno regalato Avatar in 3D, ma non sapevano che avessi in casa uno scatolone CRT 100x100 cm Trinitron! Quando comprerò finalmente un flat panel, cerdo che mi accontenterò di guardare bene i bluray.

Non ti dico quand'è l'ultima volta che sono andato al cinema, pena l'esclusione persino dal forum! :uffy:

Ciao
#934302
La mia opinione personale è che il cinema 3D sia stato uno di quei classici espedienti di rinnovamento tecnologico che ogni tanto l'industria hi-tech spinge, per dare una smossa al mercato, oltre il suo autentico valore.
Il pubblico decreta poi la riuscita dell'operazione acquistando o meno il prodotto ma, come spesso accade, una buona campagna di marketing è in grado di influenzare il gusto del consumatore al di là del proprio naturale discernimento delle cose.

Basti pensare che i televisori 3d sono stati immessi sul mercato quando la quantità di titoli visionabili (e lo è tutt'ora) era estremamente bassa. Tuttavia si è spinto per far credere che fosse questo l'indirizzo verso la futura visione cinematografica, e la tridimensionalità, da funzione accessoria, è passata in primo piano.
A quanto pare è bastato il tempo a far ricredere lo spettatore, passato lo stordimento iniziale, sulle reali potenziolità del cinema 3D.

C'è un altro aspetto che mi interessa della cosa.
Fino a due anni fa, nella quasi totalità delle sale cinematografiche italiane (e praticamente lo stesso all'estero) la fruizione del cinema era su supporto pellicola 35mm. Vetusti ma ottimali proiettori analogici macinavano quotidianamente chilometri di pellicola.
Il passaggio al cinema digitale era alle porte, ma serviva creare una grossa spinta perchè questo avvenisse in tempi rapidi e in maniera definitiva.
Colta la palla al balzo è stato creato l'evento Avatar. Un finto capolavoro. Un colossal costruito a tavolino. Un film che aveva bisogno di qualcosa in più delle generiche peculiarità del buon cinema per fare incassi straordinari.
Dunque il 3D e di conseguenza la corsa all'approvvigionamento di proittori digitali che ne potessero supportare la vendita.
Quale esercente cinematografico avrebbe rinunciato ai cospicui incassi di un film del genere?
Da Avatar ad oggi il passo è compiuto. Quasi tutte le multisale stanno completando il passaggio al cinema digitale con macchine come quella di questo articolo http://mubi.com/notebook/posts/venerati ... iscontents e la distribuzione sta passando all'uso di comunissimi hard disk di grossa capienza. E per i piccoli esercenti il passo alla chiusura è breve.
Si prevede che entro il 2014 non verrà più stampata pellicola (edit: per la distribuzione intendo)

Dunque il 3D è stata pura operazione di marketing
E lo testimoniano film osceni come quello di Greggio (citato nell'articolo di Repubblica) e i suoi lauti incassi (il botteghino scrive solo quanti sono i paganti e non quanti hanno abbandonato le sale prima della fine del film) o operazioni del tutto superflue come quella del film di Brizzi, una commedia normalissima cui la tridimensionalità nulla aggiunge.
Senza contare presunti film 3D come l'ultimo Ghost Rider, cui fosse l'unico piattume quello della prooiezione ce ne dispiacerebbe meno, dato il prezzo del biglietto.
#934760
L'unico film in 3D che ho visto è in realtà lo stupendo documentario di Herzog (che Maestro!), "The Cave of Forgotten Dreams", stupenda pellicola e stupefacente grotta preistorica. L'impatto del 3D è sicuramente notevole, ma ho constatato una notevole caduta di luce visualizzando con e senza occhialini. Non so ma forse il tutto dovrebbe essere ulteriormente perfezionato. Ma naturalmente questa è solo la mia impressione che può anche essere sbagliata.
#934848
La mia opinione personale è che il cinema 3D sia stato uno di quei classici espedienti di rinnovamento tecnologico che ogni tanto l'industria hi-tech spinge, per dare una smossa al mercato, oltre il suo autentico valore.
Il pubblico decreta poi la riuscita dell'operazione acquistando o meno il prodotto ma, come spesso accade, una buona campagna di marketing è in grado di influenzare il gusto del consumatore al di là del proprio naturale discernimento delle cose.

Basti pensare che i televisori 3d sono stati immessi sul mercato quando la quantità di titoli visionabili (e lo è tutt'ora) era estremamente bassa. Tuttavia si è spinto per far credere che fosse questo l'indirizzo verso la futura visione cinematografica, e la tridimensionalità, da funzione accessoria, è passata in primo piano.
A quanto pare è bastato il tempo a far ricredere lo spettatore, passato lo stordimento iniziale, sulle reali potenziolità del cinema 3D.

C'è un altro aspetto che mi interessa della cosa.
Fino a due anni fa, nella quasi totalità delle sale cinematografiche italiane (e praticamente lo stesso all'estero) la fruizione del cinema era su supporto pellicola 35mm. Vetusti ma ottimali proiettori analogici macinavano quotidianamente chilometri di pellicola.
Il passaggio al cinema digitale era alle porte, ma serviva creare una grossa spinta perchè questo avvenisse in tempi rapidi e in maniera definitiva.
Colta la palla al balzo è stato creato l'evento Avatar. Un finto capolavoro. Un colossal costruito a tavolino. Un film che aveva bisogno di qualcosa in più delle generiche peculiarità del buon cinema per fare incassi straordinari.
Dunque il 3D e di conseguenza la corsa all'approvvigionamento di proittori digitali che ne potessero supportare la vendita.
Quale esercente cinematografico avrebbe rinunciato ai cospicui incassi di un film del genere?
Da Avatar ad oggi il passo è compiuto. Quasi tutte le multisale stanno completando il passaggio al cinema digitale con macchine come quella di questo articolo http://mubi.com/notebook/posts/venerati ... iscontents e la distribuzione sta passando all'uso di comunissimi hard disk di grossa capienza. E per i piccoli esercenti il passo alla chiusura è breve.
Si prevede che entro il 2014 non verrà più stampata pellicola (edit: per la distribuzione intendo)

STRA-QUOTO.

Concordo sul fatto che è stata una trovata pubblicitaria, rilanciata in tempi recenti e che come in passato non porterà da nessuna parte.
ricordiamoci sempre che il cinema è LINGUAGGIO, nella maggior parte dei casi il 3D non aggiungeva/levava nulla in termini di linguaggio.
IMHO la tecnologia cmq non decolla perchè è estremamente fastidiosa; non parlo solo degli occhialini quanto la visione in sè che ne consegue che risulta essere molto stancante per l'occhio dello spettatore, per ragioni legate alla convergenza del cristallino.

La visione cinematografica infatti, va inteso come uno stato di alterazione mentale, ovvero uno stato sognante, e in questo contesto avvertire un senso di stanchezza visiva porta a non immergersi completamente nell'opera.

Avendo visto AVATAR all'IMAX di Londra, la mia opinione non è cambiata affatto e credo che non vedrò più nessun film in 3D
#935209
A volte la verità si nasconde nel verbo del semplice consumatore. Secondo un mio amico che nulla capisce di queste cose il 3D è statt prima di tutto una mossa commerciale (o meglio di marketing) per rilanciare il mercato consumer dei flat panel (ma credo che tutti noi lo sapessimo benissimo). I film in 3D sarebbero solo asserviti al lancio di questa tecnologia nel mercato consumer, che soffriva di un prodotto in una fase matura del ciclo di vita (legge di marketing). Tutto qua, di disarmante semplicità. Semmai ci deve far riflettere sugli incredibili mezzi di persuasione del marketing di massa, tali da farci percepire un non bisogno come necessario.

Io continuo, da curioso, a osservare questa tecnologia, senza mai averla veramente sfiorata. Ma ne sono comunque affascinato, perché cerco ancora di comprenderla. E sinceramente pensavo, e questo dipende anche dalla mia ingenuità, che il cinema 3D godesse di eccellente salute e anzi, che fosse la cassa (monetaria) per il dissesto economico e finanziario di cui soffre il cinema nel suo insieme
#935215
Mi ricordo il 3D a pellicola a Gardaland nel 1980, mi fece più effetto di quello di adesso. Ho visto Avatar e a parte gli effetti di profondità, il film non mi è piaciuto. E'una bella Cameronata. Il Titanic seconda uscita è veramente pietoso, un puro richiamo da pollastri e va a rinutrire un pò le casse della major. Tra l'altro la storia è scandalosamente schifosa, ora suona datata molto anni 90 tipo The Body Guard. Con la canzonotta evocativa spaccamaroni. E' quasi offensivo storicamente, visto che è ancora molto viva la faccenda e rimasta semi impunita. Su Sky hanno lanciato dei mega documentari sul disastro con mappature etc che sono decisamente interessanti. Realizzate con grafiche incredibili, ma chi realizza ste robe? Quanto ci mettono? Usano dei computer??? Se sì sono terrestri?
Ha incassato troppo comunque trattandosi di una storia vecchia. Sono cose che fanno solo gli americani e noi ce le beviamo sempre. Sono d'accordo con l'analisi di MovieHunter...creano bisogni nelle sale non necessari. Alla fine il bel film manca.
#935251
E adesso condiamo il tutto con un po di filosofia astronomica. Il fatto di vedere il manto stellato in maniera bidimensionale (tanto che gli antichi pensavano ad una sfera superiore a quella terrestre nella quale gli astri fossero conficcati uno ad uno) lo rende forse meno affascinante? e il fatto di sapere oggi, che i segni zodiacali sono solo proiezioni percettive bidimensionali di astri che sono disposti a caso in maniera tridimensionale gli uni rispetto agli altri (a distanze siderali) e che hanno l'unico merito di essere più luminosi di altri, ci impedisce forse di continuare a sognare?

Il 3D ha un unico difetto. Per funzionare occorre ricreare quella specie di effetto parallassi, di un oggetto in primo piano rispetto agli altri . Ecco da cosa può derivare il disorientamento o il fastidio percettivo che taluni accusano. L'occhio umano invece è molto più semplice di quanto non lo siano le tecnologie che vorrebbero simularlo. Io penso in realtà che l'occhio umano (o meglio la sua percezione) sia profondamente bidimensionale e che la terza dimensione assume semplicemente la coordinata del tempo. Ecco il cinema 3D è solo una caricatura spaziale di questa coordinata temporale irriproducibile numericamente, perché connaturata alla complessa relazione percezione/elaborazione mentale.
#935272
@nessundorma: quotone megagalattico... :appl: :appl: :appl: :scusa: :scusa: :scusa:
@Clau_dio: nonostante ami Herzog... questo film non lo conosco... e non sapevo fosse realizzato in 3D... ma non mi sorprende che un genio di tal calibro l'abbia usato come mezzo espressivo e non come tecnologia acchiappa polli...

Embrace the freedom of casual encounters on the be[…]

purtroppo gli effetti di riduzione del rumore s[…]

La vecchia panasonic hvx201 permette il bilanciame[…]

Un saluto a tutti. Ma esiste ancora un mercato de[…]