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Moderatore: Moderatori

#956369
Koro proprio perchè ho in mente altri film di Corticelli trovo surreale che abbia fatto lui una "cosa" del genere...

Non è questione di tempo, per fare una cosa decente, non artisticamente perfetta e immacolata, ma decente, non servono nè i budget nè le giornate intere..

Questo è solo un esempio, ovviamente le immagini di Paura3D hanno ambientazioni ben diverse, ma queste che vedi di seguito sono state fatte su un corto ultra low-budget con 3 luci in tutto a disposizione, una camera da 2500 euro e ogni set non ha richiesto più di un'ora per essere preparato...

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Non dico che queste facciano cinema, però sicuramente mi danno un'impressione più dignitosa che le immagini estrapolate dal trailer di Paura3D...
#956435
queste che vedi di seguito sono state fatte su un corto ultra low-budget con 3 luci in tutto a disposizione, una camera da 2500 euro e ogni set non ha richiesto più di un'ora per essere preparato...


Che corto è?
#956470
Mi hai incuriosito.
Un riassuntino, con parole tue? ;)


Con parole "sue" forse è meglio...

Riporto un paio di frasi. Il testo è stato stampato nel 2004. Il loro riferimento come macchine in quel tmepo erano le prosumer PD150, la XL1, la DVX100.

Non voglio fare il saccente riportando queste due frasi (che sono del fratelllo Marco); anzi... Sono frasi secondo me giuste in parte; ma poi bisogna applicarli i concetti. E qui rilevo dei paradossi.

"Se ti bastano 30 mila lire per realizzare un videoclip in digitale, contro i 10 milioni che spenderesti per girare in 16 mm, questo significa semplicemente spostare la parte risparmiata su altre voci di spesa utili a garantire una qualità finale del prodotto comunque alta".

Lui si riferisce, a quanto ho capito, con le "altre voci di spesa utili" a un maggior investimento su personale e attori. Resta il fatto che nel caso in questione forse era meglio curare di più la fotografia per "garantire una qualità finale del prodotto comunque alta" come essi stessi scrivono.

"Credo che quando ci si avvale del digitale non bisogna porsi troppi problemi su come rendere l'immagine, perchè allora è meglio evitare di utilizzare tale supporto. E' probabile, ad esempio, che col digitale una luce sparata in primo piano ti venga male, ma poi non si può mai dire, perchè ci sono dei contesti narrativi nei quali cose del genere stanno bene".

A quanto pare in Paura 3D sono stati coerenti con questa linea di pensiero. La coerenza è importante. Secondo me non è però il modo migliore di affrontare il mondo digitale; ma è il mio punto di vista. Io non ho esperienza di lavorazione in pellicola; ma credo che sia una cosa difficilissima. E altrettanto difficile credo sia girare in digitale (parlo di film , corti, ecc; di contesti dove si ha tempo e risorse per controllare l'immagine nel dettaglio). Non credo si debba fare a meno di porsi dei problemi quando si gira in digitale. Sono dei problemi simili, su cui si agisce diversamente per risolverli; ma sono problemi pesanti comunque. E risolverli è una raffinatissima sfida tecnica (a tal proposito consiglio di leggere gli altri interventi del libro da parte di altri addetti ai lavori). Evitare i problemi tecnici nel digitale (v. frase "Credo che quando ci si avvale del digitale non bisogna porsi troppi problemi su come rendere l'immagine, perchè allora è meglio evitare di utilizzare tale supporto") sarebbe come evitare i problemi che ci sono, e son tanti penso, quando si gira in pellicola. Rumore a parte, intrinseco del mezzo, anche con la DVX100 si possono trarre buone cose quando la si domina bene, e quando si domina bene il contesto che le sta attorno; e la sfida per trarre un buon equlibrio di colori e toni è bella grossa! Questo però non significa che il digitale, se ci si deve preoccupare molto della fotografia, debba essere evitato. Allora si dovrebbe evitare anche la pellicola, dove il margine di errore forse è anche più alto sotto certi aspetti. O forse lo era un tempo e ora non lo è più? Non so... Non me ne intendo. Ma riguardo al digitale io la penso così.

Non voglio fare il bacchettone comunque perchè non ne ho i numeri. Però... Una considerazione come quella contenuta nella seconda frase la potrei capire se fatta da chi della tenica poprio non gliene è mai fregato nulla, ma ha prodotto un contesto narrativo di un'originalità immensa. Ma dai Manetti...

Comunque ragazzi prendetelo quel libro se avete occasione di passare in libreria. Ci sono interviste a registi famosi come Greenaway, Rodriguez, Sokurov e a collaboratori di importanti produzioni quali Star Wars- episodio II. Certo... E' "datato"; ma ci sono indicazioni ed esperienze importanti.

P.S. Una curiosità: alcuni di voi hanno scritto che da anni il cinema italiano non rende molto, partendo anche dal presente film dei Manetti bros. Beh... Consolatevi: anche i Manetti ritenevano nel 2004 l'Italia un "paese culturalmente in crisi soprattutto per quel che riguarda il cinema" :lol: .
#956483
Affermo con cognizione di causa di aver trovato queste affermazioni davvero fuori luogo ed estremamente indicative di quanto stiano messi male questi due...una luce sparata che viene male...ma chissà...forse ci sta bene...ma di che stanno parlando? Della battaglia navale?
Togliamo la parola a questi personaggi per favore,perchè le nuove generazioni potrebbero credere che questo sia cinema e questi due cineasti.
Non riesco nemmeno a proseguire nel discorso perchè trovo tutto ciò davvero grossolano...
#956524
esatto...visto che la censura c'e' per cose molto piu stupide...ad esempio la svastica per dirne una... non e' forse un simbolo di morte quello? non istiga centinaia di [CUT] nel mondo a lodarne tale simbolo nellÄesenza e nella PRATICA ?!? bene...e allora vsivi, chiamati stupidamente FILMS , a ragion maggiore...
IERI ?!? appunto...di solito sbagliando si impara qui invece si peggiora GIORNO DOPO GIONRO... negare = esser complici.
per quanto riguarda CHI fa un film, SORRENTINO o MR BEAN...poco mi frega... se ci son certe scene , da censura rimangono , oppure si abiliti you youtube ogni tipo di video, corsi per attentati vari e pedofilia pure... no ?! l'insegnamento che le teste vuoote (in aumento) che ne godono ...e' IDENTICO al film presunto di DON sorrentino.


Mi sembra si stia rasentando il delirio, comunque l'uso della svastica non è vietato nei film. In Germania è vietata al massimo nelle locandine.
#956525
Secondo questo ragionamento... io dovrei essere la versione maligna di Charles Manson in questo secolo... guardo e leggo film e libri horror da una vita... accanto al letto troneggiano la locandina de 'L'Esorcista' e due fotobuste dal film... ascolto da anni il rock satanico dei Blsck Widow e compagnia cantante...
#956567
[quote="ActionCamStudio"ma di che stanno parlando? Della battaglia navale?
[/quote]

:risata: :risata: :risata: :risata:

Però vedi... Io tutto sommato apprezzo la loro coerenza... Perchè la loro teoria trova riscontro nella loro pratica ;) ;) ;) . Dicono che il digitale non ha tanto senso usarlo se si pensa di fare un lavoro tecnicamente buono? Beh... In effetti loro lo usano e tecnicamente, infatti, il lavoro non è venuto bene!!! Sono coerenti quindi :lol: .
Ovviamente la cosa non presuppone dogmaticamente che non si possa lavorare bene col digitale, anche con i mezzi che avevano loro nel 2004. Dipende solo se si vuol lavorare bene.

Sulla luce sparata ha ragione secondo me... Ci sta in certi casi. Peccato che nel digitale una luce sparata come viene percepita da una prosumer coincida con una assenza di informazioni e che stia fuori da qualsiasi parametro di "broadcast legal signal"; non è che se poi il miniDV lo riversi su pellicola e lo passi al cinema cambi qualcosa.

Non dico che quelle bruciature scatenino traumi a coloro che soffrono di epilessia... Non voglio estremizzare. Però... E' anche una questione di principio forse...

E' vero che noi che usiamo le prosumer dovremmo essere gli ultimi a parlare in questo senso, perchè in effetti è tutto un clipping in numerose situazioni di ripresa live... Spesso per evitarlo bisogna evitare l'inquadratura. Però, perlomeno quando si lavora con la possibilità (= tempo) di controllare la luce... Mi sembra una delle prima cose da fare.

Il WB sbagliato invece è un errore grossolano in certi contesti.
#956585
@Luca: la questione firma del dop non è così improbabile. E' capitato a me un mesetto fa. Il direttore della fotografia di un videoclip low budget mi ha detto: guarda,mi riservo di non firmare la fotografia del lavoro se il risultato non mi convince.


E che non lo so? Non ho firmato un buon 50% dei lavori che ho fatto :lol:
#956588
Allora si dovrebbe evitare anche la pellicola, dove il margine di errore forse è anche più alto sotto certi aspetti.


Parlando delle migliori pellicole e delle migliori mdp digitali che ci sono oggi in commercio imho per la fotografia il margine d'errore è minore sulla pellicola per la latitudine di posa (reale) in generale più ampia (altro discorso l'HDRx della Epic, che però comprime talmente i fotogrammi che mi farebbe desistere dall'utilizzarlo su una macchina del genere), e in post più o meno si recuperano uguale. Senza degradare troppo l'immagine circa 3 stop recuperi con Epic/Alexa, e circa 3 stop recuperi in sviluppo con la Kodak Vision3. In pellicola è un po' più facile recuperare sulle alteluci, cosa che secondo me la pone leggermente avanti anche in questo senso. Se invece parliamo di macchine di fascia inferiore alle varie Red e Arri, allora il divario tra pellicola e digitale imho diventa pesantissimo.
#956591
Consolatevi: anche i Manetti ritenevano nel 2004 l'Italia un "paese culturalmente in crisi soprattutto per quel che riguarda il cinema"


Eh ma non solo loro, io quando sento qualcuno lamentarsi dei colleghi (perché questo sono) diffido sempre perché nella maggior parte dei casi poi li ho visti fare cose anche peggiori :regia:

Omega3 ha scritto:
Dicono che il digitale non ha tanto senso usarlo se si pensa di fare un lavoro tecnicamente buono? Beh... In effetti loro lo usano e tecnicamente, infatti, il lavoro non è venuto bene!!! Sono coerenti quindi .


Ah e allora vedi che non è colpa del DOP? Un DOP che non asseconda le volontà dei registi è il peggiore del mondo pure se sa fare cose leccatissime.
#956610
"E' probabile, ad esempio, che col digitale una luce sparata in primo piano ti venga male, ma poi non si può mai dire, perchè ci sono dei contesti narrativi nei quali cose del genere stanno bene".
P.S. Grazie Andrea. :wink:

Qui comunque deduco che ci si riferisca a luci "in campo", cioè corpi illiminanti presenti nell'inquadratura, che magari puntino dritti all'obbiettivo.
E qui i vari tipi di sensori elettronici possono presentare comportamenti diversi a seconda delle tecnologie del chip (smear, aloni, scomposizioni), a seconda del tipo di diaframma, inoltre dipende dal trattamento di ottiche e/o dai possibili filtri (ghosting, flares, fringing).
Non è che con la pellicola la luce sparata in primo piano debba venir bene.

E il discorso non va certo a giustificare quelli che sono errori di esposizione in tutto e per tutto, per quanto riguarda il film in questione posso garantire di aver notato almeno due inquadrature in cui si è tentato in post di metterci una pezza, col risultato di vedere un velo innaturalmente grigio-solido nelle aree che risultavano bruciate già in ripresa (cielo e zone altamente riflettenti la luce solare diretta).
Mentre le altre (tuffi in acqua, alcune riprese nel bosco, w/b cannati, ecc.) sono state lasciate (apparentemente) senza ritocchi.
Da questo punto di vista prettamente tecnico, parlare di "coerenza" non avrebbe il minimo senso.
A mio avviso il lavoro del dop c'è stato solo per quanto riguarda gli interni (che sono una corposa parte del film), poi certe questioni di continuità fotografica segnalate da p&p (es. del buco della serratura) potrebbero anche riguardare il solo montaggio del trailer, ora non posso ricordare con precisione ma in ogni caso sarebbero ben poca cosa se confrontate alle clamorose esposizioni cannate in larga parte degli esterni.

Bah!
#956612
Non è che con la pellicola la luce sparata in primo piano debba venir bene.


Guarda se hai la possibilità ti invito a fare una prova ma luce in campo e il controluce diretto nella pellicola (di qualsiasi formato) possono dare problemi di esposizione ma di certo non di artefatti e brutture varie, che sono del tutto assenti in queste due situazioni.
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