Lavorare in proxy significa che Premiere crea una copia di tutte le clip ad una qualità inferiore, di solito si utilizzano formati come Apple ProRes o CineForm e il montaggio viene fatto con queste clip.
Se si lavora con formati come H264, la CPU deve fare sforzi maggiori, perché il file è abbastanza compresso; invece codec intermedi aiutano ad affrontare un montaggio con più leggerezza. Anche se ad ogni aggiornamento di Premiere Adobe velocizza attraverso le nuove CPU la codifica e decodifica di questi formati H264 e H265, rimangono sempre formati poco adatti al montaggio.
In fase di esportazione Premiere utilizza sempre i file ad alta risoluzione.
Inoltre, puoi anche aggiungere insieme agli altri pulsanti quello relativo ai proxy che permette di passare dalla visualizzazione dei file a bassa risoluzione ai file ad alta risoluzione con un clic. Questo serve ad esempio se devi fare la correzione del colore.
Quello che serve quando si lavora in proxy è tanto spazio di archiviazione. Non bisogna confondere questo flusso di lavoro con quello di aumentare o diminuire le dimensioni dei file manualmente agendo sulla Scala. Sono cose diverse che non c'entrano niente uno con l'altro.
Puoi leggere qui per maggiori informazioni sul flusso di lavoro Proxy:
https://helpx.adobe.com/ch_it/premiere- ... kflow.html
Se può essere scritto, o pensato, può essere filmato.
(Stanley Kubrick)