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Moderatore: Moderatori

#1329041

Rider ha scritto: Ad ogni modo, anche se si tratta di Arcanico (o di chiunque altro), che ha software e manuale, non è che lo puoi assalire :kill: solo perchè gli è sfuggito un tuo passaggio, IMHO. Guarda come abbiamo fatto noi quando non ti sei accorto degli ISO.
Elasticità e un minimo di tolleranza ;)
A parte che non mi sembra di avere "assalito" nessuno, il problema non è che dia sfuggito un mio passaggio, ma che è sfuggito pure alla lettura del manuale.
Voglio dire, metti la spunta su una opzione: non vai a vedere cosa fa, tanto più che è vaga con quel "quando possibile"?
A parte questo, basterebbe avere una vaga idea di come funzionano le compressioni, quel tanto che basta per andare a settare qualche opzione, per capire quanto sia perlomeno improbabile che un programma di editing, e per spazzare ogni dubbio posso dirlo per certo sia per resolve che per adobe, possa fare un rewrap di materiale editato.

Mi spiego meglio, sempre che non si trovi qualcuno su tik tok che dice il contrario:
Un file h264 o h265 salvo casi particolari ha dei gop composti da fotogrammi i, p e b.
Tra due fotogrammi i c'è un intervallo che può essere di 24, 25, 30, 70 frame (sono esempi fra i tanti). Fossero anche 24, il gop (ovvero l'insieme dei frame tra un i e l'altro) deve essere considerato un tutt'uno inseparabile nel file h264.
Se vado a editare una serie di clip, tagliando e spostando, senza fare altro, sarà solo una coincidenza rara che il mio taglio corrisponda esattamente a due fotogrammi i.
Quando si esporta, il programma se volesse fare rewrap dovrebbe copiare da in ad out gop per gop, e quando trova un gop tronco, sia esso in testa o in coda alla clip, dovrebbe crearne uno nuovo ricomprimendo.
Questo causerebbe una differenza di qualità in tutti i punti di taglio.
Esistono programmi che permettono di tagliare in testa e coda una clip ed esportarla in modo siffatto ma non sono programmi di editing ma di conversione.
A mia conoscenza programmi di editing che fanno questo non ne esistono. Non escludo che ci siano, ma non sono né Resolve, né Premiere (dove, per inciso, questa opzione si chiama "smart render" ma come per resolve funziona solo su codec come prores, dnxhd ecc).
A me sembra un concetto chiaro e soprattutto logico, ditemi voi.




Nine Dots Film

da Rider
#1329042
willyfan ha scritto:A me sembra un concetto chiaro e soprattutto logico, ditemi voi.
Lo interpreto come un modo di dire, perchè io non ho mai detto il contrario.
Dal momento che con gli anni qualcosa l'ho imparata anche io, sono anzi pienamente d'accordo.
#1329043
willyfan ha scritto: lun, 24 apr 2023 - 13:37 ...
Un video ripreso a 100 mbps non sarà migliore se esportato a 200, ma sarà certamente migliore rispetto ad esportarlo a 100.
...

Nine Dots Film
L'unica cosa che ho capito da ciò che dici e riprendendo ciò che ha scritto Rider, è che se esporto (con un sw nle) a 100 avrò 95 di qualità originale, perchè 5 goccioline me le sono perse nel contenitore precedente e se esporto a 200 avrò 96 di qualità orginale e 4 goccioline sono sempre rimaste nel contenitore precedente...
Quindi il ragionamento è che comunque non avrò mai la qualità registrata in partenza, sia che la esporti a 100 o a 200, con l'unica differenza che se esporto a 200 avrò una gocciolina in più rispetto a quello esportato a 100, ma nessuno dei due file conterrà 100, la qualità originale!
Dunque peggio ancora...
Ho capito bene, Willy?

Però faccio una domanda: ho ripreso diverse volte con la GH5 in UHD 50p 420 8 bit e col mio vecchio pc ho sempre avuto qualche tentennamento nella riproduzione, per poi scoprire che in tutta questa realtà, per far quadrare il cerchio, entrano in gioco mille fattori.
Infatti, cambiando sw, a parità di hw, le clip si sono viste sempre fluidamente, quindi è bastato che un sw sfruttasse al meglio l'hw per avere la soluzione al problema della fluidità di visione.
Ma prima di ciò, rimanendo con l'altro sw, per risolvere il problema, era stato necessario riversare il contenuto in in una altro contenitore con altro codec ed infatti, quando ho poi generato un file .MXF con la codifica 422 a 10 bit, sempre a 50p, il sw non ha fatto una piega e la clip è stata visionata fluidamente.
Ora il nuovo file, che è stato generato per risolvere un problema legato alla gestione di una corretta visione fluida da parte del sw nle, non è che contiene una qualità coerente con il codec usato in origine poichè essendo ad 8 bit, contiene molte meno informazioni rispetto a quelle che avrei potuto trovare se solo avessi ripreso la stessa clip in 422 10 bit e qui la domanda: dove le ha prese il sw quelle mancanti che non c'erano in origine?
E mi fermo qui, perchè credo che la discussione non avrà fine...
Intanto, visto che non sono un esperto in materia, vi invito a vedere questo video, uno, fra i tanti che si possono trovare in rete sull'argomento, non che ne abbiate bisogno, ma solo per testimoniare il concetto espresso da una persona che immagino se ne intenda (almeno spero...):

#1329044
arcanico ha scritto: mar, 25 apr 2023 - 12:04 L'unica cosa che ho capito da ciò che dici e riprendendo ciò che ha scritto Rider, è che se esporto (con un sw nle) a 100 avrò 95 di qualità originale, perchè 5 goccioline me le sono perse nel contenitore precedente e se esporto a 200 avrò 96 di qualità orginale e 4 goccioline sono sempre rimaste nel contenitore precedente...
Quindi il ragionamento è che comunque non avrò mai la qualità registrata in partenza, sia che la esporti a 100 o a 200, con l'unica differenza che se esporto a 200 avrò una gocciolina in più rispetto a quello esportato a 100, ma nessuno dei due file conterrà 100, la qualità originale!
Dunque peggio ancora...
Ho capito bene, Willy?
Hai capito bene, salvo che l'esempio delle goccioline, così come il loro numero, è appunto un esempio.
Premesso che la qualità originale nel senso stretto non l'avrai mai, considera che il caso in cui editi un file senza toccare NIENTE è più unico che raro (almeno per me). Possibile che non sistemi il bianco, l'esposizione, il reframe, un po' di color, un denoise? Se fai una o più di queste cose, è come se ripartissi da zero. E quindi esporti come ti pare, ma non fai alcun riferimento al bitrate di ingresso, anche perchè il bitrate non è l'unico parametro che determina la qualità.
arcanico ha scritto: mar, 25 apr 2023 - 12:04 Però faccio una domanda: ho ripreso diverse volte con la GH5 in UHD 50p 420 8 bit e col mio vecchio pc ho sempre avuto qualche tentennamento nella riproduzione, per poi scoprire che in tutta questa realtà, per far quadrare il cerchio, entrano in gioco mille fattori.
Infatti, cambiando sw, a parità di hw, le clip si sono viste sempre fluidamente, quindi è bastato che un sw sfruttasse al meglio l'hw per avere la soluzione al problema della fluidità di visione.
Ma prima di ciò, rimanendo con l'altro sw, per risolvere il problema, era stato necessario riversare il contenuto in in una altro contenitore con altro codec ed infatti, quando ho poi generato un file .MXF con la codifica 422 a 10 bit, sempre a 50p, il sw non ha fatto una piega e la clip è stata visionata fluidamente.
Ora il nuovo file, che è stato generato per risolvere un problema legato alla gestione di una corretta visione fluida da parte del sw nle, non è che contiene una qualità coerente con il codec usato in origine poichè essendo ad 8 bit, contiene molte meno informazioni rispetto a quelle che avrei potuto trovare se solo avessi ripreso la stessa clip in 422 10 bit e qui la domanda: dove le ha prese il sw quelle mancanti che non c'erano in origine?
E mi fermo qui, perchè credo che la discussione non avrà fine...
Premesso che questo è un caso molto differente dal discorso compressione, se fai una conversione da 8 bit a 10 bit, o una conversione ad esempio da HD a 4K o da 420 a 422, il software di conversioni non aggiunge informazioni. O meglio, si "inventa" quello che manca per riempire gli "spazi". Ad esempio, passare da 8 bit a 10 bit vuol dire banalmente avere 1024 livelli anzichè 256. Cosa fa il software? prende il valore a 8 bit, lo moltiplica per 4, e usa il risultato per salvare il file. nel caso di un aumento di risoluzione (e da 420 a 422 che fondamentalmente è lo stesso concetto) il software si trova a dover inserire dei nuovi valori, ad esempio scalando da 1920 a 3840 avremo da creare dei nuovi pixel, e questi potrebbero essere interpolati dai due pixel adiacenti, in modi che possono variare.
In realtà, a parte programmi come Topaz che usano AI per creare le informazioni che mancano, il risultato non sarà meglio dell'originale, sarà solo "compatibile" come risoluzione, campionamento e bit a quello desiderato.
da CCD
#1329045
Ciao a tutti. Discussione interessante a cui spero di dare un piccolo contributo.
Alla domanda: "dove le ha prese il sw quelle mancanti che non c'erano in origine?" si potrebbe rispondere che non le ha prese da nessuna parte perchè non ci sono NUOVE informazioni video, ma solo RIPETIZIONI di quelle esistenti. Forse un esempio visivo può rendere meglio il concetto. Nel video postato c'è la seconda slide che fa vedere le tre diverse curve di quantizzazione a 2 , 3 e 4 bit. Immaginiamo ora che il nostro video a 8 bit produca una figura digitalizzata a scaloni come quella del 2 bit. Ora immaginiamo di convertire quel risultato a 10bit. La conversione sarà molto precisa e gli scaloni verranno riprodotti parecchio fedelmente. Proprio per questa fedeltà gli scaloni rimarranno degli scaloni perchè quella è l'informazione che c'è nel video a 8 bit. La CURVA ORIGINALE non è infatti più presente nel video a 8 bit.
In modo analogo avviene per il campionamento della crominanza. Si faccia riferimento alla relativa slide del video. Sebbene il video 422 bit sia in grado di mostrare potenzialmente il doppio delle informazioni colore, estrarrà dal video 420 solo le informazioni che trova. Nella sezione (Cr, Cb)la riga superiore del colore 420 è identica a quella inferiore e tali righe vengono fedelmente ricopiate anche nel video 422, nonostante la matrice CrCb di quest'ultimo potrebbe contenere 4 diverse sfumature di colore.
Quindi in definitiva non vengono create NUOVE informazioni visive, ma vengono utilizzate (sprecate in questo specifico caso) risorse informatiche che occupano spazio, per replicare le stesse informazioni visive negli spazi disponibili nel nuovo formato.
Spero di aver fatto visualizzare il concetto...

bye
Ultima modifica di CCD il mar, 25 apr 2023 - 17:58, modificato 1 volta in totale.
da Rider
#1329046
non posso aggiungere altro alle due ottime spiegazioni che mi hanno preceduto :book: :wink:
#1329047

CCD ha scritto: In modo analogo avviene per il campionamento della crominanza. Si faccia riferimento alla relativa slide del video. Sebbene il video 422 bit sia in grado di mostrare potenzialmente il doppio delle informazioni colore, estrarrà dal video 420 solo le informazioni che trova. Nella sezione (Cr, Cb)la riga superiore del colore 420 è identica a quella inferiore e tali righe vengono fedelmente ricopiate anche nel video 422, nonostante la matrice CrCb di quest'ultimo potrebbe contenere 4 diverse sfumature di colore.
Quindi in definitiva non vengono create NUOVE informazioni visive, ma vengono utilizzate (sprecate in questo specifico caso) risorse informatiche che occupano spazio, per replicare le stesse informazioni visive negli spazi disponibili nel nuovo formato.
Spero di aver fatto visualizzare il concetto...

bye
permettimi di essere d'accordo solo parzialmente.
Nel caso del 420, ci troviamo ad avere una risoluzione colore che è la metà, in verticale, del 422.
Un sistema che fa un upscalig può, potenzialmente, non copiare le righe ma creare la riga mancante interpolando le due esistenti.
Questo ovviamente non vuol dire ricreare informazione, ma perlomeno rendere più accettabile il risultato.
È quello che succede con photoshop quando ingrandisci l'immagine. Come sai, ci sono vari metodi di interpolazione, e quello di ripetere la riga è il più grezzo di tutti.

Tieni presente che quando scrivi "la riga superiore del 420 è identica a quella inferiore" potrebbe essere interpretato erroneamente. Nel 420 non esistono due righe identiche (che occuperebbero spazio), ne esiste solo una che viene utilizzata in fase di decodifica dalla riga di luminanza sopra e sotto per creare il colore. Questo concetto è anche la chiave di quelle conversioni che, scalando la risoluzione, passavano da 420 a 444.



Nine Dots Film

da CCD
#1329053
willyfan ha scritto: mar, 25 apr 2023 - 23:24 permettimi di essere d'accordo solo parzialmente.
Nel caso del 420, ci troviamo ad avere una risoluzione colore che è la metà, in verticale, del 422.
Un sistema che fa un upscalig può, potenzialmente, non copiare le righe ma creare la riga mancante interpolando le due esistenti.
Questo ovviamente non vuol dire ricreare informazione, ma perlomeno rendere più accettabile il risultato.
È quello che succede con photoshop quando ingrandisci l'immagine. Come sai, ci sono vari metodi di interpolazione, e quello di ripetere la riga è il più grezzo di tutti.
Buongiorno William, ho cercato di rappresentare il concetto senza la pretesa di essere esaustivo, ma solo di facile comprensione. Introdurre le possibilità di interpolazione poteva, in quella fase, complicare il mio ragionamento e la sua leggibilità. E poi vi avevi già accennato tu, quindi era forse anche superfluo. Oltretutto non conosco bene gli algoritmi che sono dietro le interpolazioni perciò non avrei saputo spiegarli se non molto superficialmente. :book: Ma sono pronto a leggere se vuoi approfondirli.
Penso sia opportuno sottolineare (agli altri che leggono, non a te) che comunque queste interpolazioni, se e qualora siano attivate, inventano nuovi pixel approssimando le informazioni esistenti, e quindi tali pixel non sono vera informazione nel senso più stretto del termine, anche se ingannano la nostra percezione della qualità. Anche le informazioni che io ho chiamato ripetizioni pur se copiate da vere informazioni sono dislocate in una posizione impropria.
In definitiva, concorderai con me che la risposta ad Arcanico è che il video 422 non dispone di nuove vereinformazioni.
willyfan ha scritto: mar, 25 apr 2023 - 23:24Tieni presente che quando scrivi "la riga superiore del 420 è identica a quella inferiore" potrebbe essere interpretato erroneamente. Nel 420 non esistono due righe identiche (che occuperebbero spazio), ne esiste solo una che viene utilizzata in fase di decodifica dalla riga di luminanza sopra e sotto per creare il colore. Questo concetto è anche la chiave di quelle conversioni che, scalando la risoluzione, passavano da 420 a 444.
Sì, cercavo di riferirmi allo schema rappresentato nella slide, dove è raffigurato su due righe.

bye

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