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Moderatore: Moderatori

#1290470
Buongiorno a tutti, ho cercato nel forum dibattiti su questo tema (in realtà antica come l'esistenza stessa di Final Cut) ma non ho trovato nulla in proposito, è il mio primo post (escluso quello di presentazione) e quindi vi invito a correggermi se ci fossero topic 'freschi' sul tema.

Lavoro su un iMac del 2011 con SSD e 32 gb di Ram (OS 10.14 High Sierra) e (in caso di emergenze) MacBook Pro del 2012 sempre con SSD e 16 gb ram.
Uso Final Cut Pro 10.3.4.
Entrambe le macchine montano porte Usb 2.0

Se può essere utile, come tipo di lavori, generalmente, sono montaggi per servizi video giornalistici della durata di massimo 5 minuti, con girato che va tra le 2 e le 3 ore, raramente di più, scarse esigenze di rendering perché effetti, color correction & co ridotti al minimo.

Fino ad oggi, ho sempre sentito dire che conviene aprire i progetti e conservare le librerie con i file originali in dischi esterni, per poter lasciare più spazio libero sull'hard disk di sistema con cui si lavora.

Portando l'iMac in assistenza, mi consigliavano invece con sicurezza di tenere tutto nell'hard disk interno, progetti e file (ovviamente tenendo almeno 2-300gb liberi), in quanto, comunque l'uso di hard disk esterni anche potenzialmente Usb 3.0 o C, sono limitati dalle porte 2.0... e quindi tutto il lavoro viene rallentato da questo utilizzo di un hard disk esterno.

La domanda/sondaggio è, cosa è preferibile, per ottimizzare le prestazioni tra:

1. Aprire i progetti FCPX nell'HD interno 'di sistema' e dentro di essi gli 'original files'

2. Importare gli 'original files' su HD esterno (anche se collegato con porte usb 2.0) e tenere solo i progetti su HD interno, con file proxy che rimandano ai file nell'HD esterno

3. Tenere tutto, sia progetti che 'original files' in HD esterno, nonostante presenza di porte usb 2.0, per avere l'HD interno più "libero"
(inoltre una comodità notevole di lavorare così, con tutto su HD esterno portatile, è che posso passare da un Mac all'altro in caso di necessità di lavorare in trasferta)

Ovviamente sono tutt'orecchie anche su opzioni 4, 5, 6...

Grazie a chi potrà darmi delle dritte, anche per capire se le differenze tra i veri metodi sarebbero 'sostanziali' o in realtà cambiasse poco tra una opzione e l'altra...
#1290475
Non c'è dubbio che qualsiasi collegamento esterno con usb 2 costituisce un collo di bottiglia soprattutto se si tratta materiale fullhd o superiore (anche se non è impossibile lavorarci fino al fullhd).

Il tuo iMac 2011 (non hai specificato quale) non ha solo porte usb 2 ma, se si tratta di iMac 21.5" Mid 2011, ha anche una porta FireWire 800 (il doppio più veloce di una usb 2: 800 Mbit/s = 100MByte/s) e una porta Thunderbolt (che viaggia fino a 10 Gb/s), se si tratta di iMac 27" Mid 2011 ha ugualmente una porta Firewire 800 e due porte Thunderbolt; infine, solo se fosse un iMac 21.5" Late 2011 avrebbe la sola porta Firewire 800.

Per quanto riguarda il MacBook Pro, se non è un Retina, ma cambierebbe poco, deve essere un Mid 2012 13" o 15" che invece ha porte usb 3, Firewire 800 e Thunderbolt.

Ciò che hanno in comune tutte le macchine è la Firewire 800 (o anche la Thunderbolt se non si tratta di iMac 21" Late 2011).

Se il materiale che tratti è fullhd il flusso di dati standard di un avchd si attesta tra i 24 e i 28 MByte/s, quindi ben al di sotto di quanto reggerebbe nominalmente una porta firewire 800.

Il mio consiglio quindi è quello di prenderti dei dischi esterni alla peggio Firewire 800, meglio ancora Thunderbolt, e lavorare con quelli. Sovraccaricare il disco di sistema (anche SSD) con file video, se non hai anche il supporto trim a livello di sistema operativo, sovraccarica inutilmente il disco (con decadimento conseguente delle prestazioni anche in partenza e per lanciare i programmi) e lo porta ad una obsolescenza prematura. Cosa che all'assistenza fa enormemente più piacere se poi devi passare da loro per sostituire il disco SSD.
#1290477
Grazie per la paziente e completa risposta!

Ti confermo che l'iMac è un 21.5" Mid 2011 con porta Firewire 800 e Thunderbolt, mentre il Macbook Pro è 13'' early 2011 con Firewire 800, 2xUsb 2.0 e Thunderbolt.

In entrambi i casi, la porta Thunderbolt attualmente la uso per collegare un monitor esterno (temo di non avere alternative a quella porta per collegare un monitor, o ne esistono?)

Ti confermo comunque che hanno in comune sia la Firewire 800 che la Thunderbolt (attualmente 'sacrificata' per il monitor)

Sì normalmente lavoro con fullhd, se non ci sono alternative alla porta Thunderbolt per collegare il monitor esterno, mi orienterei come da tuo consiglio verso il Firewire 800, ma a questo punto, esterno per esterno, cercherei uno che vada senza alimentazione, direttamente collegandolo, così da poterlo usare in caso di trasferte con il portatile.. in giro mi sembra ci sia solo il LaCie Rugged MINI da 2 TB.. a 155€... è un'ipotesi percorribile o esterno/senza alimentazione ha controindicazioni?
#1290478
Questo avevi scritto inizialmente
MacBook Pro del 2012
in ogni caso poco male.

Hai a disposizione la Thunderbolt per tutti e una delle caratteristiche della Thunderbolt è quella di poter collegare in cascata (daisy chain) più periferiche (fino a 6) quindi nessun problema per collegare sia un hdd sia un monitor (discorso che comunque vale solo per il portatile).
Di solito le periferiche Thunderbolt hanno due porte ma non gli HDD da 2,5". Se il monitor ha due porte thunderbolt sei a posto comunque (da protatile a Monitor da Monitor a HDD), altrimenti puoi pensare ad un hub thunderbolt a cui collegare monitor e hdd.
L'esterno senza alimentazione (2,5") va benissimo per l'iMac, ma sul MacBook Pro contribuirà a succhiare la batteria molto prima, a meno che non alimenti il portatile.

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