- gio, 10 nov 2016 - 10:18
#1254667
Sull'authoring di DVD e bd si potrebbero scrivere pagine, ma riassumo in breve alcuni concetti.
Entrambi i media, dvd e bd hanno caratteristiche precise (peraltro molto diverse tra i due) che un utente dovrebbe conoscere alla perfezione o quasi, se vuole muoversi in assoluta libertà e sfruttare tutte le potenzialità.
Proprio a causa della totalmente diversa struttura tra dvd e bd personalmente diffido dei sw che fanno entrambi perché il rischio è di pretendere features da bd su DVD o all'opposto fare dei bd "limitati" come fossero dvd.
In ogni caso, i sw di authoring professionali si distinguono in due categorie, quelli con abstraction layer e quelli senza. Quelli con sono la maggior parte, e qualcuno di essi permette di lavorare con è senza.
L'abstraction layer è quella parte del sw che traduce le "intenzioni" dell'autore in comandi e strutture compatibili con il media.
Faccio un esempio pratico partendo da una premessa: il DVD è diviso in title set, e in ogni title set ci possono stare un certo numero di title (tracce) accessibili da un menù. Ora noi abbiamo nel dvd due tipi di menù e lo si vede anche sui telecomandi, dove c'è un menù e un top menù. La differenza è che il primo sta in un area detta video manager e permette l'accesso a tutto il disco, mentre l'altro può stare solo dentro ad un title set e accedere solo ai contenuti del title set stesso o al video manager.
Inoltre, all'interno dello stesso title set i contenuti devono essere coerenti tra loro, ad esempio tutti in 16:9 o tutti in 4:3, tutti con lo stesso numero di audio e gli stessi audio (dolby, dts, 5.1 ecc).
Ora, supponiamo che devo fare un classico authoring di in film con doppio audio + alcuni contenuti extra (interviste, backstage, scene tagliate) questi ultimi con audio singolo, con sottotitoli e alcuni in 16:9 e altri in 4:3.
Con abstraction layer io progetto i miei menù, faccio le mie tracce e linko il tutto, poi ci penserà il sw a distribuire le cose in modo che tutto funzioni.
Senza invece dovrò io avere cura di creare i vari title set, I vari menù e linkare il tutto correttamente attraverso anche dei "dummy pgc" affinché tutto funzioni.
In genere, con quest'ultimo approccio anche i menù, animati e non saranno creati totalmente all'esterno del sw di authoring, usando after effects, Photoshop o altro.
Qualcuno dirà che vantaggio ho con questo secondo approccio, ma a mio parere se si va oltre il DVD di base è l'unica strada percorribile. Solo con un accesso diretto alla struttura posso evitare rallentamenti o il raggiungimento dei limiti del sistema, come ad esempio il numero di variabili che nel dvd sono solo 16 e su progetti complessi o vengono riutilizzare con intelligenza o crasha tutto.
Inoltre, e direi soprattutto, fare i menù a parte sapendo poi come collegarli tra loro permette la massima libertà creativa.
Sw come Architect Pro permettono anche questo secondo approccio, ma purtroppo avendo pure un abstraction layer un utente vuoi per pigrizia vuoi perchè non ci pensa lo userà nel 99% dei casi, limitando di fatto le possibilità creative.
Non ho idea invece di cosa possa fare per i bd. Di fatto io uso due sw totalmente diversi per dvd e bd proprio a causa della forte differenza tra i due sistemi.
Per la cronaca: anche amelie citato sopra ad ogni inserimento mostra un menù diverso, ed è persino possibile con una combinazione e di tasti da telecomando scegliere quale menù - cosa che è stata fatta per il debug e poi lasciata come "Easter egg", il tutto fatto ovviamente senza abstraction layer.
William Fanelli
William Fanelli
Produzioni Video - 3D visual effects