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Moderatore: Moderatori

#1222611
ho un ampli a valvole con giradischi e l'ultimo album dei pink floyd l'ho comprato in vinile

OT
Ma la registrazione ed il master sono in analogico o in digitale? Perché se si parla soltanto di stampa su vinile di un prodotto completamente digitale, per me non vale assolutamente la pena. Il digitale, con campionamenti ad alta frequenza, è quasi un analogico ad un ascolto ad "orecchio nudo", semmai il vinile introduce dei rumori di fondo, ma questi si possono anche inserire nella registrazione digitale, volendo.
Ben altro è un procedimento analogico dall'inizio alla fine, coronato dalla stampa in vinile, che a quel punto ha delle caratteristiche davvero inimitabili.
D'altro canto, per quanto performante, un giradischi è comunque un collo di bottiglia, per quanto largo.
FINE OT
#1222653
Ma la registrazione ed il master sono in analogico o in digitale?

Che io sappia gran parte delle nuove ristampe in vinile derivano da un digitale che ha subito la medesima compressione dinamica dei nuovi CD o file digitali, compressione dinamica che al contrario spesso non è presente nelle prime stampe di cd. In sintesi il supporto non garantisce più niente ed occorre valutare caso per caso.
Discorso diverso per i vinili originali.
#1222701
Non è una ristampa è un album nuovo, comunque sono quasi sicuro che sia da master digitale, però trovo i vinili molto più belli, specialmente quelli stampati quasi sempre accompagnati da un libretto con immagini e informazioni che nel cd solitamente non ci sono, ovviamente il cd è molto più pratico e comodo.

Tornando in fotografia, mi fanno sorridere i discorsi da forum dove lo scatto con la macchina analogica viene decantato come se fosse un momento magico, dove ogni foto deve entrare nel portofolio di Magnum, mentre con il digitale sembra quasi che non si possa usare il cervello ma solo sperare che una foto decente in 128gb ci sia.... sicuramente molti troveranno più appagante usare una macchina meccanica rispetto ad una digitale, ma guardare nel buco e premere un bottone che lo si faccia con una R3 o con una Eos 500D non ci vedo molta differenza.

Per il discorso dell'archiviazione , secondo me vince 100 a 1 il digitale, una copia di backup di un file digitale ci va un secondo a farla e posso farne quante voglio ad un costo irrisorio, il negativo è uno e farne una copia non è proprio cosa semplice alla portata di tutti. In compenso ho visto tantissimi negativi e positivi conservati malissimo, pieni di ditate e righe, stipati in portanegativi dei materiali più improbabili che li hanno macchiati o peggio si sono incollati all'emulsione, lavati male al punto che a distanza di anni sono diventati inutilizzabili a causa degli acidi che hanno continuato a lavorare nel tempo....
Se lavori con metodo, con tecniche e materiali archival, allora il negativo è sicuramente più longevo del file digitale, ma il processo non è assolutamente né economico né tantomeno facile da applicare, soprattutto perchè un eventuale errore lo scopri a distanza di anni e solitamente è irrecuperabile.
#1222705
Sul fascino del vinile non discuto, sono perfettamente d'accordo, da quel punto di vista.
Idem per il discorso analogico vs digitale, che poteva avere senso agli albori del digitale, ma adesso non ha più così tanti argomenti. Ovvio che l'analogico ha il suo fascino, come è giusto che sia, ma ogni metodo ha i suoi pro e contro, e mi sembra che il digitale, al di là di nostalgici apprezzamenti, offra quasi quanto la controparte.
#1222724
Nonostante il conformismo digitale imperante...la pellicola sopravvive :lol:

Sviluppare un negativo b&w a casa è roba da poppanti...per il colore ci sono le jobo cpe2...

Poi basta un ottica macro e un corpo full frame per digitalizzare il tutto...
#1222745
Il vinile permette una dinamica se va di lusso di 60 db, il digitale più scarso, quello a 16 bit, di 96 db.
Che poi possano esistere registrazioni fate bene in vinile e fatte male in digitale non lo discuto, ma le potenzialità del mezzo relegano il vinile a roba di plastica per nostalgici. E lo dice uno che ha ancora qualche CENTINAO di vinili in casa (e parlo degli originali, anni '70 e '80). Solo che se ne metto su uno, mi metto a piangere.
Non so se avete provato ad ascoltare, ad esempio, The dark side of the moon dal vinile o dalle rimasterizzazioni in bluray multicanale. Provate e poi vediamo dove va a finire il vinile - su ebay nella migliore delle ipotesi.
Sulla fotografia è lo stesso. Retaggio di un passato nostalgico. Anche al cinema, l'ultimo star wars è stato girato in gran parte in pellicola per cercare di mantenere il "look" degli episodi originali dopo la "plasticosità" dei prequel, ma il risultato purtroppo mostra i limiti della vecchia pellicola, anche se forse il "look" è stato mantenuto in qualche modo.

Sono in disaccordo con Federisk: il digitale non offre QUASI come la controparte, offre infinitamente di più. Oggi fotografare in analogico può essere utile come usare un vecchio telefono per ottenere l'effetto voce telefonica: una sorta di effetto vintage a basso costo.
#1222775
Beh, in certe condizioni ed in certi settori della fotografia l'analogico può ancora avere un senso, per tutto il resto c'è il digitale. Voglio dire, certi effetti creativi, soprattutto in fase di impressione e sviluppo, sono comunque più facilmente riproducibili in analogico. Ma si parla di condizioni particolari che ben pochi si possono permettere. Di certo non il fotografo professionista medio.
#1222799
Beh, in certe condizioni ed in certi settori della fotografia l'analogico può ancora avere un senso, per tutto il resto c'è il digitale. Voglio dire, certi effetti creativi, soprattutto in fase di impressione e sviluppo, sono comunque più facilmente riproducibili in analogico. Ma si parla di condizioni particolari che ben pochi si possono permettere. Di certo non il fotografo professionista medio.
Certamente. Come dicevo prima, magari era una iperbole: se devo fare l'effetto telefono anni '50 è più facile usare un telefono anni '50 che riprodurlo con filtri digitali (sebbene non impossibile).
Ma a parte casi particolari nessuno sente la mancanza di certi effetti. Almeno, non io. Usare l'analogico per fare effetti che si usavano ai tempi dell'analogico è una sorta di autocelebazione. Quando quello era l'unico metodo si sono inventate delle cose, alcune anche pregevoli dal punto di vista artistico, che si adattavano al mezzo, e non il contrario.
Oggi pure il digitale ha suoi limiti ovviamente, ma permette una libertà infinita in confronto. Che può anche spaventare, in fondo la limitata certezza dell'analogico non permetteva e non richiedeva troppa creatività.

Per fare una metafora, è come se un musicista avesse sempre suonato con un piano con solo 7 tasti, e oggi se ne trova uno con 400. Lascia forse interdetti al principio, ma la possibilità di plasmare le immagini come si vuole, non dico senza limiti ma molti meno del passato, è impagabile.
Nel cinema forse lo si vede più che nella fotografia, ma in ogni caso lascerei ormai l'analogico per quelle cose in cui serve richiamare il passato. Un po' come usare una Balilla in un film ambientato negli anni '30 o '40, nessuno la userebbe oggi per andare al supermercato, ma certo da il sapore del suo tempo. Stessa cosa.
#1223021
Willy ha espresso quel che volevo dire in modo più comprensibile: che per alcuni l'effetto nostalgia sia importante, tanto da non volerlo sacrificare, non lo biasimo minimamente, ma sostenere una superiorità totale a prescindere, mi sa tanto di persone ferme alle prime macchine digitali e con un rifiuto della tecnologia a priori.
Poi, che ci siano campi dove l'analogico è effettivamente superiore (vedi amplificatori per strumenti a valvole vs transistor) è anche vero. Per me, non lo è nella fotografia.
#1223051
Da sostenitore del digitale volevo ribaltare un attimo la cosa: spesso sento lamentele perché le foto del compleanno del bambino sono venute meglio alla nonna con la usa e getta a rullino che alla mamma col telefonino o con la compatta da 100 euro ricevuta a natale.
E sti...zzi dico io: il sensore del telefonino e della compattina sono minuscoli in confronto alla superficie sensibile della usa e getta!
Quindi secondo me c'è ancora un'altra fascia dove l'analogico è meglio: quello del low budget, di chi non dispone di reflex o compatte di alto livello.
#1223441
Eh però non so quanto low budget e pellicola vadano d'accordo! :P
In quel caso o ti accontenti di poche foto o addio low budget fra pellicola, sviluppo, stampa e scansione, che ormai la versione digitale serve comunque.
Poi c'è da considerare la quantità di foto che viene male, che con le luci artificiale con pellicola daylight viene tutto giallo...insomma, non sono sicuro, per fare foto decenti col digitale basta scattare, con la pellicola ci vuole un po' di accortezza in più
#1223485
Eh però non so quanto low budget e pellicola vadano d'accordo! :P
In quel caso o ti accontenti di poche foto o addio low budget fra pellicola, sviluppo, stampa e scansione, che ormai la versione digitale serve comunque.
Poi c'è da considerare la quantità di foto che viene male, che con le luci artificiale con pellicola daylight viene tutto giallo...insomma, non sono sicuro, per fare foto decenti col digitale basta scattare, con la pellicola ci vuole un po' di accortezza in più


Certo non puoi scattare a casaccio come facciamo col digitale, ma non è detto che sia un male, anzi! Potrebbe essere l'unico vero vantaggio pratico della pellicola anche per gli "evoluti", se non proprio un vantaggio lo considero almeno un ottimo esercizio.
Poi se guardiamo i costi con una ventina di euro porti a casa tranquillamente il compleanno di qualsiasi pargolo, il che moltiplicato per 10 compleanni fa a malapena il costo di una compatta decente, senza contare le stampe. :wink:
#1223521
Ma quale effetto nostalgia, è un discorso di qualità. La qualità di una Velvia 50 o una Portra 160 è superiore per contrasto, nitidezza, latitudine di posa e colori a quella di una reflex Nikon o Canon. A parità di sensibilità ed esposizione, ovviamente. Per non parlare del confronto impari tra medio formato e 35mm digitale, laddove i dorsi digitali sono inaccessibili ai più, mentre l'analogico si trova a prezzi abbordabili. O tra 35mm analogico e APS-C. Poi una buona pellicola la tiri anche di 3 stop e ti rimane ancora pulita, in digitale anche con il RAW, se non applichi filtri, 3 stop in camera chiara in alcune situazioni te li scordi.
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