Non c'é un mondo cosi buio da fotografare, ricordate
i rullini, 800 ISO era già quasi impossibile capire l'effettiva utilità.
Le migliori fotografie storiche avevano un'artista sensibile dietro,
non il contrario.
Il fotografo era un maestro delle luci naturali, oggi il tutto si sta resumendo
in avere il pene più grosso, non c'è più la bravura dello stallone in fase di conquista.
Tutta questa abbondanza arrogante di features ci distoglie l'attenzione
di quello che è più importante: registrare le immagini del mondo ( dobbiamo solo
registrare il caos, non avere la pretesa di trasformarlo! ).
Mi sta annoiando tutta questa immediatezza del digitale, esco e faccio 125 scatti
in mezz'ora; scarto 120, le cinque fortunate butto dentro photoshop... un tempo
36 posi facevamo in una settimana, mirate, dedicate, uscivamo al mattino per
trovare l'alba in tutto suo splendore, non c'è più rispetto per la fotografia, non
c'è più un straccio di fatica, di attesa, niente.
Perché la natura e tutte le entità animate o inanimate che la compongono sono state
forgiate nei secoli, con pazienza, il minimo che un fotografo deve fare come rispetto è
saper aspettare.
Tanta pigrizia... e una inquietante superficialità.
Non ce l'ho con nessuno ragazzi, mi ci butto in primis io stesso nel mucchio.