Benvenuto su VideoMakers.net
Iscriviti per condividere la tua passione sul principale sito web italiano dedicato al VideoMaking!

Gli eventuali inserti pubblicitari all'interno delle discussioni sono visibili solo se non hai eseguito l'accesso al forum; ricordati di eseguire l'accesso o, se non sei ancora registrato, fallo QUI

Clicca qui per leggere le regole del forum
Tutto quello che riguarda le apparecchiature e le tecniche fotografiche.

Moderatore: Moderatori

da Nicomusic
#1144738
Ci sono delle cose tecniche che non capisco.. ad esempio mi sembra che i piani focali fossero storti, come se avessero le ottiche basculanti..
In questa, i piedi sono fuori fuoco rispetto al volto che è a fuoco col bordo della barca vicino alla macchina fotografica..
http://www.thephotoforum.com/forum/film ... raphy.html
idem questa col cappello di paglia già postata
http://blog.stylesight.com/wp-content/u ... c82b_o.jpg

Comunque ciò che mi stupisce sono i colori.. non hanno niente di reale, mi ricordano il Mago di Oz ma sono strepitosamente profondi e dettagliati..
Lo sfuocato inoltre mi lascia perplesso.. è come se fosse tutto ugualmente sfocato subito dietro al soggetto.. non riesco a trovare foto simili in giro.
Che poi, anche la bella fotografia contemporanea ha il suo perché.. però proprio rispetto al Kodachrome non c'è paragone per i miei occhi..
Ma poi perché maschile Kodachrome? Essendo una pellicola non si dovrebbe dire "la" e non "il" Kodachrome? :birra:
da Clicknclips
#1144749
[MOD ON] Riesumata la salma, trasferisco in sezione Fotografia Generale. [MOD OFF]
da madcat
#1145184
Chissà se in qualche maniera è possibile vedere un'immagine di queste foto incorniciate dai laboratori di sviluppo Kodachrome.. :birra:
In Kodak non ricordano nemmeno l'anno in cui Cinisello ha smesso di sviluppare l'RC14. Di Tizio addirittura dice che lo facevano a Roma...
da Promix
#1145185
Ma poi perché maschile Kodachrome? Essendo una pellicola non si dovrebbe dire "la" e non "il" Kodachrome? :birra:

Non sarebbe nemmeno errato.
Se parliamo di processo, il Kodachrome.
Se parliamo di pellicola, la Kodachrome.
L'uno vale l'altro.
CIAO
da maxamf
#1145222
Chissà se in qualche maniera è possibile vedere un'immagine di queste foto incorniciate dai laboratori di sviluppo Kodachrome.. :birra:

Ne ho diverse, appena posso ne fotografo una; con telaietto in plastica, ne ho anche di cartone, ma non ricordo dove le ho riposte :lol:
da Promix
#1145231
Potrei postarne alcune anch'io: con il telaietto di cartone degli anni 70/80, con il telaietto di plastica e con il telaietto di cartone degli anni "moderni".
CIAO
da Nicomusic
#1145232
Potrei postarne alcune anch'io: con il telaietto di cartone degli anni 70/80, con il telaietto di plastica e con il telaietto di cartone degli anni "moderni".
CIAO

Mi faresti felice :birra:
da maxamf
#1145282
Kodachrome 25 (le 64 avevano il telaietto serigrafato in blu) trattate nel lontano 1985! le scritte erano poste dal lato emulsione, in modo che fossero leggibili correttamente con le dia inserita al contrario nel caricatore (in proiezione l'immagine veniva nuovamente capovolta dall'ottica).
Un particolare interessante è la visione a luce radente che mette in risalto come l'immagine diventi quasi un bassorilievo dell'immagine dato dalla grande densità della grana. In pratica una vera e propria incisione fotochimica! Tra l'altro in forma minore, un simile risultato l'ho ottenuto sviluppando comuni diapositive con il trattamento E6, in pratica il trattamento fatto in casa con soluzioni fresche dava risultati migliori rispetto al trattamento fatto dai laboratori che utilizzano soluzioni rigenerate! Ma il trattamento E6 fai da te è si fattibile, ma difficile e poco pratico, specialmente a causa delle tolleranze termiche dell'ordine dei decimi di °C, per cui dopo 2 o 3 trattamenti ritorni al laboratorio!

Altra cosa interessante che i granuli d'argento della Kodachrome 25, oltre ad essere più piccoli avevano una struttura tale che li rendeva invisibili. Ricordo che per mettere a fuoco l'ingranditore per la stampa, usavo spesso un focometro Paterson, un accessorio ottico che permetteva una visione microscopica della grana sul piano di stampa. Con la Kodachrome 25 non riuscivo a vedere la grana! E mettevo a fuoco sui dettagli dell'immagine!

I telaietti di cartone erano incollati e non mi sono mai piaciuti, in particolare se dovevo smontarli per avere la pellicola libera, erano rognosi e lasciavano tracce di colla.
Allegati:
La luce radente evidenzia la tridimensionalità fisica del'emulsione
La luce radente evidenzia la tridimensionalità fisica del'emulsione
01.jpg (87.62 KiB) Visto 3309 volte
02.jpg
02.jpg (69.02 KiB) Visto 3309 volte
da maxamf
#1145284
Aggiungo che stampando le immagini da pellicole che hanno l'emulsione che è un micro-bassorilievo, l'ingrandimento restituisce quella tridimensionalità dei dettagli che altre pellicole e i sensori digitali non danno.
Ciao
da Nicomusic
#1145296
Grazie Max.. illuminante come la luce di un proiettore.. e non so veramente nente di Kodachrome scopro ora che erano diapositive.. ma si potevano stampare anche su carta quindi.. cioè potevo avere sia la dia che la stampa..? Sono realmente indietro, lo so.. :birra:
da madcat
#1145305
Anche il Technicolor usava il processo Dye Transfer per la colorazione di film in bianconero; La MGM fece lo stesso in Gigi (1958) sebbene la denominazione Metrocolor sia generica ed indichi tutte le pellicole sviluppate da Metro-Goldwin-Mayer internamente. Certo i colori di Gigi non sono molto reslistici; nu poco saturi.

Concordo, di massima, con maxamf per le considerazioni fatte. Escluso l'accenno all'E6 casalingo ed ai bagni rigenerati dei laboratori: dipende sempre da chi e da come rigeneri.

La densità del Kodachrome ne rendeva difficile la stampa su Cibachrome e la scansione. Bucare le ombre del Kodachrome non è cosa facile neppure per un tamburo; figuriamoci uno scanner desktop.
Ultima modifica di madcat il ven, 11 lug 2014 - 14:02, modificato 1 volta in totale.
da maxamf
#1145313
Io stampavo su Cibachrome ed era molto complesso trovare il giusto equilibrio, lo era già per le comuni diapositive, ma in determinate situazioni la resa era spettacolare, spesso per aumentare il dettaglio nelle zone d'ombra occorreva sovraesporre leggermente (in stampa) e mascherare le alte luci per non perdere dettagli in luce.
L'E6 casalingo è naturalmente una mia esperienza, ho notato che la resa veniva più incisiva di quanto ero abituato a vedere...
da Koroshiya
#1145705
Scusa Kartak, e che avrebbe di eccezionale? Anzi io noto uno sharpen esagerato sullo skintone (forse esagerato in post, non so) e un noise sulle aree meno illuminate (guarda la spalliera del sedile) che non sono proprio piacevoli. Non sul nero che e' completamente impastato, con alcune negative si riesce ad esporre un po' piu' su' senza compromettere le alteluci, e staccare la cintura di sicurezza dal telaio. Ora non dico che sia il digitale in se' (anche se ho una personale predilezione per la pellicola), ma questa immagine non mi fa gridare al miracolo come quelle postate da Nicomusic. Intendo dal punto di vista tecnico, perche' poi l'immagine e' interessante per via della composizione, del soggetto, dei colori ecc. Cose che c'entrano con il fotografo e non con il mezzo utilizzato.

Casual dating at its finest – join the leadi[…]

purtroppo gli effetti di riduzione del rumore s[…]

La vecchia panasonic hvx201 permette il bilanciame[…]

Un saluto a tutti. Ma esiste ancora un mercato de[…]