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Moderatore: Moderatori

da ScriptMode
#1254216
non c'era alcuna materia 'specifica', c'era storia del cinema, un altro paio che non ricordo, ma soprattutto la materia principale (per l'indirizzo di regia) che tipo prende tutta la mattina di tutta la settimana, che consiste in "scrittura e regia di un cortometraggio", che non è una materia, è un obiettivo, un proposito, io ancora non ho capito se lì dentro ti insegnano in modo specifico (ma sicuramente lo fanno, sarebbe assurdo altrimenti, solo voglio capire come e quando) come dirigere gli attori, tenere in mano una macchina da presa su diversi sistemi di stabilizzazione e ripresa, steadycam, etc. etc., insomma le cose specifiche, tutto ciò che ho letto in quella bacheca e tutto quello che mi ha detto quella persona è stato molto vago, troppo vago per capire che tipo di insegnamento ti ritrovi una volta dentro...


Ciao. Purtroppo per quanto riguarda l'indirizzarti verso una scuola specifica non posso aiutarti. Personalmente studio da autodidatta, ho un piano specifico e completo di studio preparato di mio pugno secondo i miei tempi/esigenze dopo anni di assimilazione varia, studi e letture su letture.

Il fatto che non ci siano materie specifiche credo sia dovuto al semplice fatto che in quanto a Regia le sezioni e varie sottosezioni siano innumerevoli, quindi generalizzano il tutto in qualche materia che poi magari approfondiranno in sede.

In generale credo comunque ci sia un pò di confusione, mi spiego: come già accennato nelle risposte precedente (e come sono certa tu sappia già) l'operatore di macchina e il regista sono due figure del tutto e completamente differenti, nonostante lavorino in simbiosi. Perchè il regista si occupa per l'appunto di "dirigere" e orchestrare tutto il lavoro, mentre l'operatore di macchina si "limita" ad eseguire le direzioni che il regista richiede, quindi che tipo di inqudratura fare, come, per quanto e così via. Di conseguenza, i loro studi (sia tecnici che teorici) sono completamente differenti, nonostante sia lo stesso campo. Il regista studia i vari tipi di inquadrature, la messa in scena della sceneggiatura ecc, l'operatore invece il lato prettamente tecnico (riprese, macchine, esposizioni ecc).

Nessuno ti vieta di studiarli entrambi, ma dovrai seguire due ben distinti percorsi di studio, che potrai poi chiaramente far combaciare. Lo stesso vale per la scrittura di una sceneggiatura, compito che spetta allo "sceneggiatore", non al regista nè a nessun'altro (a meno che il regista non sia anche lo sceneggiatore, è chiaro), quindi altra figura ancora con tutt'altro studio alle spalle.

Va da sè che il piano di studi è quindi anch'esso del tutto diverso da figura a figura (salvo chiaramente un'infarinatura generale che riguarda un pò tutte le figure). Quindi non puoi studiare Tutto, perchè Tutto equivarrebbe a niente. Cerca di capire esattamente quale figura ti interessa e ti affascina, e comincia da quella. Credo sia un pò questo quello che volevano dirti i ragazzi prima di me, non prenderla come un'offesa. Comincia un passo per volta. In bocca al lupo.
da Googloiss
#1254222
senza passare dalle accademie (che di per sé non ti so consigliare e, generalmente, sono delle macchine spillasoldi).

Beh dipende, il centro sperimentale tutto è meno che spillasoldi... Dove sono ora lo è: pago il doppio che al centro sperimentale e ho un decimo dell'esperienza didattica e lavorativa che offrono lì (ma purtroppo ci sto per determinate ragioni), ma bisogna dire che in effetti è il centro sperimentale ad essere un'eccezione...

Lavorando sul set a diretto contatto con altri professionisti impareresti autonomamente a dirigere senza passare dalle accademie

Il problema è proprio quello, per me è complicatissimo inserirsi nelle produzioni alte (escluse proprio a priori) o anche medio-piccole, le scuole (quelle buone) invece ti ci inseriscono in un modo o nell'altro, questo è il più grande vantaggio delle scuole di cinema parlando in generale, secondo me, o comunque lo dovrebbe essere, in tutte le scuole di cinema. E in questo il centro sperimentale è sicuramente il top in Italia, e non solo...
da Googloiss
#1254224
Ciao. Purtroppo per quanto riguarda l'indirizzarti verso una scuola specifica non posso aiutarti. Personalmente studio da autodidatta, ho un piano specifico e completo di studio preparato di mio pugno secondo i miei tempi/esigenze dopo anni di assimilazione varia, studi e letture su letture.

Ciao, grazie della risposta. Guarda io attualmente sono al terzo anno di accademia di belle arti nell'indirizzo di cinema proprio, e almeno il 60% di quello che so ad ora, lo so per aver 'studiato' e fatto esercitazioni e ricerche per conto mio, ma come dicevo prima, la scuola la prendo come opportunità di crescita, potrei fare tutto da solo nello studio, ma essere in una scuola mi apre gli occhi su determinate cose che da solo non avrei mai colto e accolto, e poi come opportunità lavorativa ed altre esperienze annesse, cose che da solo non potrei fare per nulla o comunque non così facilmente (grazie all'accademia in cui sono, per esempio, ho un lavoro da quasi un anno col quale mi pago le attrezzature, oppure ho potuto partecipare per due anni di fila alla Festa del Cinema di Roma come accreditato studente di cinema, pagando pochissimo e facendomi tutti i giorni del festival, e tutto quello che riuscivo a fare, arricchendo il mio bagaglio culturale cinematografico, e anche di conoscenze, non poco). Insomma capisco chi non voglia andare in una scuola di cinema, ma i vantaggi ci sono eccome, so che ci sono schieramenti vari su chi li considera una perdita di tempo e soldi e chi invece li considera una salvezza, io non sto da nessuna parte, direi di stare nel mezzo, ci sono i pro e i contro di ogni cosa, non bisogna escludere a priori le scuole di cinema solo per presa di posizione, bisogna anche ragionare su quello che offre la scuola di cinema, comunque non voglio iniziare una guerra con chi è schierato da una parte piuttosto che dall'altra, sono scelte alla fine.

Il fatto che non ci siano materie specifiche credo sia dovuto al semplice fatto che in quanto a Regia le sezioni e varie sottosezioni siano innumerevoli, quindi generalizzano il tutto in qualche materia che poi magari approfondiranno in sede.

Sì, infatti è quello che ho pensato anche io, però mi piacerebbe conoscerlo un po' questo programma di insegnamento, e non andare a occhi chiusi solo perché parliamo del centro sperimentale...

In generale credo comunque ci sia un po' di confusione, mi spiego: come già accennato nelle risposte precedente (e come sono certa tu sappia già) l'operatore di macchina e il regista sono due figure del tutto e completamente differenti, nonostante lavorino in simbiosi. Perchè il regista si occupa per l'appunto di "dirigere" e orchestrare tutto il lavoro, mentre l'operatore di macchina si "limita" ad eseguire le direzioni che il regista richiede, quindi che tipo di inqudratura fare, come, per quanto e così via. Di conseguenza, i loro studi (sia tecnici che teorici) sono completamente differenti, nonostante sia lo stesso campo. Il regista studia i vari tipi di inquadrature, la messa in scena della sceneggiatura ecc, l'operatore invece il lato prettamente tecnico (riprese, macchine, esposizioni ecc).

Nessuno ti vieta di studiarli entrambi, ma dovrai seguire due ben distinti percorsi di studio, che potrai poi chiaramente far combaciare. Lo stesso vale per la scrittura di una sceneggiatura, compito che spetta allo "sceneggiatore", non al regista nè a nessun'altro (a meno che il regista non sia anche lo sceneggiatore, è chiaro), quindi altra figura ancora con tutt'altro studio alle spalle.

Sì, va bene che regista, operatore di macchina e direttore della fotografia siano figure separate perché così vuole la regola, però studiare un'inquadratura è una mansione comune a tutti e tre, e quindi come si fa? Ognuno deve conoscere le stesse cose in merito, poi uno all'atto pratico va a preparare gli attori, uno va a preparare la mdp e uno va a preparare le luci, però di base una conoscenza comune dell'inquadratura e di come si fa semplicemente per capire come muoversi sul set e cosa significa a livello concettuale ai fini della sceneggiatura, deve esserci per tutti e tre allo stesso modo, almeno secondo me.
Poi certo se mi tiri fuori lo sceneggiatore, è ovvio che il suo lavoro è differente da tutti gli altri, certo può previsualizzare qualche inquadratura, però a grandi linee, ed è un plus che lo sceneggiatore mette, altrimenti lui ha altri compiti, ma operatore, regista e DOP, sul 'fare l'inquadratura', stiamo lì, come fa altrimenti un regista a decidere che obiettivi usare, che supporto di stabilizzazione usare, come usarlo ai fini della storia e della logistica e organizzazione sul set, cioè sembra che stiamo parlando di due mondi completamente diversi, in realtà non è così, anzi... Tant'è che si sente spessissimo che un operatore di macchina diventi regista, o un DOP diventi regista, o un operatore diventi un DOP, anche che uno sceneggiatore diventi regista (perché alla fine anche lì, la strada che li separa non è poi tanto più lunga degli altri ruoli citati), non si è mai sentito invece (o almeno non che io sappia) che uno scenografo sia diventato regista... Un motivo ci sarà.

Va da sè che il piano di studi è quindi anch'esso del tutto diverso da figura a figura (salvo chiaramente un'infarinatura generale che riguarda un pò tutte le figure). Quindi non puoi studiare Tutto, perchè Tutto equivarrebbe a niente. Cerca di capire esattamente quale figura ti interessa e ti affascina, e comincia da quella. Credo sia un pò questo quello che volevano dirti i ragazzi prima di me, non prenderla come un'offesa. Comincia un passo per volta. In bocca al lupo.

Ma infatti non voglio studiare tutto (che poi anche lì, subentra la figura del filmmaker, relativamente recente, ma che non è accettato dal sistema classico di lavoro, anche questa figura però ha i suoi pro e i suoi contro), ma visto che diventa tutto così schematico nei ruoli, come li dici te e come li dice il sistema classico di lavoro, a me sta stretta questa cosa, perché quelle mansioni che hai scritto sopra:
Il regista studia i vari tipi di inquadrature, la messa in scena della sceneggiatura ecc, l'operatore invece il lato prettamente tecnico (riprese, macchine, esposizioni ecc).

a me piacciono tutte, allo stesso modo, esclusa però la questione luci e illuminazione. Quindi volevo capire se ci fossero scuole che insegnassero quello che a me serve mi insegnino, secondo le mie esigenze, se non si potrà fare, come dite voi, dovrò scegliere una strada e poi virare su un'altra per integrare i due percorsi. Ma basta sapere quello che uno deve fare, e se prima non ci si informa non lo si può sapere.
da ScriptMode
#1254232
Insomma capisco chi non voglia andare in una scuola di cinema, ma i vantaggi ci sono eccome, so che ci sono schieramenti vari su chi li considera una perdita di tempo e soldi e chi invece li considera una salvezza, io non sto da nessuna parte, direi di stare nel mezzo, ci sono i pro e i contro di ogni cosa, non bisogna escludere a priori le scuole di cinema solo per presa di posizione, bisogna anche ragionare su quello che offre la scuola di cinema, comunque non voglio iniziare una guerra con chi è schierato da una parte piuttosto che dall'altra, sono scelte alla fine.


Non ho per niente espresso il mio giudizio a riguardo, ho solo esposto il MIO personalissimo piano di studi. Non ho detto nè che sono pro nè contro. Sono scelte del tutto personali e nient'altro.

Sì, va bene che regista, operatore di macchina e direttore della fotografia siano figure separate perché così vuole la regola, però studiare un'inquadratura è una mansione comune a tutti e tre, e quindi come si fa? Ognuno deve conoscere le stesse cose in merito, poi uno all'atto pratico va a preparare gli attori, uno va a preparare la mdp e uno va a preparare le luci, però di base una conoscenza comune dell'inquadratura e di come si fa semplicemente per capire come muoversi sul set e cosa significa a livello concettuale ai fini della sceneggiatura, deve esserci per tutti e tre allo stesso modo, almeno secondo me. Poi certo se mi tiri fuori lo sceneggiatore, è ovvio che il suo lavoro è differente da tutti gli altri, certo può previsualizzare qualche inquadratura, però a grandi linee, ed è un plus che lo sceneggiatore mette, altrimenti lui ha altri compiti, ma operatore, regista e DOP, sul 'fare l'inquadratura', stiamo lì, come fa altrimenti un regista a decidere che obiettivi usare, che supporto di stabilizzazione usare, come usarlo ai fini della storia e della logistica e organizzazione sul set, cioè sembra che stiamo parlando di due mondi completamente diversi, in realtà non è così, anzi... Tant'è che si sente spessissimo che un operatore di macchina diventi regista, o un DOP diventi regista, o un operatore diventi un DOP, anche che uno sceneggiatore diventi regista (perché alla fine anche lì, la strada che li separa non è poi tanto più lunga degli altri ruoli citati), non si è mai sentito invece (o almeno non che io sappia) che uno scenografo sia diventato regista... Un motivo ci sarà.


si, infatti se rileggi il mio messaggio ho specificato chiaramente "Va da sè che il piano di studi è quindi anch'esso del tutto diverso da figura a figura (salvo chiaramente un'infarinatura generale che riguarda un pò tutte le figure)", ma resta comunque uno studio a grandi linee, proprio perchè ognuno poi dovrà per forza di cose intraprendere studi dettagliati differenti, non si può che avere un infarinatura generale. Poi, una volta scelto il campo specifico, specializzarsi su quello. Che studino tutti e 3 il fattore "Regia" è logico e d'obbligo.

Ma infatti non voglio studiare tutto (che poi anche lì, subentra la figura del filmmaker, relativamente recente, ma che non è accettato dal sistema classico di lavoro, anche questa figura però ha i suoi pro e i suoi contro), ma visto che diventa tutto così schematico nei ruoli, come li dici te e come li dice il sistema classico di lavoro, a me sta stretta questa cosa, perché quelle mansioni che hai scritto sopra:
a me piacciono tutte, allo stesso modo, esclusa però la questione luci e illuminazione. Quindi volevo capire se ci fossero scuole che insegnassero quello che a me serve mi insegnino, secondo le mie esigenze, se non si potrà fare, come dite voi, dovrò scegliere una strada e poi virare su un'altra per integrare i due percorsi. Ma basta sapere quello che uno deve fare, e se prima non ci si informa non lo si può sapere.


Forse non sono stata sufficientemente chiara. Quello che dico io è: se sei interessato a studiare tutti o comunque più di un campo riguardante la regia nessuno te lo vieta ed è fattibilissimo. Ma non esiste (chi ne sa di più mi corregga se sbaglio) un piano di studi COMPLETO che li contenga tutti in modo dettagliato e pratico. C'è indubbiamente un preambolo, chiamiamolo così, in cui si studiano tutte le figure in generale (perchè ammesso che uno voglia studiare anche solo regia deve sapere cosa fa e chi è la gente che ha attorno), ma molto generico. Per poter conoscere a fondo ogni figura bisogna poi specializzarsi in quella, con, come dicevo prima, studi ben precisi e differenti l'uno dall'altro. Altrimenti rischi di sapere tutto e non sapere niente.
da willyfan
#1254236
Sì, va bene che regista, operatore di macchina e direttore della fotografia siano figure separate perché così vuole la regola, però studiare un'inquadratura è una mansione comune a tutti e tre, e quindi come si fa? Ognuno deve conoscere le stesse cose in merito, poi uno all'atto pratico va a preparare gli attori, uno va a preparare la mdp e uno va a preparare le luci, però di base una conoscenza comune dell'inquadratura e di come si fa semplicemente per capire come muoversi sul set e cosa significa a livello concettuale ai fini della sceneggiatura, deve esserci per tutti e tre allo stesso modo, almeno secondo me.
La mia obiezione di prima non era sul punto che il regista non deve sapere nulla dell'inquadratura. La storia è piena di registi che guardano nella macchina da presa, anche se oggi è più comodo il monitor remoto. Quello che io obietto è che il regista sia in grado ad esempio, come hai scritto tu, di usare una stedycam. Io lo trovo folle, mi dispiace. Sono stato su vari set, e il regista ha già molto da fare. La stedycam è una macchina complessa che impedirebbe al regista di fare il regista perchè non si renderebbe conto di cosa succede, non con l'attenzione che è necessaria. E' vero che esiste la figura dell'aiuto regista che in genere sta proprio sul set e fa da braccio destro mentre il regista sta davanti al monitor, ma ad esempio come fa un regista ad avere le cuffie per l'audio e la visione dell'inquadratura mentre usa la steady? Ma anche solo un dolly?
Semplicemente, non dico che non sia possibile, ma non è pratico, è inutile e non si fa, ma non è che non si fa perchè lo dico io ma perchè è normale.
Faccio un esempio musicale del quale son pratico per via dei numerosi concerti che mi capita di lavorare: il direttore d'orchestra non è che non conosce la musica, ma non è tenuto a saper suonare (bene) uno strumento perchè se suonasse farebbe fatica ad avere una visione d'insieme, inoltre in genere un solista è molto più bravo perchè le specializzazioni ci sono per un motivo. Nell'ultimo concerto che sto montando il direttore (Ezio Bosso) ha suonato in un breve brano il clavicembalo, ma prima si è scusato con il pubblico "e con eventuali clavicembalisti" perchè la cosa è inconsueta e non si fa. Solo in alcuni casi a volte il solista, se è un grande (tra quelli che conosco personalmente ad esempio Alexander Lonquich) si permette di dirigere, ma sono davvero le eccezioni che confermano la regola. I grandi direttori, come Abbado, Muti ecc erano e sono solo direttori.

Nessuno ti impedisce comunque se ritieni di essere in grado di fare sia il regista che il DOP, ma allora ti dovrai occupare anche delle luci. Non so quanti siano i DOP che ti lasciano fare le inquadrature ma poi fanno i galoppini ad illuminare la scena "perchè a te non interessa", almeno finchè non sei Kubrick.
da CatoCato
#1254247
dalle mie parti si dice:
"Ogni ofelè al fa el so mestè" !
da clabart
#1254250
Conosco un regista che è stato allievo di quel Centro sulla Tuscolana che non conosce una cinepresa, se non come si accende il monitor di controllo, non sa nulla di fotografia e di luci, non sa nemmeno qual'è la tecnologia usata nel mondo cinematografico eppure è un famosissimo regista che tutti conosciamo quando andiamo al cinema.
Non è assolutamente fondamentale che un regista conosca le apparecchiature usate.
Ci sono anche casi in cui alcuni registi - come Tarantino, Iñárritu, Moore - conoscono molto bene le cineprese e l'ultima tecnologia, la fotografia e le usano personalmente.
da willyfan
#1254257
Ci sono anche casi in cui alcuni registi - come Tarantino, Iñárritu, Moore - conoscono molto bene le cineprese e l'ultima tecnologia, la fotografia e le usano personalmente.
Che ci guardino dentro ok, ma trovami una fotografia di uno di questi con una steadycam.
da willyfan
#1254258
... dimenticavo, prima è stato citato Cameron. Racconto un aneddoto: quando usci TITANIC in DVD nella prima edizione, Cameron si impuntò per mettere il film in 2,35:1 su schermo a 4:3 con bande nere evidenti perchè non voleva "che si toccasse il formato che lui aveva scelto". Trattandosi di Cameron e non un pirla qualunque nessuno ha avuto il coraggio di contraddirlo, e uscì il peggior prodotto in DVD di quegli anni, ovviamente criticato pesantemente da tutti.
Successivamente c'è arrivato pure lui a capire che un 2,35:1 sta meglio in un formato 16:9 anamorfico. E Dopo un po' di tempo uscì un DVD degno di questo nome come riedizione di quella follia.
Ora non so quanto conosca le cineprese, ma se la sua preparazione tecnica è ancora quella dell'epoca (parlo dei primi anni 2000) sono ben felice se sui suoi set c'è qualcuno che ne sa di più.
da clabart
#1254283
Ci sono anche casi in cui alcuni registi - come Tarantino, Iñárritu, Moore - conoscono molto bene le cineprese e l'ultima tecnologia, la fotografia e le usano personalmente.
Che ci guardino dentro ok, ma trovami una fotografia di uno di questi con una steadycam.

Steadycam?
Tutt'al più possono dire "mi serve inquadrare seguendo il soggetto per dare movimento alla scena" ma può fregare di meno a loro se viene fatto con uno steady a corpetto con braccio o con il Movì o con l'automobile o con l'elicottero radiocomandato o con quello quello vero: al massimo chiede una inquadratura dal basso o del volto o del busto/schiena o dall'alto.
Punto.
Hanno ben altri problemi, spesso legati con la produzione per rispettare i tempi di lavorazione evitando di andare fuori budget o decidere di trovare alternative non girando certe scene perché non ci sono più soldi.
Quando si girano materialmente le scene sanno già come farle, a che ora, con quale tempo atmosferico: vengono stabilite prima (1 anno o 6 mesi o qualche settimana prima) insieme allo sceneggiatore, direttore delle luci e della fotografia, il responsabile degli effetti speciali ecc...
da clabart
#1254290
Molti registi lavorano spesso con lo stesso direttore della fotografia con il quale hanno stabilito un sodalizio artistico.
Ad esempio dove c'è Iñárritu c'è il dop ASC Emmanuel Lubezki (a mio avviso è il miglior direttore della fotografia)
http://img.wennermedia.com/760-width/rs ... S010_H.jpg
da willyfan
#1254469
Ma in tutto questo discorso, Gianfranco Rosi dove lo collochiamo?
Non possiamo fare di ogni caso particolare una discussione, peraltro lo metterei nella categoria dei documentaristi che ho già accennato sono un po' l'eccezione che conferma la regola.

:uffy:

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