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Moderatore: Moderatori

#1306112
Ciao a tutti,
mi trovo a scrivere di nuovo su questo forum dopo ben 12 anni (!) perché sento l’esigenza di confrontarmi e – ammetto – sfogarmi sulla vita lavorativa da videomaker, in un’ottica generale e personale.

Il mio primo post qui risale al 2005, periodo in cui, da 15enne, ero nel pieno della passione e dell’interesse per il video. Mi ricordo che a quei tempi ero appena passato a usare una videocamera Hi8 dopo la mia amata Panasonic in S-VHS di mio padre, tempi in cui mi ero fatto montare sul pc una scheda di acquisizione analogica e montavo con Movie Maker prima, Pinnacle dopo e la ormai preistorica versione 2.0 di Premiere. Mi ricordo ancora le scene quando con mia mamma andammo a cercare un lenzuolo con il verde più adatto per il green screen che volevo realizzare, questo per farvi capire il contesto personale.

Alle superiori in un istituto agrario durante le lezioni disegnavo telecamere su Jimmy Gib e nel frattempo da autodidatta mi leggevo i manuali dell’epoca sul video, i formati, le tecniche di illuminazione ecc. . Mi sembrava chiaro che fin da allora avessi un chiaro interesse per questo settore.

Mi iscrissi al corso triennale in Scienze e Tecnologie Multimediali, proseguendo poi con la magistrale in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale. Sono stati anni di studio ma con un relativo appiattimento della mia voglia di FARE video, anni in cui vedevo alcuni miei colleghi attrezzarsi e fare rete per intraprendere già il mestiere.
Il problema è arrivato una volta laureato, scoprendo le difficoltà nel trasformare questa mia passione giovanile in un mestiere. Sono iniziate le collaborazioni in service (spesso sottopagate), tirocini e esperienze a breve termine, ad oggi mi trovo a sperare in un paio di eventi al mese con l’unico soggetto che è disposto a farmi lavorare (ma non a crescere professionalmente) e no, non posso sperare al momento di mantenermi così, di fatto a 29 anni dipendo ancora quasi totalmente dai genitori.

Ho avuto l’opportunità di conoscere persone che mi hanno introdotto nel mondo delle produzioni video e fatto appassionare alla regia live, ho lavorato come assistente operatore per un programma di punta della Rai e lì credo di aver capito di voler lavorare nella regia televisiva.

Tuttavia mi ritrovo molto indietro anche per le poche volte che ho provato a candidarmi per posizioni da videomaker con contratto fisso, perché rispetto ad altri mi manca il cosiddetto portfolio figo fatto di lavori corporate per aziende e passo così per quello senza esperienza.

In questo periodo sto consegnando a mano curriculum nelle aziende di service e nelle emittenti di Bologna, dove vivo da 5 anni, ma mi sembrano tutti buttati al vento.

Ammetto di essere avvilito perché penso di aver sbagliato, avrei dovuto pensarci prima nel dedicarmi tutto a questo mestiere, forse avrei fatto qualcosa che non mi piaceva ma almeno avrei “portato a casa la pagnotta”. Avrei avuto una routine (i momenti morti mi deprimono), avrei avuto meno imbarazzo nello spiegare cosa faccio e a confrontarmi con chi fa lavori più “normali” (per non parlare del fatto di dire che si è disoccupati).

Mi sento quindi un videomaker a metà. So di poterlo fare ma per vari motivi non lo sto facendo, mi sento incompleto, in una marea di concorrenti molto più bravi di me e già avviati.
Speravo di iniziare a ingranare e a crescere qua a Bologna per poi chissà, già con un discreto bagaglio andare a Milano, la televisione… e invece molto probabilmente me ne tornerò nel mio paese natale, più per necessità che per volontà.

Non so esattamente cosa voglio chiedere con questo post, magari sapere se qualcuno è nella mia situazione, se c’è qualcuno che si è pentito o che ha trovato il modo di cavarsela ed ha vinto contro questo contesto occupazionale sfavorevole, o chi magari voglia darmi un consiglio.

Grazie
#1308065
Sono rientrato nel Forum dopo anni ed ecco un argomento su cui riflettere.
Sintetizzo, in base all'esperienza personale.
Se insegui il lavoro che ti piace e che ti appassiona può andarti bene e puoi diventare uno di quelli che ammiriamo perché, lui sì, fa quello che gli piace nella vita oppure può andarti male.
Perché per ognuno di coloro che realizzano questo desiderio ce ne sono almeno 5 che finiscono a fare il cassiere al supermercato.
Se rinunci ad inseguire questo sogno
- che poi oh! di sogni non si campa e anche se fai una cosa che ti piace devi sgobbare come un matto -
allora rischi di finire a fare il cassiere del supermercato subito!
senza la frustrazione del fallimento.
Bene..
..quindi?
Quindi la condizione necessaria alla sopravvivenza (che tu faccia un lavoro piuttosto che un altro) è che entrino soldi.
*Spoiler
E nessuno te li vuole dare!!
È questo il bello.
  • Non te li vuole dare il proprietario del supermercato perché lo Stato lo ammazza di tasse, e l'unico su cui si può rivalere economicamente sei tu, cassiere. E se ti paga il giusto ti fa lavorare il doppio, anche per il collega che non hai - perché non lo ha assunto.
  • Non ti vuole dare soldi la società che ti assume come freelance perché non te li vuole dare e basta. Ritieniti in grazia di Dio che armeggi una telecamera in mano anziché un badile per asfaltare le strade (d'estate) e goditi il Sogno Italiano di fare quel che ti piace (ma non ti piacerà più quando lo farai a quelle condizioni) e soprattutto preparati a mangiare insalata.
  • Non ti vuole dare soldi, ma manco per il c.. ontratto stipulato, il privato a cui hai fatto il lavoro, se ti sei messo in proprio, ma -nulla di personale - non li vuole dare nemmeno all'idraulico, se è per questo.
Anzi, sarà lo Stato - ci vorrebbe una esse più grande e più pesante, per rendere l'idea - che ti chiederà dei soldi, e sarà avvilente vedere andarsene così una buona parte dei profitti di un lavoro che ti fa fare i salti mortali e manco ti piace più.
Quello Stato che si è dimenticato di tutelare i diritti dei Lavoratori - ma sì, diamo la maiuscola anche a sti poveracci - quei diritti che parlano di lavoro dignitoso, di previdenza sociale, di retribuzione adeguata. E di un sacco di altre cose che il fattorino pakistano, che l'altro giorno non mi ha fatto la consegna perché e stato investito, non si preoccupa nemmeno di rivendicare.
Ora, la mia maggiore preoccupazione, se fossi in te, non è che lavoro fare, ma a quali condizioni farlo.
Per chiudere,
secondo me hai tre vie.
  • Fare il disoccupato. Che tu ci creda o no, è più dignitoso che farsi sottopagare o prendere pesci in faccia.
  • Fare un documentario. Il canto del cigno di una carriera appena cominciata.
    Lo fai sulle disastrose, deprecabili, inimmaginabili e totalmente passate sotto silenzio condizioni di lavoro in un Paese fatto di persone che hanno perso la dignità e sono capaci di rivendicare, al limite, i propri diritti promozionali insultando un operatore call center della propria compagnia telefonica di fiducia.
  • Segui i soldi.
    Fregatene di come, dove e perché e altre domande esistenziali. A te servono solo ed esclusivamente soldi. Perciò fatti venire delle idee prima di essere schiacciato come una noce dagli aguzzini di cui sopra e fai tanti soldi.
    Puliti!
In un Paese dove i desidèri della gente sono indotti dal mercato non dovrebbe essere tanto difficile, no?
Se ci pensi è questo che fanno le agenzie di marketing. Sviluppano nuovi desidèri per indurti a cercare di soddisfarli con i loro prodotti. Mica il contrario!

Non ho sintetizzato ..e non sono nemmeno stato confortante o d'aiuto. Semplicemente non avevo sonno.
Però,
.. fumi!? No, probabilmente no.
Costa!
Passa una mezza mattinata dal tabaccaio e osserva quanti caaa*volo di vecchi giocano al gratta e vinci.
E mica di quelli ricchi.
E se vincono dei soldi se li rispendono alla stessa maniera!!
..e mica solo i vecchii!!!
Adesso tu vuoi dirmi che in un mondo così inebetito non trovi la maniera di fare soldi? ..ma senza andà a fregà li vecchietti eh.
Però osservando la gente e studiando le loro abitudini e riflettendo sulle armi della seduzione del mercato.. prima o poi te viene l'idea giusta! te viene!
sei pure laureato, no!?
Dai, la smetto. Ma ripeti con me il mantra... soldi, ..soldi.. dove vanno? chi li spende?...
...chiedi al vecchio di darti dieci euro per un video, vedi se te li dà!

Mi sono imbattuto in questo video alla ricerca di […]

Non c'è davvero niente di meglio sul web […]

Nota: non conosco i requisiti del mio pc. quind[…]

Sicuramente ci sarà un metodo più ve[…]