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Moderatore: Moderatori

#705024
Mi scuso con gli amministratori del Forum per avere inserito informazioni in evidente violazione del copyright.
Ho provveduto a rimuovere tali informazioni per evitare ulteriori conseguenze.
Tengo a sottolineare la mia assoluta buona fede, dettata dall'unico scopo di risolvere le richieste di un utente. Assicuro che la prossima volta utilizzerò la posta privata del forum per evitare la pubblicazione di informazioni non autorizzate.

Ringrazio l'utente Ettore_Ferretti per la segnalazione, invitandolo tuttavia a fare altrettanto con la citazione del mio messaggio nella sua risposta, per non vanificare il mio sforzo di ripristinare questo intervento nei limiti della legalità.
Grazie.
#720373
Ciao Luigi, ho una domanda sulla sincronizzazione di musica royalty free. Se scarico dei brani da un sito che vende musica royalty free posso sincronizzarli su qualsiasi video da me realizzato o devo comunque ottenere una liberatoria dall'autore per ogni singola sincronizzazione?
per quanto riguarda il diritto di riproduzione, come si comporterebbe la siae in mancanza di liberatoria per musica royalty free?
#720376
Per quanto riguarda la prima domanda, la risposta è semplice e puoi averla leggendo la licenza.

Per ROYALTY FREE si intende una qualsiasi musica che non produce all'autore alcun introito economico in seguito alla diffusione del brano.
Rimangono esclusi, però, gli eventuali diritti di sincronizzazione, come già da te evidenziato.

In genere, il diritto di sincronizzazione si paga "a progetto", tanto che per rilasciarti la licenza (e calcolarne il relativo costo) l'autore vuole conoscere nel dettaglio di che tipo di produzione si tratta: titolo, tipologia (film, documentario, spot), diffusione (cinema, TV, web, DVD), budget di produzione. In base a questi parametri viene modulato il costo della licenza.
Non sono esclusi da questo ragionamento i brani rilasciati sotto licenza Creative Commons (royalty free per definizione) che abbiano la clausola Non-Commercial.

Quanto ad altre tipologie di licenze (ad esempio quelle CC-BY o CC-SA), la licenza di sincronizzazione potrebbe essere automatica seguendo le prescrizioni (ad esempio, citando l'autore della musica perm i brani sotto licenza CC-BY). Ma vale comunque sempre la pena di contattare l'autore per un'ulteriore conferma.

Quanto alla SIAE, la licenza di sincronizzazione può essere integrata dall'autore dalla liberatoria dove dichiara espressamente che il brano in questione non fa parte del repertorio tutelato dalla SIAE o da altre PRO (Performing Rights Organization)
#720392
Grazie mille per la pronta ed esauriente risposta. Mi rimane solo un piccolo dubbio. Ho acquistato delle musiche dal sito www.soundvisionlibrary.com. Sul link relativo alle licenze www.soundvisionlibrary.com/it/info/license.htm viene dichiarato che la licenza di sincronizzazione dei loro brani è valida per ogni tipo di progetto video. In questo caso, una volta acquistati dei brani potrei tranquillamente sincronizzarli a più di un video da me prodotto, sempre rispettando le ulteriori condizioni specificate nella licenza, come ad esempio non permettere il download della musica in caso di pubblicazione web del video.
#720395
Sì, hai capito perfettamente. In questo caso si parla di brani buy-out royalty free, cioè acquistati integralmente.
Come puoi verificare, infatti, i CD hanno un prezzo abbastanza elevato, ma ragionevole considerando che al suo interno potrebbero essere trovati molti brani da poter utilizzare ripetutamente.

Faccio comunque una considerazione, lasciando a te il compito di valutarla nel tuo caso.

Una production music, di solito, viene distribuita gratuitamente ed ha una vastità spesso disarmante. Ad esempio, da quando mi sono registrato alla Universal (già BMG Zomba), sono arrivato alla 15sima uscita. Ogni uscita contiene 2 DVD. Ogni DVD ha mediamente 25 CD audio integrali, divisi per generi musicali. Per esigenze di catalogazione avevo iniziato a trasferire il contenuto di ciascuna uscita su hard disk, ma ho dovuto desistere arrivato soltanto alla quarta uscita, perché avevo raggiunto i 15 mila brani musicali. È ragionevole pensare, quindi, che la libreria totale consti attualmente di circa 60 mila brani musicali.
Ovviamente io non ho pagato un centesimo per avere questi DVD. La Universal ha tutto l'interesse a farmi avere il materiale gratuitamente perché sa che poi pagherò ogni qualvolta utilizzerò i brani.

Ed ecco che arrivo alla mia considerazione.

Avere a disposizione una production music è come avere una linea in cui paghi solo quello che usi.
Avere una libreria buyouy royalty free, al contrario, è come avere una flat.
Generalmente potremmo tutti essere d'accordo sul fatto che la flat è decisamente più conveniente.

Ma qui parliamo di musica e bisogna considerare un altro fattore.
Se io acquisto una libreria buyout royalty free, cercherò di massimizzare il rendimento della mia spesa e dopo poco tempo mi troverò a utilizzare sempre gli stessi brani. Di conseguenza le mie produzioni finiranno per essere alquanto stereotipate, un po' come quei siti che usano lo stesso template.
Al contrario, avere una libreria vastissima dove ogni secondo di musica mi costa sempre la stessa cifra, mi può dare maggiore libertà nella scelta, perché non ci sarebbe alcuna ragione di preferire un brano piuttosto che un altro. Né ci sarebbe esigenza di acquistare nuovi brani quando sono stanco di quelli in mio possesso.

Sono stato prolisso come al solito ma mi auguro che possa essere utile per valutare meglio la questione.
#720418
Le tue considerazioni sono molto interessanti e vanno naturalmente valutate in base alle necessità del videomaker. A questo punto però sorge un'altra questione: la liberatoria del'autore per l'utilizzo della sua musica in un progetto video. Se io scarico gratuitamente della production music, per esempio dalla Universal, devo poi pagare i diritti di sincronizzazione oltre ad ottenere ogni volta una liberatoria dall'autore. Il dubbio sulla liberatoria riguarda più che altro l'acquisto di musica buyout royalty free. Acquistando questo tipo di musica insieme al diritto di sincronizzazione acquisto anche la liberatoria?
Grazie ancora per le esaurienti spiegazioni su questioni così complesse da richiedere analisi molto approfondite.
Ciao
#720424
Un piccola correzione sulla Production Music Library.
Quando dichiari di aver preso musica da una PML non devi fare altro che compilare l'apposito modulo alla SIAE e pagare il corrispettivo in base ai secondi di musica utilizzata. Non c'è da chiedere alcun'altra autorizzazione e infatti la finalità per cui sono nate le PML è proprio quella di semplificare un procedimento che altrimenti richierebbe molto più tempo.

Per quanto riguarda la buyout royalty free di cui parli, la licenza stessa dovrebbe essere una dichiarazione liberatoria dell'editore. In ogni caso, puoi sempre chiedere ulteriori informazioni via email. Mi pare che il sito in questione sia in italiano, se non vado errato.
#721490
Ciao a tutti, è la prima volta che scrivo sul forum! Spero di fare al meglio seondo la netiquette :-)
Luigi, compliementi per la preparazione e per la gentilezza con cui rispondi alle domande. Ho letto tutta la sera i tuoi post e non ho trovato risposta alla mia questione. Premetto che sono iscritto alla Siae come compositore e che lavoro come operatore video free lance. Dunque: se scrivo una musica appositamente per un video aziendale, la incido coi miei mezzi, non la deposito alla Siae, dichiaro per iscritto di aver composto la musica appositamente per il video senza averla depositata da nessuna parte, incasso la cifra pattuita ed emetto regolare fattura per la sonorizzazione del video, allora, ti chiedo, secondo te sono libero dalla Siae per quanto riguarda la musica in questione abbinata al video in questione? Spero di essere stato chiaro, adatto al forum e inerente nei modi e nella misura dell'esposizione :-) Grazie
Nico
#721491
Come produttore sei libero dalla SIAE, in quanto il brano da te composto non fa parte del repertorio tutelato dalla SIAE ed è questo ciò che dichiari nella liberatoria.

C'è solo un dubbio che non ho avuto ancora il tempo di chiarire, ma che farò quanto prima, rileggendomi nel dettaglio sia la legge sul Diritto d'Autore, sia il Regolamento SIAE.
Non mi è capitato raramente di trovare persone convinte che una volta iscritti alla SIAE si ha l'obbligo di depositare ogni propria composizione.
Chiaramente questa affermazione è contro ogni logica e buon senso, in quanto rappresenta una forte limitazione per un compositore che si troverebbe di fatto ad essere costretto a fare qualcosa anche contro la sua volontà.

Se questo è vero (ma ne dubito), l'unica limitazione alla tua casistica è il fatto che tu sei iscritto alla SIAE, ma non depositi il brano in questione.
Proverò a documentarmi sull'argomenti, anche consultando l'ufficio SIAE se necessario.
#721561
Ciao a tutti
Luigi, ti ringrazio per la solerzia con cui hai risposto al mio post. Spero che sia come dici tu, se ho capito bene, cioè che posso scrivere musiche senza depositarle alla Siae benchè io sia iscritto come compositore. Ho cinque musiche depositate, scritte fral'altro in circa 15 anni. Non sono stato iscritto per circa 10 anni e ora, da due anni a questa parte, mi sono re-iscritto, per capire adesso che forse non mi conviene depositare alcuni tipi di musiche. Ho ritrovato la mia vena creativa negli ultimi due anni, e mi piacerebbe continuare a scrivere musiche per me, quindi da depositare, e scrivere altre musiche per i video senza depositarle alla Siae. Grazie ancora, sono molto curioso di sapere cosa riesci a scoprire (probabilmente ne sai davvero più tu della Siae stessa :-)
Buona giornata
Nicola
#722143
Ciao Luigi
leggento lo statuto e il regolamento della Siae ho capito davvero poco, mi sembra materia da dottori in legge :book:
Inoltre ho trovato diversi siti che parlano di diritti d'autore e Creative Common. Ora, non so se Creative Common sia il caso mio.
Ho chiamato la Siae e il signore che mi ha risposto dice che se sono iscritto devo per forza depositare alla Siae. Però non mi ha detto se lo dice lo statuto o il regolamento nè mi ha detto dove trovare l'articolo.
Io però ho trovato questo link, mi sembra davvero interessante, magari per te può essere semplicemente illuminante. Io ne sono abbaggliato e non capisco bene. Il link è questo:

http://www.creareblog.org/2010/02/dirit ... -siae.html
Se riesci a darmi una dritta sarei davvero molto contento.
:book:
Nico
#722161
Grazie per la segnalazione, ma l'articolo conteneva solo informazioni generali e non meglio dettagliate sul dubbio in questione.

Tuttavia leggendo il REGOLAMENTO GENERALE della SIAE ho trovato tutti i riferimenti che confermano a livello normativo un concetto che è innanzitutto motivato dal buon senso.

Vediamo insieme di che si tratta.

Si sente spesso dire (e purtroppo anche gli impiegati SIAE creano spesso confusione sull'argomento) che a un compositore associato alla SIAE non è concentito comporre un brano senza depositarlo. In altre parole, secondo questa interpretazione un compositore iscritto alla SIAE non può che depositare OGNI propria creazione alla SIAE.
Innanzitutto, questa posizione è assolutamente in contrasto con il diritto costituzionalmente riconosciuto a ciascun autore di essere il SOLO proprietario dell'opera che crea e, in quanto tale, poterne disporre a suo più totale piacimento.

L'equivoco è probabilmente creato dall'Articolo 10 - Effetti del rapporto associativo che recita:
"Salvo quanto previsto per le singole sezioni, l'associazione comporta: a) il conferimento alla società del mandato esclusivo sia per l'esercizio dei diritti di cui all'articolo 5 che per l'amministrazione dei diritti a compenso in Italia e all'estero, limitatamente alla competenza della Sezione alla quale l'opera è assegnata; b) l'obbligo di dichiarare tempestivamente tutte le opere destinate alla pubblica utilizzazione sulle quali abbia o acquisti diritti"
L'esclusività a cui la prima parte del comma si riferisce, tuttavia, va a mio avviso intesa relativamente all'opera, non certo all'autore. Dunque, un autore associato che dia mandato alla SIAE per l'esercizio dei propri diritti su un'opera non può che farlo in modo esclusivo. Quell'opera, dunque, sarà tutelata esclusivamente dalla SIAE e non contemporaneamente da altri soggetti.
Quanto all'obbligo di dichiarare tempestivamente le opere, va ricordato che la prima caratteristica di un diritto è che il suo titolare può rinunciarvi. Quindi, se come autore posso vantare un diritto sulla mia opera, è mia facoltà anche rinunciare ad esso. Per cui la seconda parte del comma andrebbe letta come l'obbligo di dichiarare tempestivamente tutte le opere sulle quali si vuole che la SIAE eserciti il nostro diritto di autori.

Questa interpretazione sembrerebbe confermata anche dal successivo Articolo 36 - Dichiarazione dell'opera.
L'associato deve presentare alla società, per ogni opera di cui le affida la protezione, la relativa dichiarazione, redatta in conformità alle prescrizioni di cui al successivo articolo 41
La precisazione incidentale "per ogni opera di cui le affida la protezione", porta evidentemente a concludere che, dunque, l'autore ha una effettiva facoltà di scelta su quali opere affidare alla tutela da parte della SIAE e quali no, questo in piena conferma di quanto già osservato in merito alla libertà che un avente diritto ha di tutelarlo o meno.

Il successivo comma 2, poi, pone in discussione anche un'ulteriore casistica utile a esaminare questa presunta esclusività di rapporti tra la SIAE e i suoi associati.
La mancata accettazione in tutela dell'opera [...] deve essere formalmente comunicata all'interessato a cura del Direttore Generale o del dirigente da questi delegato.
Quindi la SIAE si riserva la possibilita di non accettare un'opera in tutela. Se si presumesse un rapporto esclusivo tra autore associato e SIAE, l'opera non accettata in tutela non potrebbe essere altrimenti utilizzata: se si suppone infatti che un autore sia obbligato a tutelare le proprie opere esclusivamente tramite la SIAE, un'opera non accettata finirebbe per non rappresentare alcuna possibilità di utilizzo da parte dell'autore proprio in virtù di questo presunto vincolo di esclusività. Tutto ciò in pieno contrasto con il diritto riconosciuto all'autore di poter disporre della sua opera a proprio completo piacimento.

Sarebbe utile sapere quale sia la posizione ufficiale della SIAE a riguardo, al di là della risposta perentoria che un impiegato non sempre troppo al corrente del dettaglio giuridico fornisce alle domande di un autore. Proverò a sottoporre il caso alla Direzione Generale e vi terrò informati.
#722200
Grazie Luigi,
grazie, sei davvero una presenza illuminata in rete! Caspita, dovresti entrare a far parte della Siae, probabilmente saresti eletto presidente e probabilmente riusciresti a portare un po' di Luce all'intera creatività artistica Italiana, con tutto ciò che ne conseguirebbe (inizio di un'epoca di pace mondiale, sviluppo delle coscienze, guarigione completa per tutti, innovazioni tecnologiche sbalorditive ecc :-)
Scherzi a parte, che ciò che scrivi sul forum è già di una levatura tale da diventare un riferimento sulle norme e delle leggi in materia di diritto d'autore. Spero di essere nel lecito, credo che la bellezza sia uno dei pilastri della salvezza del Mondo, e se l'Arte avesse la giusta ispirazione e il giusto terreno da coltivare, credo davvero le cose nel mondo andrebbero meglio. La Siae dovrebbe essere un'associazione di semplificazione per l'Arte. Torno al tema. Se come dici posso non registrare una musica alla Siae, allora adesso voglio capire la differenza fra licenziare una musica come Royalty Free o come Creative Common. Mi sto documentando.
A presto!
Grazie ancora
Gian Nicola
#722207
Ti ringrazio per le belle parole. Trovo tuttavia di non fare nulla di speciale se non condividere ciò che so per esperienza, per curiosità o per precisa ricerca.

Quanto all'idea di poter dare il mio contributo nell'mabito del diritto d'autore, credo di starlo già facendo rispondendo alle numerose domande che vengono poste su questo forum sull'argomento. D'altra parte la mia collocazione attuale non mi consentirebbe di fare molto di più. :wink:
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