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Moderatore: Moderatori

#885082
Invece ora volevo approfondire la parte di prduction music non per matrimoni.

La prima cosa che non riesco a capire è la tabella dei diritti di riproduzione fonovideografica nel tariffario della PD.

1) Che diffrenza c'è tra audiovisivo e multimediale?
2) In tutti e tre i casi non capisco qunato si paga e in base a cosa :wacko:

Infatti nel tuo foglio excel che hai realizzato (molto utile!) non mi tornano i 42,80€ di diritti di riproduzione fonovideografica :cran:

Grazie mille come per ogni volta!
#885221
Il problema del numero di bollini è un falso problema.
L'importante è sapere che se ne ordini 15 o più, ogni bollino ti costa circa 13 euro, che è la cifra che caricherai ai tuoi committenti per ciascun DVD che ti volessero ordinare.
Se te ne sono rimasti in cassa 2 e gli sposi ti ordinano 3 copie, tu ne richiederai altri 15 alla SIAE, di cui uno lo aggiungerai a quelli che già hai per arrivare ai tre necessari, mentre gli altri 14 ti resteranno in cassa in attesa dei prossimi lavori.
Se il tuo flusso di lavoro è sufficientemente stabile, non dovrebbe essere un problema smaltire in poco tempo i bollini in eccesso. :wink:
#885358
Ciao Leggemini e in'amzi tutto grazie per la tua competenza e aiuti nel campo siae!

Volevo chiederti per chi non ha PI ma fa ricevute ai privati e Ritenuta d'acconto per prestazione occasionale è possibile richiedere la licenza delle musiche siae per matrimoni con i relativi cd?
Nel caso si voglia declinare al cliente privato l'onere della siae può un privato richiedere una licenza per il proprio video matrimoniale?
Grazie in anticipo per il tuo prezioso aiuto. :festa:
#885416
Nel caso sia chiamato a riprendere un matrimonio, senza poi fare un montaggio dove aggiugo musica, e però
durante la messa ti filmo gli sposi e l'organista suona un brano di musica classica, ma poi il coro canta una canzone di Chieffo o di un altro autore iscritto alla SIAE, durante il pranzo riprendo gli sposi che danzano e con loro la musica di Casadei o il brano famoso cantato dall'orchestra.
In questo caso cosa sono tenuto a fare per essere in regola col DVD che consegnerò agli sposi.
grazie per il vostro aiuto
#885442
per chi non ha PI ma fa ricevute ai privati e Ritenuta d'acconto per prestazione occasionale è possibile richiedere la licenza delle musiche siae per matrimoni con i relativi cd?
Vado a buon senso e quindi ti invito a chiamare in SIAE per ulteriori conferme.
Nello campo "denominazione" dovresti scrivere il tuo nome, nel campo "P.IVA/CF" scrivi il tuo codice fiscale e dovresti essere in regola.

Nel caso si voglia declinare al cliente privato l'onere della siae può un privato richiedere una licenza per il proprio video matrimoniale?
Sarebbe troppo oneroso, dal punto di vista economico. Il costo minimo della licenza per video matrimoniali equivale al prezzo di 15 bollini. Dubito che gli sposi sarebbero disposti a pagare 200 euro in più rispetto al tuo compenso solo per avere 15 bollini di cui probabilmente non si farebbero nulla.

In questo caso cosa sono tenuto a fare per essere in regola col DVD che consegnerò agli sposi.
In questo caso non c'è una vera e propria sincronizzazione, perché il fatto di riprendere in un video un evento dove si esegue musica non genera di per se stesso il dovere di richiedere un diritto di sincronizzazione.
Tuttavia, quando il tuo lavoro viene fissato su un supporto di qualsiasi natura, dovrebbero essere corrisposti dei diritti di riproduzione meccanica, almeno nel caso in cui si proceda al rilascio di un certo numero di copie dietro un corrispettivo per copia.
La miglior soluzione, in questo caso, è che tu predisponga un contratto con gli sposi dove chiarisci che il tuo compenso riguarda solo il servizio di ripresa e che il material fornito deve essere considerato una copia master del lavoro completato, che sarà poi a cura degli sposi stampare in un certo numero di copie.

Chiaramente nel momento in cui di questa ipotetica copia master fai un "confezionamento commerciale" (label del disco stampata a colori, case con copertina oppure addirittura cofanetto regalo)... be'... in questo caso sarebbe un po' più difficile far passare la cosa come copia master.
#885484
Ma non è legata al singolo matrimonio. Infatti nel modulo non vengono riportati i titoli dei brani utilizzati.


Si si ok, ma se ho capito bene i bollini vengono dati solo trammite modulo compilato no? Che siano 15 o di più...

Inveve riguardo al post che ho scritto in precenza?

Invece ora volevo approfondire la parte di prduction music non per matrimoni.

La prima cosa che non riesco a capire è la tabella dei diritti di riproduzione fonovideografica nel tariffario della PD.

1) Che diffrenza c'è tra audiovisivo e multimediale?
2) In tutti e tre i casi non capisco qunato si paga e in base a cosa :wacko:

Infatti nel tuo foglio excel che hai realizzato (molto utile!) non mi tornano i 42,80€ di diritti di riproduzione fonovideografica :cran:
#885487
1) Che diffrenza c'è tra audiovisivo e multimediale?
Per audiovisivo si intende un filmato, solitamente stampato in DVD, in cui la musica viene sincronizzata alle immagini.
Per multimediale, si intende un prodotto che non necessariamente ha una sua evoluzione lineare, come ad esempio un catalogo di prodotti stampato su CD-Rom o DVD-Rom dove la musica accompagna la navigazione del catalogo stesso.

Il costo di riproduzione videografica si paga in percentuale sul costo di vendita, con un minimo di € 0,1704. Quindi se la percentuale stabilita del prezzo di vendita è inferiore a € 0,1704, si paga € 0,1704, se è superiore si paga in percentuale.

Basta fare alcuni esempi con il foglio di calcolo e le cose si chiarificano in un baleno. :wink:
#885576
Come ti dicevo in precedenza, purtroppo questa è la parte dove fatico ad avere chiare le idee...

Per audiovisivo si intende un filmato, solitamente stampato in DVD, in cui la musica viene sincronizzata alle immagini.

Quindi un montaggio video vero e proprio con musica (per esempio un documentario) stampato su DVD insieme ad un menù iniziale dove si scelgono i capitoli?

Per multimediale, si intende un prodotto che non necessariamente ha una sua evoluzione lineare, come ad esempio un catalogo di prodotti stampato su CD-Rom o DVD-Rom dove la musica accompagna la navigazione del catalogo stesso.

Qua ho capito poco :wacko: dove non c'è un montaggio intendi?

Il costo di riproduzione videografica si paga in percentuale sul costo di vendita, con un minimo di € 0,1704. Quindi se la percentuale stabilita del prezzo di vendita è inferiore a € 0,1704, si paga € 0,1704, se è superiore si paga in percentuale.

Basta fare alcuni esempi con il foglio di calcolo e le cose si chiarificano in un baleno. :wink:

E qua ancora meno :sorriso: Anche perchè ci sono tre situazioni diverse, e di % si parla sono nella prima tabella (audiovisivo per privati). Non riesco proprio a capire quella cavolo di tabella della SIAE (chi l'ha realizzata lo vorrei proprio conoscere...).
#888123
Oltre alle musiche Creative Commons esistono anche i siti americani di musica royalty free che alla voce 'Non-PRO' (PRO sta per Performing Rights Organization, Associazione per la Tutela dei Diritti di Riproduzione) raggruppano tutte le musiche scritte da autori che non risultano iscritti né alla Siae né ad analoghe associazioni straniere. In questo caso il pagamento dei diritti di riproduzione alla Siae non si dovrebbe applicare, perché quelle musiche a differenza delle Production Tracks dei loro "siti amici" non fanno parte del loro repertorio. Bastano il consenso dell'autore (gratuito o dietro pagamento di una lieve somma una tantum) e l'acquisto dei bollini
#888130
Il caso della musica Royalty Free è ben specificato nella guida.
Va precisato che se una musica è registrata presso una qualsiasi PRO straniera, risulta protetta anche dalla SIAE e, viceversa, se è registrata alla SIAE è protetta anche dalle PRO straniere. Tutto questo per i rapporti di reciprocità tra le PRO in tutti i paesi in cui esiste una legislazione in materia di diritto d'autore.

Sul fatto che il compenso sia "una tantum" bisognerebbe chiarire caso per caso: generalmente la richiesta di compenso, specie per scopi commerciali, è legata alla singola produzione, a meno che diversamente indicato. Ad esempio, collezioni di musica ed effetti come quelle prodotte da Video Copilot, sono concepite come "una tantum" in quanto si acquistano una volta e si possono utilizzare senza ulteriori limitazioni.
In conclusione, Royalty Free non significa necessariamente acquistabile una tantum.
#888133
Infatti io parlavo di pagamenti e non utilizzo una tantum. Il principio è quello di una qualsiasi licenza software: pagando una volta si acquisiscono diritti di utilizzo a tempo indeterminato...
#888143
Infatti io parlavo proprio di "pagamenti una tantum". :wink:

Royalty Free non significa necessariamente che l'acquisto della licenza ti consenta di utilizzare la musica a tempo indeterminato.
Royalty Free significa soltanto che la musica non è registrata ad alcuna PRO e quindi non c'è da parte di alcuna PRO una raccolta di proventi derivanti dal diritto di riproduzione meccanica e di pubblica esecuzione.
Rimane però il diritto di sincronizzazione, per cui l'autore può richiedere un pagamento per CIASCUN utilizzo. Cioè se si vuole riutilizzare la stessa musica su un altro documentario, corto, spot o quant'altro, si deve richiedere un'altra licenza.

Il fatto che esistano librerie che paghi una volta e utilizzi per sempre non significa tout-court che la musica Royalty Free venga sempre gestita in questo modo.

Trovi alcuni chiarimenti a riguardo nella mia GUIDA AL DIRITTO D'AUTORE, pubblicata su questo forum.
#888159
Non è proprio così.... una musica royalty free può anche essere composta da un autore iscritto ad una PRO. In questo caso l'autore non ha diritto a pretendere royalty per ogni volta che utilizzi la musica ma la PRO sì. Oppure può essere royalty free e non-PRO: in questo caso non paghi ogni volta i diritti di sincronizzazione né alla PRO né all'autore. Su ShockwaveSound.com per esempio esistono appunto queste due categorie. Ovviamente ogni sito ha una propria licenza, ma in generale credo che l'obbligo di corrispondere all'autore i diritti di sincronizzazione per ogni volta che utilizzi la musica sia contrario allo stesso concetto di royalty free: un diritto di sincronizzazione corrisposto per ogni singolo utilizzo della musica sarebbe appunto una royalty, e come tale rientrerebbe a tutti gli effetti nell'ambito del copyright tradizionale. Se così fosse il sito stesso ti procurerebbe i recapiti dell'autore per poterlo pagare ogni volta.
Ultima modifica di hvideo il lun, 12 dic 2011 - 19:57, modificato 1 volta in totale.

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