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#699689
Il risultato fu ore di registrazione e... lo spegnimento totale della camera proprio NEL MOMENTO FATIDICO DEL SI!!!!!!:cesso: :censured: :kill: :bye: :cran: :lol:


Erano altri tempi! :D

Oggi le telecamere sono dotate di batterie la cui capacità tenderà sempre a scendere con gli anni e l'esigenza di collegarle al PC per il trasferimento dei video ha indotto i produttori a scrivere sul libretto delle istruzioni la seguente frase: "Durante il trasferimento usare il caricabatteria da collegare alla 220".
Questo è dovuto al fatto che la corrente richiesta per l'operazione non solo potrebbe scaricare rapidamente la batteria ma anche, per un alto assorbimento, usurare la batteria stessa riducendone la vita media.

L'obiettivo primario è quindi la tutela della batteria, nel caso da me proposto la batteria carica dovrà essere inserita senza preoccupazione nel suo vano, quando inseriremo lo spinotto collegato alla fonte esterna la camera funzionerà tramite l'alimentazione esterna, la batteria interna non si scaricherà.

Nel caso di intenso uso e quindi con l'esaurimento della batteria esterna, automaticamente entrerà in funzione quella nella telecamera mostrando il livello pieno delle tacche, a questo punto potremo staccare in connettore esterno e magari posare da qualche parte la batteria esterna.
#699872
Ambè! lasciando collegata la batteria originale allora ok, sulla Pana per inserire l'accessorio dovevi per forza togliera la batteria :dimen:

In effetti quando ho comprato la Canon HF10 l'alimentazione esterna è indipendente dalla batteria, e la cosa che mi ha dato non poco fastidio è proprio per lo scaricamente sul pc è obbligatorio l'alimentazione dalla rete anche a batteria stracolma. :evil:

In ogni caso ora con la Canon 5D MK II visto la buona autonomia penso che al massimo comprerò una seconda batteria, al limite il battery grip...

Bye bye :festa:
#780775
tanto per rimanere in argomento, vi segnalo questo link:

http://www.arronet.it/download.html

nella sezione "Alimentatore DC-DC per Canon 20D basato su LM317" troverete il progetto per costruire un circuito adatto all'alimentazione di tutti i dispositivi alimentati con batterie al litio.

non fa uso di potenziometri per regolare la tensione, ma di due resistenze in parallelo opportunamente dimensionate; una soluzione vantaggiosa in questo tipo di utilizzi.


un saluto a tutti
#782011
[Autonomia di ripresa illimitata] Ecco come procedere.

Chi fa videoriprese impegnative si rende conto di quanto sia frustrante possedere un mezzo con autonomia limitata.
L'uso di una serie di batterie potrebbe rendere l'operazione scomoda ed antieconomica.

Una soluzione potrebbe essere quella di dotarsi di una batteria da cintura da 12 volt di elevata capacità in funzione delle vostre esigenze.
5 Ampereora potrebbero soddisfare una buona fetta di utenti, valutate rapporto prestazioni e peso!

Una videocamera coma la mia samsung prevede una batteria da 7.4 volt 850mA avrei quindi quasi 6 ore di autonomia (5 : 0,85 = 5,88 h per la
precisione 5h e 53')

Ecco qui di seguito il circuito riduttore, in funzione dell'assorbimento della vostra videocamera potrebbe essere necessario inserire un'aletta di raffreddamento sul IC1. Ricordo che IC1 non sopporta correnti oltre 1A. (Lo schema riporta 1,5 A ma è un errore di battitura)

Immagine

La prima cosa da fare è valutare se la vostra videocamera lavora con lo spinotto dell'alimentatore da rete, provate mantenendo la batteria dentro e senza batteria. Io consiglio sempre di lasciare la batteria inserita possibilmente carica!

Superata questa fase non ci resta che reperire un connettore simile a quello del caricatore da rete. Operazione spesso impossibile per cui non ci resta che rendere modulare il caricatore originale.

Compriamo un ottimo jack, meglio un connettore volante, 1 maschio e 2 femmine.

Controlliamo con un tester in modalità lettura tensione dove si trova il positivo, non è detto che sia sempre il centrale.... marchiamocelo su un foglio!

Tagliamo ora il cavo dell'alimentatore a 10 cm dal modulo del trasformatore, al filo del trasformatore collegheremo il connettore femmina.

All'altro capo di filo tagliato, che vede da un lato lo spinotto da connettere alla videocamera, andrà collegato il connettore maschio. Fate modo di rispettare la polarità!

Connettiamo maschio con femmina, colleghiamolo alla presa 220 e ricontrolliamo la tensione di uscita! (Il mio prevede un'uscita di 8,4 volt 0,9A) Verificate che esca la tensione con la corretta polarità, se è ribaltata invertite i fili.

Bene.... ora abbiamo un caricabatteria modulare da rete!

Prendiamo una batteria da 12 volt e colleghiamola all'ingresso del riduttore di tensione che vede l'uso di uno stabilizzatore di tensione fisso da 8,6 volt. Sull'uscita andrà collegato correttamente il secondo connettore femmina. (Lo stabilizzatore è da 8 volt ma grazie ad diodo D2 ottengo un'uscita stabilizzata di 8,6 volt)

Terminato il progetto staccate il maschio dal modulo trasformatore e collegatelo a questo modulo riduttore tramite la femmina.
Verificate che esca la tensione con la corretta polarità, se è ribaltata invertite i fili della femmina del modulo riduttore!

Esistono in commercio batterie con tensioni diverse... se travate qualche modello da 9 volt potete evitare di realizzare il riduttore ricordandovi sempre di inserire in serie il fusibile autoripristinante ed un numero di diodi tale da portare la tensione in uscita ad un valore accettabile. I diodi producono una caduta di tensione di circa 0,7 volt.

Particolare attenzione va prestata al concetto sicurezza!
Questo è un riduttore semplice ed affidabile nonostante ciò è sempre bene pensare al peggio e quindi domandarsi cosa potrebbe succedere in caso di guasto dell'integrato stabilizzatore IC1.
Abbiamo due casi
1) la tensione scende a zero volt, in questo caso siamo fortunati
2) la tensione di ingresso 12 volt ce la ritroviamo in uscita con il rischio di alimentare la videocamera con 12 volt. Non è detto che questo porti alla distruzione della videocamera in quanto esiste un ulteriore stabilizzatore all'interno... ma potrebbe non esserci.
Per questo motivo approcciate il progetto con serietà consapevoli dei potenziali rischi, anche un progetto più complesso con varie protezioni potrebbe non essere sufficiente a garantire sicurezza.
Per questo motivo è bene puntare alla ricerca di una batteria con una tensione il più possibile vicina a quella della presa del caricabatteria aggiungendo in serie fusibile ed enne diodi come già spiegato!


Visto, lo schema col classicissimo stabilizzatore 7808, la tensione di uscita mi sembra un po' alta. Io avrei preso un 7809 senza diodo sul terminale di zener, seguito da due diodi 1n4700 che provocano una caduta di 0,7 X2 = 1.4 volt, ovvero 9 - 1,4 = 7,6 - se la camera dovesse segnalare batteria mezza carica si può togliere un diodo, serve assolutamente un'aletta di raffreddamemento da 3-4 C°w con pasta dissipatrice, okio perche l'aletta è connesa elettricamente all'integrato e non va messa in contatto con parti sotto tensione del circuito. Toglierei il condensatore elettrolitico in uscita e all'ingresso metterei uno da 47 microfard per evitare scintillamenti al momento del collegamento col camcorder, quelli poliestere sono indispensabili per evitare autoscillazioni. :alien:

ciaux
#782063
Visto, lo schema col classicissimo stabilizzatore 7808, la tensione di uscita mi sembra un po' alta.


La tensione è calibrata per fornire la stessa uscita dell'alimentatore ovvero 8,4 volt quindi nessun problema di tensione troppo alta. Questa tensione permette inoltre la carica della batteria ed il relativo stop. La tensione della batteria a fine carica è 8,4 volt.
Chi possiede altre camere può seguire la stessa strategia ovvero prendere come riferimento la tensione del caricabatteria e non quella riporta sulla batteria.
Il valore dei condensatori elettrolitici non li modificherei in quanto diventano di aiuto in occasione di richiesta di picchi di corrente vedi per esempio l'uso della levetta per lo zoom.
#782221
Visto, lo schema col classicissimo stabilizzatore 7808, la tensione di uscita mi sembra un po' alta.


La tensione è calibrata per fornire la stessa uscita dell'alimentatore ovvero 8,4 volt quindi nessun problema di tensione troppo alta. Questa tensione permette inoltre la carica della batteria ed il relativo stop. La tensione della batteria a fine carica è 8,4 volt.
Chi possiede altre camere può seguire la stessa strategia ovvero prendere come riferimento la tensione del caricabatteria e non quella riporta sulla batteria.
Il valore dei condensatori elettrolitici non li modificherei in quanto diventano di aiuto in occasione di richiesta di picchi di corrente vedi per esempio l'uso della levetta per lo zoom.


Si certo se si vuole ricare la batteria, io considero di far funzionare la camera senza batteria, applicando l'alimentazione tramite una batteria modificata ( svuotata ) sui contatti della medesima, e un cavetto che esce e va alla batteria al piombo.

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Riduttore per telecamera di Ragalli Domenico

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