Perchè credo che valga comunque riprendere sempre alla massima qualità: a "distruggere" l'immagine penso si possa fare tranquillamente dopo...come per esempio downscalare, come tu suggerisci.
Ciao Nicola, mi era sfuggito che ti stavi riferendo più propriamente ai trattamenti in post.
Premesso che, nei tentativi che ti ho elencato per equiparare le macchine attraverso il loro menù, resta comunque indispensabile eseguire gli opportuni test, anche parlando di post produzione, le differenze strutturali fra le due camere non potranno di certo svanire.
Ti dico che anche accoppiando due camcorder sotto moltissimi aspetti simili, come la Hpx500 e la Hpx171, personalmente non sono mai riuscito, né in "pre" né in "post", a rendere le rispettive riprese perfettamente equiparabili.
Il tipo di "trama" resta molto diverso e le cromie partono da precise impostazioni di fabbrica che privilegiano su ogni camera certe tinte a scapito di altre, la cosiddetta "pasta" (termine generico che odio con tutto me stesso) si presenta in maniera che risulta impossibile non distinguere un camcorder dall'altro.
Ad un'accurata analisi, certamente.
A meno di non costruire un montato in modo che le riprese eseguite dalle due camere
non conducano immediatamente ad un confronto, parlo di ambienti diversi, piani diversi, luci diverse, e se ci pensiamo bene un prodotto di fiction può tranquillamente essere realizzato in questo modo...
Pensiamo anche che, in casi di emergenza, nessun cineasta si è mai dannato l'anima qualora abbia dovuto inserire spezzoni di repertorio o contributi speciali girati in 16mm (o in formato elettronico/televisivo) in mezzo a materiale ripreso in 35mm.
Non è che a causa delle evidenti differenze di resa e granularità di questo tipo di situazioni si provveda a calare la qualità che in origine era più elevata, non è che a causa di saltuari spezzoni in 16mm tutto il restante materiale in 35mm venga ristampato sul formato ridotto...
Semmai è il formato ridotto ad essere gonfiato per forza di cose allo standard qualitativo di distribuzione.
Nel nostro ragionamento dobbiamo pur considerare che peso avranno i diversi livelli qualitativi all'interno del prodotto che ci apprestiamo a montare.
Quanto FullHD e quanto 1440x1080 impiegheremo?
In che tipo di frangenti?
Sequenze con molta azione?
Scene statiche?
Panorami?
Campi lunghissimi?
Primissimi piani di attori?
Dettagli di oggetti piccoli o totali di interni con scenografie ricche di elementi e colori?
Nessun tipo di lavoro è mai uguale ad un altro.
Se in post serve di alzare o abbassare lo sharpness si agisce sul rispettivo filtro (o anche su Detail e su Gaussian Blur), Se si desidera un diverso contrasto si può lavorare di controllo relativo o di curve gamma, se occorre dare più corpo ai colori si interviene sulla saturazione, per scaldare o raffreddare le tinte si procede di Correzione Cromatica a 3 vie, per diminuire il noise o si va di appositi plugin oppure si tenta attraverso la fusione ponderata fra almeno due livelli della stessa clip, uno dei quali sarà stato preventivamente filtrato con un certo quantitativo di Gaussian Blur.
In post si può fare praticamente di tutto ma l'eventuale conversione verso una risoluzione più bassa implica determinate problematiche non facili da risolvere se non con appositi tool, vedi l'aliasing da downscaling.
Alcuni plugin per VirtualDub sono molto usati perché molto più efficaci e controllabili rispetto al downscaling grezzo che può sempre fare un qualsiasi sw di editing.
@ Paolo, rispetto all'uso broadcast delle palmari...
Nessuno può pretendere la luna da macchine da 1/3", ma il più delle volte non è un problema di qualità delle camere suddette (che resta indiscutibile, anche se parliamo di max 1440x1080)...
Dobbiamo tenere in considerazione il fatto che si sta affermando sempre di più il genere di immagine artificiosa tipica dei sistemi di codifica digitale più spinti (H.264 delle videoreflex in testa), coadiuvato dall'ormai esclusivo sistema di ricezione televisiva digitale (con la strozzatura finale in un mpeg-2 allucinante).
La gente sugli schifosi LCD di casa non ama vedere quelle imperfezioni dell'immagine proprie dell'alta compressione e pretende che appaia tutto perfettamente liscio, come dopo un intervento a Casablanca (ahia)!
Quindi, giù con filtrature adattive prima della compressione finale per limitare all'osso il mosquito noise, la grana e gli squadrettamenti, sennò con che coraggio i broadcaster persisterebbero nel mettere in onda contributi a loro giunti solo in versione proxy con spudoratissimi sganci e collassi di bitrate, oppure stralci di YouTube e/o interi format girati esclusivamente in night mode (infrarossi)?
Anche il cinema ha fatto e fa la sua parte, non bastano più i ceroni e le tossine botuliniche a mascherare i segni dell'età (segni di attività biologica presente, sarebbe meglio definirli), oggi gli attori in crisi con lo specchio pretendono per contratto di apparire come ai loro tempi d'oro (10-20 anni prima) ma non con i "sistemi tradizionali", bensì con precisi e spesso pacchiani interventi digitali su volto/corpo.
Non bastava più che le foto su rotocalchi/calendari mostrassero politici, attori, modelli e modelle anche giovanissimi ridotti alla stregua di pezzi di plastica rosa luccicante senza un filo di espressività e profondità UMANE, donnacce con occhioni vitrei stile manga giapponesi, con décolleté da film hard di serie zeta e nasi che letteralmente spariscono (non si sa bene se dopo una ripassata in photoshop o a causa dell'abituale transito di coca).
Anche il video sta seguendo il trend del digital-gelido a tutti i costi.
Dunque, vita dura per tutto ciò che è concreto, organico, autentico, arcanico...
...O idraulico.