[legpro1]

Se hai problemi di schede direi DVCPRO 50 con HPX171 altrimenti tranquillamente in DVCPROHD
con la Z7 vai di HDV lo spazio richiesto è uguale e puoi sempre downscalare a posteriori


N.B. non era una domanda da topic ufficiale.........................

[Nero_Wolfe]

quante risorse avranno speso in casa panasonic per progettare un tappo impossibile da tenere in tasca?

[legpro1]

Tappo impossibile, hai ragione, io l'ho tolto e messo in borsa in modo perenne......

[Nero_Wolfe]

Probabilmente per un service mi troverò a dover affiancare la 171 con una sony nx5 o con una canon xf300 (a seconda dell'operatore che ci sarà) c'è un modo per farle sembrare uguali o è pura follia?

[legpro1]

Forse somiglia + alla colorimetria Canon anche se in definizione la XF sorpassa tutte alla grande!
Con la NX5 mission impossible per quello che ho visto in giro dal vero, non sul web...

[Nero_Wolfe]

ok grazie legpro, il discorso definizione non mi preoccupa perchè si tratta di un lavoro in sd

[Nero_Wolfe]

visto che ci sono aprofitto per fare un'altra domanda [CUT]: ho usato per dei precedenti lavori delle canon xha1 col gain a -3db, nel caso dovessi accoppiarci la 171 il rumore di quest'ultima sarebbe di molto superiore?

[legpro1]

La 171 non va sotto 0 db , io non noto rumore ma semmai diffrazione se chiudi oltre f8, meglio stare a f5,6
la 171 l'ho usata di recente in piena notte a + 9db senza grossi problemi, poi dipende sempre anche da come è illuminato lo sfondo
le Canon XH-A1 non mi sono mai piaciute proprio perchè oltre i 6 db sono inguardabili

tornando alle due assieme direi che con guadagno a 0 o -3 non dovresti avere sorta di problemi,
occhio al corretto uso dei filtri ND sulla 171, quando te li chiede daglieli senza remore,

un'altra cosa: tarati il viewfinder e LCD collegandola ad un monitor, io il mio per avere una certa somiglianza con la luce reale l'ho dovuto abbassare di due tacche, infatti i primi due lavori li ho capellati perchè mi son fidato della taratura iniziale.

[Nero_Wolfe]

di solito i servizi che faccio per tv locali ecc bastano e avanzano in dv quindi non ho ancora "spinto" la cam, quindi l'altro giorno sono uscito a fare un po di riprese "primaverili" tanto per giocherellarci un pochino.
Premetto che ho un monitor di m3rda, mi è sembrato comunque che usando gli scene file dai colori più saturi tipo spark o cinelike v si perdano parecchie sfumature in certi soggetti dai colori già saturi di natura, nello specifico ho ripreso alcune ciliegie mature le quali mi sembrano venute meglio col scene file neutro.
Potrei postare le riprese, ma non so se potrebbero essere utili o ingombranti dopo 130 pagine in cui si è detto tutto.
Altra cosa: ho eliminato il coring da tutti gli scene file, dopo che in un altro topic ho letto che si tratta di un processo abbastanza distruttivo, confermate questa scelta?

[aranciaidraulica]

mi è sembrato comunque che usando gli scene file dai colori più saturi tipo spark o cinelike v si perdano parecchie sfumature in certi soggetti dai colori già saturi di natura, nello specifico ho ripreso alcune ciliegie mature le quali mi sembrano venute meglio col scene file neutro.

Sì, è normale, quando i colori sono molto accesi è difficile riuscire a catturare certe sfumature pur visibili ad occhio nudo.

Persino certe frequenze risultano "incomprensibili" o comunque difficilmente interpretabili all'imager di molti camcorder, ad esempio le superfici bianche colpite da luce di Wood, che spesso appaiono blu e non viola (il bilanciamento del bianco del camcorder incide poco o niente).



Oppure i colori dei capi di abbigliamento antinfortunistico il cui effetto acceca-sensori è ben rappresentato dalla carenza di tinte intermedie ravvisabile in queste foto pescate nel web:



Meglio agire in post se si desidera più saturazione e si ha tempo da dedicarci, a tale scopo un settaggio neutro è dunque consigliabile, in ripresa.

Altra cosa: ho eliminato il coring da tutti gli scene file, dopo che in un altro topic ho letto che si tratta di un processo abbastanza distruttivo, confermate questa scelta?

Per mia esperienza, questo è verissimo sull'AG-Hpx500 spallabile, dove l'intervento del DETAIL CORING può rendere certe immagini addirittura inutilizzabili.
In questo vecchio topic ho postato alcune prove.
Ma il trattamento dell'immagine nella 500 differisce moltissimo da quello delle sorelline con sensori da 1/3", queste ultime hanno noise molto più elevato all'origine, per cui, senza un tocco di CORING a piallare qualche asperità, sfornerebbero riprese troppo rumorose.

Io sulla 171 tengo il DETAIL CORING a +2, di più non lo alzo mai.
Si tenga sempre presente però che il DETAIL CORING a 0 vuol dire che è attivato a mezza scala, idem per il DETAIL LEVEL, in funzione del quale agisce lo stesso CORING.

Potrei postare le riprese, ma non so se potrebbero essere utili o ingombranti dopo 130 pagine in cui si è detto tutto.

Puoi sempre aprire un topic apposito nella sezione Telecamere - Generale.

[Nero_Wolfe]

un'altra situazione nella quale i ccd sbarellano per esempio è quando c'è un soggetto illuminato solo da una gelatina blu o rossa, anche i cmos soffrono di questi problemi?
Comunque avevo settato il coring a -7 domani voglio vedere le immagini su un plasma 40" di una mia amica, io a casa ho solo un tv 14 pollici di 15 anni fa non è proprio il massimo per vedere delle riprese hd!

[aranciaidraulica]

un'altra situazione nella quale i ccd sbarellano per esempio è quando c'è un soggetto illuminato solo da una gelatina blu o rossa, anche i cmos soffrono di questi problemi?

Non è l'impiego di CCD o CMOS a causare differenze nella resa dei colori perché questi dispositivi, per loro natura, non discriminano fra le variazioni spettrali ma reagiscono esclusivamente ai cambiamenti dell'intensità luminosa che va a colpire i loro fotositi.
Come si saturano i pixel dei CCD, altrettanto si saturano quelli dei CMOS, le differenze principali risiedono nel tipo di trasferimento delle cariche, oltre al fatto che nei CMOS sono presenti amplificatori di segnale su ogni pixel.

Tutto dipende principalmente dalla gestione dei segnali elettrici provenienti dai sensori, dalla loro correzione, dalla creazione della matrice colore, ma anche dalla più o meno efficace schermatura di frequenze IR e UV, cosa che avviene a monte dei fotositi.

Perché se è pur vero che i sensori sono "ciechi" ai colori, le frequenze spettrali visibili ed alcune estreme non visibili ad occhio nudo vanno comunque a sollecitare le celle dei pixel generando elettroni che verranno successivamente interpretati come valori di colore nella tavolozza RGB, visibili a monitor.

Valori più o meno invasivi, che determineranno risultati più o meno fedeli alla realtà, visto che si tratta sempre di interpretazioni e di rappresentazioni, e neanche troppo raffinate.

[Nero_Wolfe]

grazie della pazienza arancia ti chiedo un'ultima cosa promesso
riguardo all'illuminazione totalmente rossa o blu (col verde mi sembra meno evidente il problema se ricordo bene) influisce anche il fatto che lavora un sensore su 3? praticamente se illumino con una gelatina blu molto intensa mi lavora solo il sensore del blu? o sto scrivendo una cavolata?
Sono andato un po ot chiedo scusa

[aranciaidraulica]

riguardo all'illuminazione totalmente rossa o blu (col verde mi sembra meno evidente il problema se ricordo bene) influisce anche il fatto che lavora un sensore su 3? praticamente se illumino con una gelatina blu molto intensa mi lavora solo il sensore del blu?

Di fronte a ciascun sensore in uno schema composto da tre, vengono posti filtri dicroici/trimmer atti a lasciar passare solo la luce che corrisponde ad una determinata lunghezza d'onda (uno dei tre colori primari della triade RGB), riflettendo le altre componenti primarie verso gli altri due sensori attraverso l'impiego di prismi speciali.

Il fatto che una precisa area di uno solo dei tre sensori possa essere attiva mentre la stessa area degli altri due sensori non viene nemmeno eccitata dipende sempre dalla natura spettrale dei fotoni che vanno a colpire i filtri suddetti, difficilmente si verificano situazioni in cui giunge luce puramente Blu, puramente Verde o puramente Rossa, anche nel caso delle gelatine (dove entra in ballo la composizione e la densità del pigmento filtrante presente sulle stesse).

Il tuo ragionamento può essere dunque valido solo se prendiamo in considerazione le telecamere come la AG-Hpx171 o la 201 o la 500 con sensori pixel-shiftati (numero ridotto di fotositi per sensore), ma non dimenticare che moltissime telecamere oggi sul mercato dispongono di 3 CCD o 3 MOS da 1920x1080 pixel ciascuno, e di fronte a colori saturi e luci gelatinate presenteranno sempre qualche problema nonostante i punti di rilevazione siano il maggior numero possibile su tutti i sensori (FullHD).

Soprattutto, a meno che non si disponga di sistemi di ripresa che gestiscano tutta la filiera "conversione a/d-processing-output" nello spazio RGB 4:4:4, la componente cromatica in molte registrazioni broadcast e professionali viene gestita sempre con un minor numero di campioni rispetto alla componente di luminanza (sampling 4:2:2 e 4:2:0).
Tradotto, meno chance per le varie gradazioni di colore affinché possano essere descritte accuratamente, se poi restiamo sugli 8 bit di profondità non c'è da stupirsi di tutte le eventuali porcate cromatiche possibili in situazioni estreme.

[MARCO MIL]

Buonasera vedo che siete molto ben informati rispetto alla171.Dovrei noleggiare questa cam per girare un matrimonio ,e dato che non ho messo mai mano su una panasonic potreste darmi qualche delucidazione?
La 171 oltre che su card p2 regristra video full hd anche su card sd-sdhc?
Se registro su card p2 posso scaricare il girato sul computer tramite usb direttamente dalla camera, o devo avere necessariamente un lettore per card P2?
Per poi importarlo in avid media composer 5. Questo perchè il mio pc non ha la porta fire wire.
La lente della camera è abbastanza grandangolare?
Secondo voi è migliore la Panasonic AG-HPX171 o la Sony NXCAM HXR-NX5E.
Scusate l'infinità di domande ma è una questione per me di vitale importanza.
Grazie !!!