arcanico ha scritto:Non che dubitassi della tua esperienza, che al contrario trovo molto formativa, ma le prove da me effettuate vanno nella direzione di ciò che hai scritto nel post precedente.
La verifica mi é servita per conoscere meglio limiti e reali potenzialità degli strumenti usati.
Per esempio, una domanda che mi sono posto é perché i tecnici di panasonic dicono che per avere il meglio della qualità con la GH6 devi abilitare la gamma dinamica che porta il vale minimo degli iso a 2000?
Con il sensore amplificato hai poi migliori margini di correzione in post, oppure ci sono altre ragioni che da non tecnico non riesco a cogliere?
Oltre a ciò, sapere che in determinate condizioni operative si rischierebbe di non avere buoni margini di correzione in post, ti potrebbe portare a scegliere di usare sempre iso alti per non correre il rischio di giocarti informazioni utili ai fini del risultato finale.
Le registrazioni realizzate per le prove hanno previsto un tempo fisso ad 1/50mo, gli iso fissi a 125 e l'escursione dell'intera ghiera dei diaframmi.
Adesso il lavoro che devo fare é verificare di quanti stop posso recuperare rispetto all'immagine esposta correttamente.
L'altra cosa che ho notato é che l'automatismo invece che confermarmi 1/50 e 16 di diaframma, a parità di iso, mi suggeriva un tempo di posa di 1/4000mo ed una apertura a 1.7!
Devo verificare in macchina se c'è un'impostazione che definisce la priorità in questo senso...
L'altra prova che mi manca é quella di scegliere iso alti per vedere se ottengo la stessa qualità di immagine rispetto a lavorare con i valori bassi.
Vi farò sapere.
Perdona il ritardo con cui rispondo, ma sono finito in ospedale con una pancreatite, sono giorni difficili e sono ancora qui.
Cmq, il discorso di come esporre specialmente in raw, la dinamica ecc passa tutto dal capire bene come funziona il sensore di una qualunque macchina e le elaborazioni successive che la macchina eventualmente fa.
Possono esserci lievi differenze, ma in linea di massima funziona come segue:
Il sensore ha una sua sensibilità alla luce (in alcuni sensori può essere cambiata, da qui il dual iso) il che significa che ogni singolo pixel restituirà in uscita un valore di tensione, analogico badate bene, in base alla luce che entra, diciamo pure in base al numero di fotoni che arrivano. Dalla parte opposta, il sensore in assenza di luce darà dei valori di tensione teoricamente pari a zero. In pratica però per problemi vari legati anche alla agitazione termica del silicio, ci saranno sempre piccole variazioni nella tensione in uscita. Questo vale sia se arriva luce, che se non arriva.
Sempre in base alla sensibilità, ad un certo punto il pixel "satura" ovvero superati il numero di fotoni massimi restituisce la medesima tensione. Questo succede se si sovraespone a iso nativi.
La massima dinamica ovviamente sarà in quelle situazioni dove la massima luce che incide sui pixel è appena al disotto del limite di saturazione.
Faccio un esempio con numeri a caso per capire il concetto.
Mettiamo che la massima tensione in uscita sia 5 volt, e che in assenza di luce permanga un noise pari a 0,1 volt.
In questa situazione, noi avremo un rapporto tra il segnale e il noise pari a 50.
Ora supponiamo di sottoesporre rispetto agli iso nativi. Ad esempio, se ho 500 iso nativi espongo a 2000.
Il mio video sarà corretto, tuttavia il sensore riceve la stessa luce, gli ISO non aumentano la luce che entra.
Quindi, visto che tra 500 e 2000 ci dono 2 stop, ed ogni stop è un raddoppio di luce, vuol dire che la massima uscita del sensore sarà 1,25 volt, non più 5.
È evidente che il rapporto tra 1,25 e 0,1 mi darà 12,5 anziché 50, quindi avrò il quadruplo del noise.
L'amplificazione degli iso avviene a valle del sensore, e in pratica la tensione in uscita dal sensore sarà nel nostro caso moltiplicata x 4.
Questo porta i 1,25 volt a 5, ma anche il noise a 0,4.
Se si usa il raw, il guadagno iso non viene applicato al segnale registrato, ma è un metadato che serve a decodificare il raw.
Una sorta di "ehi, il segnale è da moltiplicare per 4"
Metadato che può essere ignorato ovviamente.
Nel caso del tuo precedente post, avendo sovraesposto a iso alti, è successo questo: la luce che incideva sul sensore era poca, diciamo 3 stop sotto il massimo, quindi il bianco non era a 5 volt ma a 0,6 circa.
Chiaramente, tutta quella che sembrava una sovraesposizione ovvero tutto ciò che era sopra gli 0,6 volt appariva bruciato sul monitor, ma in realtà avevi ancora tutto lo spazio da 0,6 a 5 volt dove il segnale veniva catturato regolarmente ed hai potuto recuperare in post.
In realtà, a parte la visualizzazione sul monitor, se registrati a iso nativi sarebbe stato esattamente lo stesso.
Se invece usi da subito gli ISO nativi, quello che vedi sul monitor (a parte un piccolo recupero dovuto al gamma del rec709) è quello che succede al sensore. Dove vedi bruciato, abbiamo superato i 5 volt, e quindi non c'è margine di recupero.
Ora, mi viene da dire che se registri sempre a iso nativi per avere la massima dinamica devi stare attento perché recuperi molto poco, o nulla. Ma in questo caso il raw è assolutamente inutile.
Si può dire anche che puoi almeno correggere il bianco, e forse avere qualche bit in più ma se esponi bene con il bianco giusto, usare il raw con tutte le complicazioni del caso diventa più un esercizio di marketing che una vera necessità.
Tant'è vero che la maggior parte dei film girati con alexa sono girati in prores invece che in arriraw.
Nine Dots Film