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Moderatore: Moderatori

da Leroux
#1061737
Ciao Paolinopf, :)
che dire? Le lezioni dei docenti mi hanno lasciato un ottimo ricordo: persone molto preparate, disponibili e con una grande passione per l'insegnamento.
Inoltre qualcuno qui giustamente sostiene che chi insegna in una scuola di cinema è perché non lavora nel cinema.
Direi che in generale sono d'accordo, ma la scuola in questione sembrerebbe fare eccezione: uno dei più begli incontri a cui ho assistito (un paio d'anni fa, se non sbaglio) è stato con un docente di montaggio della Griffith che aveva vinto pochi giorni prima il David come migliore montatore di un film (non ricordo il nome del docente, ma ricordo il film: 100 sigarette). Altre due lezioni molto valide sono state con due docenti di regia (uno regia tradizionale, l'altro regia "horror-visionaria-fantastica", non mi ricordo la dicitura esatta) che avevano entrambi appena presentato i propri film, per i quali avevano ricevuto diversi premi in giro per il mondo.
E poi anche incontri-lezione interessanti e istruttivi di sceneggiatura, fotografia, suono cinematografico (quest'ultimo tenuto dal direttore stesso, che è anche docente).
Insomma: me ne sono fatto uno, un pò per caso, e alla fine ho deciso di farmeli tutti...
Ma gli incontri che mi hanno colpito di più (che ho seguito negli ultimi due anni, e seguirò anche quest'anno se li replicheranno) sono quelli con gli allievi e la proiezione delle loro primissime esperienze di corto sullo schermo all'aperto dell'Isola del cinema...

Ok grazie per la risposta :)
Ma sarebbe possibile vedere da qualche parte su internet qualcuno di questi corti? :)


Sai che li ho cercati anch'io su yt dopo le serate (volevo farli vedere a una mia amica interessata), ma niente, non ce n'era uno manco a pagarlo oro...
E ora idem (ho appena provato).
Sembra che li custodiscano gelosamente per proiettarli in queste occasioni...
Comunque tu hai tutto il diritto, quando vai a chiedere informazioni a una scuola di cinema, di chiedere di visionare i lavori degli allievi.
Chi ti nega questa possibilità, a mio avviso, nasconde qualche carenza.
Calcola che è questo uno dei pochi parametri "oggettivi" per valutare una scuola, molto più delle parole di ciascuno di noi o di qualsiasi discussione su un forum, che - per quanto sicuramente utili (soprattutto se il forum è molto valido come questo) - potrebbero crearti comunque molta confusione, tra fazioni, pubblicità occulte, boicottaggi occulti, chi crede nelle scuole e chi no, ecc.
Quanto alle mie impressioni, questi corti della Griffith erano davvero belli (e di corti di scuole di cinema ne ho visti parecchi, perché un tempo volevo frequentarne una anch'io: sono quasi sempre penosi, soprattutto quando si tratta di prime esperienze e dimostrano che buona parte delle scuole di cinema - è proprio vero! - sono una bufala).
Certo - devo ammetterlo - mi sono un pò rotto tra un cortometraggio e l'altro, perché il direttore chiamava le troupe dei vari corti, presentandoli uno per uno e facendoli anche parlare al microfono (ed erano taaaaanti :wacko: ): però questo indubbiamente dimostra quanto ci tenesse a promuovere i propri allievi e farli conoscere (anche a discapito del ritmo della serata). Spendeva su di loro parole bellissime. Ho avuto modo anche di scambiare qualche parola con alcuni degli allievi che erano lì, seduti in mezzo al pubblico.
Certo, stiamo parlando di "opere prime" ben lontane dalla perfezione.
Ma belli, ben fatti, ben scritti e ben girati, con una struttura narrativa solida ed efficace, e non sembravano prime esperienze: si vedeva che c'era una formazione sotto.
Non ero il solo a pensarla così, a giudicare dal pubblico affluito, i posti a sedere esauriti, le molte persone rimaste in piedi e gli applausi. Gli allievi erano emozionati per l'opportunità di misurarsi così precocemente, subito dopo aver ultimato il proprio corso, con un pubblico così numeroso, che per di più ha mostrato di gradire molto i loro primi lavori...
da Koroshiya
#1061834
Se posso esprimere la mia disillusione (basata sull'esperienza, purtroppo) solo su quest'ultimo aspetto non farei molto affidamento sul pubblico presente a questo tipo di serate. É perlopiú composto da amici e parenti degli allievi
da Leroux
#1061870
non farei molto affidamento sul pubblico presente a questo tipo di serate. É perlopiú composto da amici e parenti degli allievi


Hai senz'altro ragione.
Nelle serate di proiezione corti, spesso le sale si riempiono di amici e parenti degli allievi autori dei corti.
Qui la situazione era però un pò diversa.
Trattandosi di uno spazio all'aperto c'erano sicuramente amici e parenti (che io ho anche potuto individuare avendo visto uno per uno gli allievi sul palco, e avendoli poi visti sedere accanto ai loro affetti), tuttavia la maggior parte del pubblico era costituito da persone che passavano lì per caso - magari per farsi un giro tra gli stand dell'Isola - e rimanevano calamitati dalle proiezioni, persino sbuffando tra un corto e l'altro mentre c'erano presentazioni e interviste degli allievi delle troupe. Insomma: non gliene fregava niente degli allievi, volevano soltanto i loro "prodotti".
E comunque, al di là dell'apprezzamento del pubblico (di cui tendo sempre a diffidare), quei corti erano ben fatti e funzionavano, pur trattandosi di prime esperienze sul set, evidentemente senza produzioni altisonanti alle spalle...
da CrazyDuke
#1061872
Beh... per esperienza personale (dal pubblico) anche io mi romperei le palle se a fine di ogni lavoro devo sorbirmi un tempo di lenti incensamenti lunghi il doppio di cui che ho appena visto... (sia il video di un amico, un parente, uno sconosciuto...)
Se sono a una proiezione di corti (di amici, parenti, sconosciuti...)... voglio vedere i corti...
P. S.
Poi, senza polemica, dai racconti che fai... più che l'isola Tiberina mi sembra... l'isola che non c'è... (cit. Barrie)...
da Leroux
#1061907
anche io mi romperei le palle se a fine di ogni lavoro devo sorbirmi un tempo di lenti incensamenti lunghi il doppio

Anche io infatti (come ho già scritto) mi sono un pò rotto tra un corto e l'altro.
Però, dài, non esageriamo :) : non si trattava di "lenti incensamenti lunghi il doppio" dei corti.
Era solo un modo del direttore della Griffith per mostrare le facce che erano dietro a quei corti, far raccontare loro qualche retroscena sul set e far conoscere dei volti giovani e nuovi che ce la mettono tutta per realizzare un obiettivo oggi più che mai difficile...
Bisognerà motivarli e aiutarli 'sti giovani? ;)

Poi, senza polemica, dai racconti che fai... più che l'isola Tiberina mi sembra... l'isola che non c'è... (cit. Barrie)...

Guarda, posso assicurarti che l'Isola del Cinema (dalla musica a palla dei locali mentre ci sono le proiezioni, ai prezzi esosi di alcuni stand, al caos e alle file alle casse nei finesettimana, ecc.) è tutto fuorché l'isola che non c'è. :-D
Che poi siano sempre godibili manifestazioni estive all'aperto sul cinema, questo è un altro discorso...
Comunque non mi sembra di aver incensato l'Isola del Cinema nei miei precedenti post :wacko: , ho semplicemente condiviso da spettatore delle impressioni positive su una delle sue manifestazioni attinente a questo topic...
Senza polemica anche da parte mia... :festa:
da Leroux
#1062069
Grazie Leroux, farò come mi hai consigliato

Figurati :)

chiederò di mostrarmi i corti per verificare la preparazione degli studenti, penso sia un ottimo modo per scoprirne le capacità! ;)

Ottima scelta. :wink:
Così non puoi sbagliare.
Le opere prime (quelle cioè che gli allievi girano durante l'anno, come parte integrante del corso, oppure subito a fine corso) ti fanno capire il lavoro che si fa a lezione.
Non si può pretendere che siano perfette, ma devono essere ben scritte (pur nella semplicità delle sceneggiature) e mostrare un uso corretto delle attrezzature, dei supporti, dei movimenti, delle luci... insomma una polpa formativa.
Se quella polpa c'è significa che in quella scuola potrai imparare.
Se quella polpa non c'è (oppure non ti vengono mostrati i lavori) non è una buona scuola.
Non si scappa.
Buona fortuna! :-D
da Koroshiya
#1062331
Secondo me per aiutare i giovani bisognerebbe risanare l'industria cinematografica che permetteva di fare gavetta ben retribuiti. Hai voglia a fa scuole e proiezioni, se poi fuori il lavoro non c'é o é di scarsissima qualitá
da Leroux
#1062731
Secondo me per aiutare i giovani bisognerebbe risanare l'industria cinematografica che permetteva di fare gavetta ben retribuiti.

Questo è poco ma sicuro!
Tuttavia il processo di risanamento dell'industria cinematografica, anche nell'ipotesi ottimistica che partisse, sarebbe molto molto lungo.
Nel frattempo qual è il messaggio da dare ai giovani (o a noi stessi se ancora siamo giovani)?

Hai voglia a fa scuole e proiezioni, se poi fuori il lavoro non c'é o é di scarsissima qualitá

Ecco, quest'affermazione è condivisibile se provocatoria.
Ma ne traggo spunto per affermare che spero la risposta alla mia precedente domanda non sia questa.
Perché anche se il lavoro non c'è o è di scarsissima qualità, l'istruzione deve essere e rimanere sacrosanta.
Se no crolla tutto.
Se il messaggio che diamo è: visto che l'industria cinematografica è in crisi, è inutile formarsi in materie cinematografiche... noi non vedremo soltanto dei disoccupati, ma anche degli incompetenti (che tra l'altro non potranno nemmeno lamentarsi di essere disoccupati, a causa della loro incompetenza).
Se il messaggio che diamo è: con i soldi che risparmi facendo da autodidatta ti compri delle belle attrezzature... noi vedremo una marmaglia di ragazzi che hanno un'ottima strumentazione, ma che non la sanno usare se non per qualche video amatoriale, mal scritto, mal montato, mal fotografato, con attori mal diretti, anche se in altissima definizione... roba che può aspirare al massimo a qualche "mi piace" su un social network...
Insomma, tutto questo per dire, secondo me, che la crisi non è un buon motivo per rinunciare alla formazione.
E' piuttosto un buon motivo per fare ancora più attenzione di prima a non buttare soldi.
Dunque a riconoscere una cattiva scuola e sceglierne una buona.
Se poi i frutti di questa formazione ricevono gli applausi di un pubblico in una manifestazione estiva, mi sembra una gratificazione ancor più meritata se dei giovani hanno lavorato sodo per imparare e ottenere dei bei risultati nonostante la crisi e la gavetta dura (se non mortificante) che li aspetta...
Scusate la prolissità, ma mi sembrava doveroso esprimere chiaramente la mia opinione su questo punto un pò delicato ;)
da Koroshiya
#1062960
Dipende appunto da cosa si vuol fare. Se parliamo di formazione cinematografica posso essere anche d'accordo con te che poi si possa fare qualunque cosa, bisogna ammettere che il cinema (industriale) é l'ambiente di lavoro piú complesso e che richiede piú preparazione di tutti. Poi non lo sono d'accordo perché ho fatto i lavori piú disparati e avendo una formazione cinematografica quando per bisogno economico mi son messo a fare lavori video piú semplici all'inizio li toppavo perché le metodologie di lavoro e i linguaggi sono completamente differenti. La tecnica potrá anche essere uguale ma il linguaggio é differente per ogni genere e quello si apprende solo col tempo e l'esperienza. Poi alcuni generi richiedono alta specializzazione, altri saper fare di tutto un po'. Quindi prima di studiare, sapere cosa si vuole andare a fare. Sarebbe come laurearsi da dentista e voler fare il chirurgo.
da Leroux
#1069680
Ciao a tutti.
Eccomi di nuovo tra voi...
Scusate se sono sparito, ma mi sono preso una vacanza... :wink:
Ho delle novità che potrebbero essere utili a questo topic, soprattutto nell'ottica (che io stesso raccomando) di "vedere per credere": i fatti contano più di mille parole.
Innanzitutto, qualche giorno fa sono stato all'Isola del Cinema e da una locandina ho appreso che anche quest'anno ci sarà una serata di proiezione corti della Griffith (domenica prossima, 28 luglio). Sono andato sul sito della scuola e ne ho infatti trovato conferma:
http://www.griffithduemila.com/news/cor ... 3,111.html
Purtroppo quasi sicuramente non sarò a Roma, quindi non potrò partecipare alla serata (ma conosco diversi cortometraggi in programma). Peccato, mi avrebbe fatto piacere, ma l'ho scoperto troppo tardi.
Inoltre...
Ma sarebbe possibile vedere da qualche parte su internet qualcuno di questi corti? :)
Avendo recuperato i titoli dei corti al precedente link, ho potuto cercarli meglio su google.
Spulciando bene, se ne trovano diversi.
http://www.youtube.com/watch?v=Hp_qX6v-oOc
http://www.youtube.com/watch?v=NJPNe6l-XgM
http://www.youtube.com/watch?v=91WYAyVgv9k (scritto, girato e montato in 48 ore!)
http://vimeo.com/52379306
Ma a cercarne ancora se ne trovano anche altri...
Mi sono riguardato quelli che conoscevo e guardato quelli nuovi, e devo dire che confermo pienamente quanto già affermato precedentemente in questo topic: sono lavori che a mio avviso depongono molto a favore della Griffith.
Alcuni magari non sono perfetti: è chiaro che l'occhio di un professionista potrà trovare diversi difetti.
Però stiamo parlando di cortometraggi di giovani che fino a un anno prima magari non sapevano nemmeno tenere la telecamera in mano.
Comunque questa è solo un'impressione soggettiva, è l'idea che mi faccio io guardando questi corti (e sapendo che sono stati girati non da cineasti navigati, ma da allievi).
Ognuno poi potrà guardarli e trarne le proprie personali considerazioni.
L'importante è che adesso c'è un pò di "materiale" su cui riflettere.
Spero di essere stato utile.
Buon divertimento! :birra:
da ActionCamStudio
#1069710
La mia visione su questo argomento è un po' quella di Luca...una scuola di cinema che non porti lavoro è un po' un controsenso. Ovvio che 50 iscritti l'anno non possano trovare lavoro,ma se il lavoro nell'industria cinematografica non c'è il discorso diventa più complesso. Chi ha talento può sfruttare la scuola di cinema per raggiungere il proprio scopo,realizzare un cortometraggio e puntare ai festival. Purtroppo quello che vedo provenire dalle scuola di cinema italiane,compreso il Centro Sperimentale, sono dei lavori magari ben costruiti dal punto di vista formale (fotografia,carrelli a destra e sinistra ecc...) ma di contenuti e di regia non ne vedo traccia. Gli attori impiegati vengono lasciati a briglia sciolta,senza indicazioni registiche. Se un attore è bravo lo è di suo e crea disequilibri con il resto del cast. In Italia la regia viene troppo spesso confusa con la fotografia e i movimenti di macchina. Ho visto molti lavori con una bella fotografia e bei movimenti di macchina,ma,come dicevo, di regia non c'era nulla. E' il concetto che a mio avviso non passa,anche perchè il giovane regista vuole fare il carrello alla Fincher o il dolly alla Eastwood più che altro per togliersi uno sfizio. Ma se quei carrelli/dolly non hanno senso o valore diventano solo manierismo.
Ho visto quei lavori postati e pur essendo cosciente che chi li ha girati non aveva mai preso in mano una camera,li ho trovati piuttosto bruttini. Parere personale ovviamente,di uno che una scuola di cinema l'ha frequentata e che ne è rimasto profondamente deluso...frequentata nel periodo in cui la tecnologia non c'era e si girava in Beta...
Io sono del parere che se una persona sia interessata ad entrare in questo settore è bene che si scordi l'Italia e migri verso altri lidi,facendo una scrupolosa ricerca. I lavori prodotti dalle scuole di cinema estere che ho potuto vedere (su Vimeo ce ne sono un sacco) sono distanti anni luce rispetto ai prodotti italiani. Parlo soprattutto di contenuti. Che ci sia una bella fotografia conta poco per me,ci può essere una fotografia pulita che adempie allo scopo,ma se in un corto si evince un'idea forte e una regia in grado di sostenerla,questo per me non ha prezzo.
da CrazyDuke
#1069717
Roberto... chapeau!!! :scusa: :scusa: :scusa:
da Woody87
#1069745
Quoto ogni singola parola di Luca e Roberto. A ciò aggiungo, come ripetuto più volte, che in Italia le uniche due scuole valide sono: CSC e Scuola Civica a Milano, anzi da qualche anno si è aggiunta anche la Volontè che, oltretutto, è completamente gratuita. È vero che sono anni luce indietro rispetto all'estero ma questa è condizione del nostro Paese tutto. Rimangono comunque scuole che non costano troppo, hanno insegnanti validissimi e restano le uniche che possono inserire sul serio perché, come ricordava Luca, sono gestite da gente di cinema. Stesso discorso vale per la Bauer per quanto riguarda fotografia. Cos'hanno in comune tutte queste scuole? Fanno selezione, quella vera. Perché tutti vanno a sbattere contro le scuole da 6000 o più euro quando ce ne sono alcune che costano quanto un'università (la Volontè è addirittura gratuita) e che offrono obiettivamente molto di più? Io la risposta forse la so....
da Leroux
#1069783
La mia visione su questo argomento è un po' quella di Luca...
Perdonami, chi è Luca? ;)
una scuola di cinema che non porti lavoro è un po' un controsenso.
Giustissimo. Anzi, una scuola deve portare innanzitutto formazione, poi (per chi se lo merita naturalmente, se no la retta diventa una specie di mazzetta) anche sbocchi.
Però in questa sede (tra pubblicità e boicottaggi occulti) è difficile stabilire se una scuola adempia o meno a questa funzione.
Meglio attenersi a ciò che è documentabile.
se il lavoro nell'industria cinematografica non c'è il discorso diventa più complesso.
Molto più complesso, in effetti.
Ma in attesa che il lavoro nell'industria cinematografica torni a livelli di decenza, per chi resta in Italia e non riesce a entrare in una scuola di cinema pubblica qual è l'alternativa?
Rinunciare alla formazione?
Secondo me alla formazione non si può rinunciare.
Bisogna però investirci in modo molto oculato, oggi più che mai.
Questo almeno è ciò che prima cercavo di consigliare.
Purtroppo quello che vedo provenire dalle scuola di cinema italiane,compreso il Centro Sperimentale, sono dei lavori magari ben costruiti dal punto di vista formale (fotografia,carrelli a destra e sinistra ecc...) ma di contenuti e di regia non ne vedo traccia.
Nei casi più fortunati. I corti della maggior parte delle scuole di cinema italiane spesso, oltre a essere privi di contenuti, sono mal costruiti anche dal punto di vista formale. Spesso si cerca di gettare il fumo negli occhi con qualche intervento animato o con qualche effetto digitale. Il che peggiora drammaticamente la situazione...
Gli attori impiegati vengono lasciati a briglia sciolta,senza indicazioni registiche. Se un attore è bravo lo è di suo e crea disequilibri con il resto del cast.
Cavolo, quanto è vero quello che dici! Una delle prime puntate di Boris metteva il dito proprio in questa piaga... :wink:
In Italia la regia viene troppo spesso confusa con la fotografia e i movimenti di macchina. Ho visto molti lavori con una bella fotografia e bei movimenti di macchina,ma,come dicevo, di regia non c'era nulla. E' il concetto che a mio avviso non passa,anche perchè il giovane regista vuole fare il carrello alla Fincher o il dolly alla Eastwood più che altro per togliersi uno sfizio. Ma se quei carrelli/dolly non hanno senso o valore diventano solo manierismo.
Quoto visceralmente! :birra:
Aggiungo anche che spesso si sottovaluta la base (lo script).
Ho visto quei lavori postati e pur essendo cosciente che chi li ha girati non aveva mai preso in mano una camera,li ho trovati piuttosto bruttini. Parere personale ovviamente
I lavori prodotti dalle scuole di cinema estere che ho potuto vedere (su Vimeo ce ne sono un sacco) sono distanti anni luce rispetto ai prodotti italiani. Parlo soprattutto di contenuti.
Sarebbe interessante se tu postassi degli esempi di corti - rigorosamente realizzati da troupe di allievi con budget limitati e non da professionisti con produzioni solide alle spalle (presupposto essenziale per una comparazione) - che supportino questa tua affermazione.
Io di corti di mani inesperte e con pochi mezzi ne ho visti a caterve e mi hanno fatto rabbrividire quasi tutti. Tranne poche eccezioni. Quelli che ho postato, al confronto, sono proprio a un altro livello. E parlo proprio di contenuti, non di forma.
Che ci sia una bella fotografia conta poco per me,ci può essere una fotografia pulita che adempie allo scopo,ma se in un corto si evince un'idea forte e una regia in grado di sostenerla,questo per me non ha prezzo.
Anche qui, totalmente d'accordo con te.
Un'unica annotazione. Non si può pretendere una regia forte, un cifra personale, idee efficaci e innovative da allievi alle prime armi che frequentano una scuola: quelle cose se le possono costruire con una maggiore consapevolezza quando escono. Nel frattempo mi sembra un ottimo risultato imparare "come si fa", su degli script semplici ma efficaci...
Poi, dopo, tutto quello che dici è sacrosanto. :wink:
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