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Moderatore: Moderatori

da iachidda
#1119297
copia incolla tranquillo
da madcat
#1119321
copia incolla tranquillo
Una parola... Ho messo insieme tre interventi. L'esposizione non è il massimo della chiarezza :lol:
da madcat
#1119322
Titolo: La dolce [CUT].

Sottotitolo: "Lasciamo stare Fellini che si ribalterebbe nella tomba".

Ridicoli i dialoghi troppo scritti, didascalici ed enfatici, squallidi e derivativi i personaggi tipo l'artista che prende di testa i muri (mi ha ricordato la pittrice che scaricava la vernice con la vagina di The Big Lebowsky senza farmi ridere) e peggio ancora la bambina con i secchi di colore dai risultati molto improbabili. Scontata e banale la volgarità nelle battute della direttrice nana; inadatte al personaggio quelle su Facebook di Isabella Ferrari: ma cosa vuoi che una di cinquant'anni si metta nuda su Facebook... E i due ragazzi che si sono conosciuti all'universitá e da dieci giorni limonano ininterrottamente? Cosa vuoi per la tua festa di divorzio? Un solo grande regalo: che finissero le guerre in Medioriente. Ma [CUT].

Il film è brutto e cura la fotografia, il montaggio ed il colour grading nella stessa forma del video musicale che però fa da corollario alla performance degli artisti mentre qui manca il contenuto: non c'è arco narrativo, convolgimento e nemmeno storia. C'è l'introduzione ma non l'ingaggio, la crescita, il climax ed il disimpegno finale. E' vero che i film possono essere anche di background, vedi alcuni capolavori di Antonioni, raccontare l'atmosfera, il flusso emozionale, ma non è davvero questo il caso. In più dura la (grande) bellezza di due ore e quindici minuti di noia mortale.

La fotografia è buona, non ottima od eccellente. Del tipo che io definisco lucidato in superficie, con molte ombre (Low Key) ma inferiore, nel genere, a quella del Villaggio di cartone di Ermanno Olmi che con il film di Sorrentino condivide i tempi biblici da cosa vecchia per vecchi. La macchina sempre in movimento nelle sequenze di raccordo mi piace ma l'articolazione è elementare ed il movimento eccessivo, guardate la complessità in Viridiana di Buñuel o l'impercettibilità in The Broken Circle Breakdown (il mio preferito fra le nomination 2014 per il miglior film straniero) e capirete cosa intendo, mentre la colonna corale su intermezzi lenti con piscina l'ho già vista in Jack Goes Boating del 2010.

E' stato criticato Verdone ed applaudita la Ferilli. Per me Verdone esce bene dal se stesso noto, esce nei limiti della voce che non può cambiare, mentre la Ferilli aspira a fare la Magnani del duemila-e-quattordici ma sembra piuttosto una foca sul triclivio.

La sociologia dei personaggi estrapolati dal film non influisce sul giudizio del medesimo ma verrebbe da dire che i figli i figli della Roma mondana anni sessanta non potevano ch'esser così. Il film di Sorrentino vorrebbe narrarne la vita mezzo secolo dopo "La dolce vita" di Fellini ma non ci riesce perché è fatto male. Si vede il tentativo di compiacere una certa lobby americana cui è rimasta nel cuore: quella che ha fatto 9 1/2 con la mummia della Loren inquadrata a quaranta metri di distanza.

I film possono essere fatti in molti modi, più quelli che non sono ancora stati trovati, e tuttavia ci sono regole universali obbligatorie comuni a tutte le forme espressive. Sono come puzzle: ogni pezzo è portante, strutturale ma basta che ne manchi qualcuno perché diventi necessario l'uso della colla che hai voglia se si vede. Va bene quando si regge da solo perché le sue componenti sono (magari fortuitamente ma sono) giustamente bilanciate ed il risultato supera il valore dei singoli addenti: li moltiplica.

La Grande Bellezza è lento, farraginoso, ruvido e non c'è equilibrio fra le sue parti; perché le scene descrittive si alternano a quelle metaforiche in modo discutibile. Perché il film vorrebbe essere psicologico ma è formalmente pesante, con uno stile grafico grave che attira troppa attenzione per un film che dovrebbe evidenziare il lato emozionale dei personaggi e quindi stare un passo dietro. Problema può esser visto anche al rovescio: come insufficienza della storia x l'ambientazione x i personaggi cui fa aggio lo stile tetro e tombale della fotografia.

Trovare l'equilibrio è la cosa più difficile in assoluto ma anche la più importante nella realizzazione di un'opera cinematografica. C'è un po di tutto: La nana, la bambina costretta ad esibire la propria arte sempre molto graficamente e con inquadrature, luci macabre, apocalittiche. C'è quello che si fotografa tutti i giorni da solo; sembra un minestrone in cui sia stata buttata indiscriminatamente tutta la lista degli ingredienti che tradizionalmente fanno parte della cucina americana. Tuttavia il piatto è indigesto; gli ingredienti non si integrano ed il condimento è sbagliato.

Può darsi che lo spettatore tipico non consideri il rapporto fra scene di narrazione e scene metaforiche (peso e tipologia) o quello fra il soggetto / sceneggiatura e le inquadrature / luce / movimenti di macchina (stile) in funzione dei primi. Che non sappia quali ingredienti siano stati buttati nel minestrone, se la suora che fa il Botox alle mani o Belfagor che sale le scale del giudizio universale con una graficità tanto esagerata da diventare grottesca, ridicola; o la pretesa retorica ma abbozzata (problema di budget? Di competenza?) delle cicogne nel finale; il cardinale culinario che mostra con ingenuità disarmante il disinteresse per le cose spirituali, la nana che illustra i vantaggi della scopata piatta. Può darsi, ma il minestrone gli resta comunque sullo stomaco. il film si trascina con la pesantezza di un condannato a morte. Non può non sentire il rimbombo delle catene nel buio corridoio che porta al patibolo.

Aggiungo che le scene non dovrebbero, a mio avviso, avere ogniuna un messaggio ma semplicemente contribuire a quello del film in modo univoco e svelandolo il meno possibile, in modo che maturi fra la fine del film ed un poco oltre, come il retrogusto del vino. Che i personaggi non dovrebbero divenire la caricatura di se stessi fino al ridicolo, cosa che succede non solo per colpa dell'attore sbagliato o della recitazione ma anche a causa delle inquadrature, della luce, della macchina. Perchè non c'è un solo modo di usare la macchina da presa e quello usato né La grande bellezza è il meno indicato al tipo di film in questione.

Sorrentino ha usato lo stile maintream di tipo spionistico/militare con un soggetto completamente inadatto. Inquadrature dall'alto con la macchina perpendicolare al terreno che poi si raddrizza sono spettacolari e vanno benissimo in film come Act of valor (2012) vanno benissimo per inquadrare uno Stealth che esce di notte dall'Hangar per una missione segreta in territorio nemico. Non vanno bene per una bambina costretta a fare l'artista per intrattenere l'annoiata mondanità di Roma.

Ancora, la sequenza delle fotografie scattate dall'artista a se stesso per me crea un'atmosfera da cimitero monumentale ripreso dopo lo scoppio della bomba atomica e le fotografie sembrano quelle dei vittime dell'esplosione. Manca solo Denzel Washington...

Infine Tony Servillo. E' un bravo attore ma l'accento napoletano nel re della mondanità capitolina stride, stona nu poco.

Mi auspicavo non vincesse l'Oscar per salvare la credibilità della giuria nell'interesse di tutti ma è successo. Perciò, dopo aver visto The Broken Circle Breakdown, il candidato belga che si inventa in modo incantevole l'America nelle Fiandre, non mi resta che concludere con il ritornello di una famosa canzone di Renato Carosone.

Tu vuò fa l' americano
mmericano! mmericano!
ma si nato in Italy!
siente a mme
non ce sta' niente a ffa
o kay, napolitan!
Tu vuò fa l' american!
Tu vuò fa l' american!


---

Post Scriptum. Grazie a Dio ha vinto solo quello. Leggete sotto:

The Academy defines a foreign language film as a feature-length motion picture produced outside the United States that contains primarily non-English dialogue. Films that meet these criteria are eligible for the Academy Award for Best Foreign Language Film. They can be nominated for awards in categories other than Best Foreign Language Film provided that they have been commercially released in Los Angeles County and comply with the special rules governing those categories.

http://en.m.wikipedia.org/wiki/List_of_ ... uage_films
da grama
#1119385
Concordo con moltissime riflessioni fatte. Credo di non aver mai visto tanto crane-carrellate -scene -dialoghi inutili come qui. Poi Sorrentino che ringrazia Maradona? Che centra col cinema italiano? Visione del film ieri sera inframezzata dalle pubblicità di Sorrentino che guida una fiat500...spot evidentemente già pronto prima degli Oscar...mah...e poi, per favore, chi spiega a uno stupido il tema del film? Tanti spunti, ma poi alla fine...embe?? Come già detto da altri.
Non si è capito niente di quello che ho scritto in questo post?
Beh allora potrei vincere un oscar un giorno....
Sembra a tratti di ci sia una critica al radical chicchismo...per poi essere radical chic per dire che sto film..ecc...ecc...mah!
da iachidda
#1119388
ragazzi figuriomoci che noi siamo pure italiani e quindi probabilmente abbiamo "pure l'occhio benevolo"
da anam
#1119421
Aggiungo un appunto che ha provocato in me una vergogna assoluta. C'è stato (in tv) chi lo ha perfino accostato a "Nuovo cinema paradiso", e su questo, non aggiungo neanche una parola, solo sdegno totale. Tutti sui social e internet vario a dire di essere fieri di quest'oscar, considerato una vittoria nel triste clima attuale dell'Italia. Ora vorrei dire una cosa: il film è stato prodotto dalla Medusa, che è una divisione della Mediaset, di proprietà di Berlusconi = ancora più soldi nelle sue tasche di quelli che mangia già. Quindi fatemi capire...gli italiani sono fieri di un film [CUT]*** che farà diventare ancora più ricco chi ci ha messo in ginocchio!? COMPLIMENTI. Questa è l'Italia e questo si meritano gli italiani.

Sul film ho già dato la mia opinione. Per quanto mi riguarda gli Oscar non hanno mai avuto neppure un accenno di meritocrazia. Ci sono attori validissimi, davvero talentuosi, che hanno perfino fatto la storia a modo loro, che non ne hanno mai vinto neppure uno in vita loro. Mentre ce ne sono altri, ragazzetti sbucati dal nulla, senza alcuna esperienza e con performance mediocri, che se ne sono portati a casa parecchi. Lo vedo più un premio alla notorietà del momento, nulla di più. Credo più nei Golden Globe, questo è certo.
da Omega3
#1119606
guardate la complessità in Viridiana di Buñuel


Potresti riportare una scena esemplificativa?
da madcat
#1119621
guardate la complessità in Viridiana di Buñuel


Potresti riportare una scena esemplificativa?

Questa sera vedo se la trovo (ho quasi 2000 film) ma Viridiana è tutto un complesso di movimenti in quadri lunghissiml. Estrapolarne una è un poco una forzatura.
da grama
#1119690
come che c'entra ? intanto tra pizzaioli e' un dovere morali "ricordarsi"... poi scusa e che c'entra la fiat 500 che gli ha regaltao milioni di euro per la publicta' FATTA ASSOLUTAMENTE prima di andare in america, visto che e' stata mandato in onda mentre LUI era ancora la, su MEDIASET PIZZA , GF, e qualcos'altro...
strano che non abbia dato una parte a DIEGO, nel filmettino-oratorio copia incolla DJANGO... ,ma ora davanti alla coppa puzzeria dellÄanno...la SORRENTINO SNACK Co. non poteva esimersi nel perfetto inglese , citare il suo capo CUOCO..no ?!

siamo onorati di aver film in italia come....come ...come quell... COME QUELLI DI LINO BANFI, porca puttena!!!altro che !!



:risata: :risata: :risata: :risata:
da Omega3
#1119691
Questa sera vedo se la trovo (ho quasi 2000 film) ma Viridiana è tutto un complesso di movimenti in quadri lunghissiml. Estrapolarne una è un poco una forzatura.


Tranquillo, non tirarlo fuori apposta! L'ho visto anni fa ormai, ma non mi è rimasto che un vago ricordo. Me lo riguarderò. Era solo per avere dei criteri per la ri-visione. Purtroppo non sono un occhio che vede tante cose. I miei giudizi li do di primo impatto, a pelle. Non ho gli strumenti in testa per valutare certi meccanismi narrativi. Se poi ritorno a vedere certi film è perchè mi sono stati spiegati dei passaggi tecnico-narrativi, non perchè mi sono piaciuti. Viridiana mi ricordo che mi annoiò molto, anche se certe scene come quella dei mendicanti sono spassose. Ma non metto in dubbio che possa avere una bella dose di originalità, e che vi sia da imparare molto a livello linguistico. Però potrei riguardarlo un'altra volta e non cogliere una mazza di tale originalità. Per questo ti ho chiesto un esempio.
da clabart
#1119717
A me è sembrato una gran c a z z a t a: tanto che mi sono chiesto "e quello sarebbe un film che ha vinto il premio Oscar?"
Ciò mi ha dato la convinzione che per un americano l'Italia è lo stereotipo di pizza e mandolino
da braintec
#1119719
Senza entrare nel merito del film, perchè il gusto è personale, ma perchè prima di scrivere certe cag@te, non vi informate?

Ora vorrei dire una cosa: il film è stato prodotto dalla Medusa, che è una divisione della Mediaset, di proprietà di Berlusconi = ancora più soldi nelle sue tasche di quelli che mangia già. Quindi fatemi capire...gli italiani sono fieri di un film [CUT]*** che farà diventare ancora più ricco chi ci ha messo in ginocchio!? COMPLIMENTI. Questa è l'Italia e questo si meritano gli italiani.

Forse non sai bene come sono andate le cose: http://espresso.repubblica.it/attualita ... a-1.155765

Poi Sorrentino che ringrazia Maradona? Che centra col cinema italiano?

L'unico nome citato, che fa parte del cinema italiano, nei ringraziamenti è stato quello di Fellini, ma come detto dal regista i ringraziamenti erano a fonti di ispirazione, per cui con il cinema italiano potevano anche non entrarci nulla.

poi scusa e che c'entra la fiat 500 che gli ha regaltao milioni di euro per la publicta' FATTA ASSOLUTAMENTE prima di andare in america, visto che e' stata mandato in onda mentre LUI era ancora la

Anche questo non è esatto: http://www.fiatpress.com/press/article/115959 oppure http://ansa.it/web/notizie/regioni/piem ... 77390.html

siamo onorati di aver film in italia come....come ...come quell... COME QUELLI DI LINO BANFI, porca puttena!!!altro che !!

Senza nulla togliere a Lino Banfi, questa affermazione si commenta da sola.

Buona serata
da madcat
#1119721
Tranquillo, non tirarlo fuori apposta! L'ho visto anni fa ormai, ma non mi è rimasto che un vago ricordo. Me lo riguarderò. Era solo per avere dei criteri per la ri-visione. Purtroppo non sono un occhio che vede tante cose. I miei giudizi li do di primo impatto, a pelle. Non ho gli strumenti in testa per valutare certi meccanismi narrativi. Se poi ritorno a vedere certi film è perchè mi sono stati spiegati dei passaggi tecnico-narrativi, non perchè mi sono piaciuti. Viridiana mi ricordo che mi annoiò molto, anche se certe scene come quella dei mendicanti sono spassose. Ma non metto in dubbio che possa avere una bella dose di originalità, e che vi sia da imparare molto a livello linguistico. Però potrei riguardarlo un'altra volta e non cogliere una mazza di tale originalità. Per questo ti ho chiesto un esempio.

Grazie. Allora lo faccio con comodo nei prossimi giorni.

A me è sembrato una gran c a z z a t a: tanto che mi sono chiesto "e quello sarebbe un film che ha vinto il premio Oscar?"
Ciò mi ha dato la convinzione che per un americano l'Italia è lo stereotipo di pizza e mandolino

Pizza, mandolino, mondo rurale ed arretrato; povero. Si nel caso di Mediterraneo (Salvatores) che ha battuto Lanterne Rosse (Zhang Yimou) un film molto superiore, anzi un capolavoro. Nel caso di Nuovo Cinema Paradiso, dei vecchi Sciuscià, Ladri di biciclette. No per i film di Fellini a parte La strada (Le notti di Cabiria, La dolce vita, 8½ e Amarcord) che ha vinto anche l'Oscar alla carriera nel 1993. No per l'ultimo De Sica (Ieri, oggi e domani, Il giardino dei Finzi-Contini). Ancora no per Elio Petri (Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto)

C'è poi una componente di lusinga della potente lobby ebraica come ne La vita è bella, che non valeva certamente l'Oscar, e in "La grande Bellezza" con battute oltre la piaggeria; vedi la tardona che dal chirurgo plastico delle mie metafore dice che come regalo per la festa di divorzio vorrebbe solo che finissero le guerre in medioriente.
Ultima modifica di madcat il gio, 06 mar 2014 - 23:07, modificato 1 volta in totale.
da madcat
#1119722
Senza entrare nel merito del film, perchè il gusto è personale, ma perchè prima di scrivere certe cag@te, non vi informate?

La grande cacata è stato prodotto da Indigo, Medusa e Marco Cohen.

poi scusa e che c'entra la fiat 500 che gli ha regaltao milioni di euro per la publicta' FATTA ASSOLUTAMENTE prima di andare in america, visto che e' stata mandato in onda mentre LUI era ancora la

Anche questo non è esatto: http://www.fiatpress.com/press/article/115959 oppure http://ansa.it/web/notizie/regioni/piem ... 77390.html

Immagine

http://www.haaretz.com/culture/arts-leisure/1.578173

Lo fanno tutti.
da anam
#1119785
Forse non sai bene come sono andate le cose: http://espresso.repubblica.it/attualita ... a-1.155765


Braintec non ti scaldare e manteniamo i toni, grazie. Avevo dimenticato perchè non entravo più in questo forum.
Forse non hai letto bene l'articolo che hai postato. Il film non è stato prodotto interamente dalla Medusa, che ne ha fatto da "partner", ma si è occupata della distribuzione. Quindi un guadagno c'è l'ha avuto comunque. E' questo il senso del mio intervento. Personalmente che ne ricavi il 10% o il 100% non me ne può fregare di meno, sempre guadagno è. Cosa che a MIO ESCLUSIVO avviso non è affatto da essere fieri, dal momento che la Medusa, ripeto è una divisione della Mediaset, di proprietà di Berlusconi. Giri su giri sempre a lui vanno a finire i soldi. Stop.
Ultima modifica di anam il sab, 08 mar 2014 - 01:09, modificato 1 volta in totale.

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