ma il problema grosso lo sapete qual'è?
è che è inutile fare cortometraggi, tanto è impossibile piazzarsi o vincere i concorsi importanti.
Andate a vedere i selezionati del david di donatello e del festival di cannes....
sono corti di una piattezza indescrivibile.
Ma se poi avrete l'ardire di cercare i nomi dei registi in rete, vedrete che sono tutti legati a delle produzioni o amicizie importanti.
Vince chi ha le conoscenze, questa è la verità.
Non volevo crederci, ma ho capito che è così.
Il mercato del cinema è gestito sempre dagli stessi.
Lasciamoli godere, lasciamogli far andare avanti i propri rampolli, i propri allievi e noi nel nostro piccolo, cerchiamo di fare corti, lunghi, documentari, videoclip per divertirci, oppure mettiamoci a fare i registi di matrimoni, almeno i nostri video saranno guardati con vero interesse.
lasciate perdere i dolly, i carrelli, le telecamere a 4k, le sceneggiature complicate gli attori bravi... tanto poi per vincere basta che uno qualsiasi prenda una telecamera e da solo riprenda delle scene qualsiasi di vita quotidiana per vincere. Basta riprendere vostro nonno che cammina o due ragazzini che giocano; non servono dialoghi, movimenti di macchina, fotografia curata... tanto se hai le conoscenze giuste vinci.... come il vincitore del david di quest'anno o come gli altri finalisti.
Senza fare nomi, andate a vedervi i trailer o i corti interi dei finalisti di quest'anno.
Scoprirete che sono tutti e 5 dei
VIDEO e non dei cortometraggi cinematografici di fiction.
Sono delle riprese, diciamo
documentaristiche, a dei fatti accaduti (tipo quello dello sciopero degli operai) o delle riprese agli abitanti di un'isola (che spesso inconsapevolmente non sapevano nemmeno di essere ripresi) o delle riprese ad un anziano che cammina.
Ottimo.
Ecco il meglio che il cinema italiano riesce a produrre.
La giuria che ha selezionato questi lavori dovrebbe vergognarsi.Invece di mandare avanti registi capaci, si sceglie sempre la strada della raccomandazione.
Poi ci lamentiamo che il cinema italiano (a parte sorrentino) è morto.
Allora, invece di cercare il pelo nell'uovo nei nostri cortometraggi, cominciamo a dare addosso a questo sistema, cominciando a fare nomi e cognomi delle giurie, dei produttori che favoriscono questo scempio. Se a questa gente gli cominciano a piovere addosso migliaia di critiche, vedrete che qualcosa fra 100 anni cambierà.
http://www.ilcorto.it/icorti_anc/festivaltruccati.htmlecco la testimonianza di un famoso regista che da tempo dice le stesse mie cose.
Ma del resto siamo in Italia.
Expo, Carige, Mose, Monte dei Paschi, Scilipoti, Dell'Utri, Galan.