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La sezione ufficiale dedicata ad Avid Media Composer, Xpress e Studio

Moderatore: Moderatori

#1209901
Si ma ti ripeto, secondo me (a secondo la mia grande ignoranza), si affidano ancora ad Avid per la fiducia che hanno a causa di un bel passato senza delusioni. Perché gli studi televisivi difficilmente cambiano software quando ci si trovano bene con quello che hanno già. Ma ciò non a causa che altri software non siano all'altezza di fare ciò che riesce a fare e gestire Avid, ma semplicemente dal fatto che conoscono Avid e lì rimangono fino a grandi cambiamenti. Va a dirlo a quelli antichi di passare ad un sistema di montaggio e di gestione più moderno, uguale a paragonargli l'analogico con il digitale.
#1209902
gli studi televisivi difficilmente cambiano software quando ci si trovano bene con quello che hanno già. Ma ciò non a causa che altri software non siano all'altezza di fare ciò che riesce a fare e gestire Avid, ma semplicemente dal fatto che conoscono Avid e lì rimangono fino a grandi cambiamenti


Quoto quanto detto da Fearless. Il fatto che Avid sia diventato lo standard del settore broadcast è riconducibile semplicemente a motivazioni storiche, in periodi in cui nessun altro produttore poteva competere con loro, e alla perfetta assistenza che l'azienda garantisce da sempre a clienti che hanno investito centinaia di migliaia di euro, e prima lire, nei loro sistemi.
Oggi purtroppo in alcuni aspetti gestionali le cose sono ancora così, in altri aspetti invece sono stati superati alla grande.
Solo Avid riesce a rispondere a determinate esigenze. Giustissimo ma quali sono queste esigenze? Sono le stesse delle medio piccole produzioni? No.. Vi assicuro di no..

Tolte le considerazioni legate alla rete di lavoro rimane da parlare solo del software fine a se stesso, ed è qui che Avid cade inesorabilmente sullo stesso piano, se non addirittura un pezzo sotto, di tutti gli altri software di editing in circolazione.
Questo per dire che non è stato Media Composer a far diventare Avid la più grossa azienda del settore ma ciò che Avid ha dato in termini di workflow ai suoi clienti in oltre 20 anni di assistenza. E di questo ultimo concetto qualunque filmaker indipendente in circolazione se ne può altamente sbattere le p***e..
Perché?
Perché ha tutt'altre esigenze..
#1209920
Esatto, i tecnici conoscono l'hardware che preferisce Media Composer e considerando che è hardware certificato (non a parole, ma certificato nel vero senso della parola, vale a dire che è hardware testato e provato da grandi studi per grandi produzioni, servizi, ecc.) puntano su quello e su quello fanno bella figura. Premiere in questo campo è un novellino, anche se è un software potente, ma siccome utilizzano Media Composer perché lo conoscono già, rimangono su quello. Lo stesso sarebbe accaduto se da sempre era il contrario: se ad esempio utilizzavano da sempre Premiere e ne avevano tanta fiducia, non sarebbero andati su Avid, anche se Avid poteva essere meglio. Ma, siccome Premiere li aveva sempre soddisfatti, rimanevano su questo software per la fiducia che ne avevano avuta col passare del tempo.
Ciò non toglie che Media Composer non sia un prodotto valido, anzi, è validissimo... ma è meglio non dire che Media Composer è meglio di Premiere (o di altri) o viceversa. Ormai Premiere è un software maturo (e si vede benissimo con la CC 2015), un software stabile, dove si può stare tranquilli. Forse Final Cut X è ancora un software rimodernato ed ancora immaturo, ma ciò non significa che rimarrà per sempre così. Ma ciò non si può dire di Premiere che ormai è maturo, anche se ancora in fase di potenziamenti, ma questo su tutti i software.
#1209963
PREMIERE ad esempio dopo le varie CIESSE panettone discutibili..diciamo che ha fatto un discreto lavoro portandolo sicuramente all'altezza (e per certi lavori preferibile...) a composer...
Resta il fatto che parliamo di 2 software molto potenti entrambi...anche se MOLTO LENTI ED ESOSI entrambi... e questo non significa solo perché n frado di far cose potenti, ma perché molte routines son programmate senza badare ad ottimizzazioni, poiche contano di girare su hardware possenti che ammortizzano queste "lentezze"....altri software fan altettanto e meglio poiche lo fanno su hardware meno esosi...
questioni quindi di scelta e tipo di lavori...




Dopo i "panettoni" Premiere CS quelli di Adobe con le versioni CC probabilmente hanno riscritto le routines (almeno in parte),perchè anche con il mio "vecchio" PC (Intel Quad 9550) il software vola !!
O forse sarà che al posto dell'hdd ho piazzato un bel SSd Samsung ? :appl:
Scherzi a parte,le prestazioni in temini assolute sono migliorate e non di poco,forse hanno visto Edius Pro ? :kill:
#1209970
Per la mia storia personale, ho usato vari sistemi di editing, da premiere, ad avid, vegas fino a finalcut (il vecchio fino al 2005) e anche altre cose legate ad hardware particolari, tipo le schede velocity.
20 anni fa non avrei avuto dubbi: AVID era il campione.
Oggi Avid ha un vantaggio: chi lo conosce, ci lavora velocemente, ed è una sorta di standard o ritenuto tale, esattamente come il fatto che chiunque faccia video debba avere un mac- cosa che sappiamo non essere vera.
Oggi come oggi la mia preferenza va su Premiere. Non è perfetto, ma in effetti, grazie ai sw vari di supporto (audition, AE, Photoshop) è quello che mi permette di lavorare più velocemente e soprattutto di essere compatibile con il mondo intero che per il mio lavoro è fondamentale.Mi arrivano file in dnxhd? li lavoro. Prores? no problem.
Devo fare file in dnxhd, lo posso fare. In prores pure (sia pure con un plugin esterno).

Mi capita spesso di lavorare e scambiare materiale con chi lavora in Avid, o in finalcut. inutile dire che nel mezzo, quello flessibile sono io, perchè gli altri hanno sempre un mare di problemi, il file che non leggono, che lo leggono troppo chiaro o troppo scuro ecc.
Premiere vede tutto e tutto correttamente, almeno dalla versione 5.5 lo trovo avanti agli altri se non altro come compatibilità universale. Prima era un giocattolo.
#1215402
Salve,
rischio di riaprire una ferita ma mi sembrava giusto dare un opinione sul dibattito eterno e che probabilmente non si esaurirà mai:
oggi siamo alla versione 8.3 di Avid (con progetti a 4k) e CC2015 di Premiere.
Tutti e due gli NLE hanno fatto passi da giganti e notevoli miglioramenti nel software che li portano ad un punto di quasi uguaglianza (evidentemente spinti sopratutto da esigenze incombenti del mercato) Iniziamo dai costi:
fino a qualche mese fa si parlava di premiere molto più economico di Avid e quindi da preferire, oggi avid si vende con un abbonamento mensile da 55 dollari (più o meno) e questo lo apre ad una fascia di mercato elevatissima.
premiere continua a rimanere a buon mercato ed a avere una fascia di utenti che va sul medio/alto professionista.
Dal punto di vista software ho usato ambe due, (anche FinalCut 7 per un lungo periodo ma ormai è andato) posso dire (come avete già fatto anche voi) che entrambi hanno caratteristiche simili ma anche molto diverse:
Premiere è ottimo per workflow rapidi che necessitano di correzioni veloci, e chi ha l'esigenze di tirare fuori un file h264 di buona qualità in un tempo che va non oltre la settimana.
Ormai premiere lavora velocissimo su qualsiasi piattaforma hardware, ti permette un sacco di cose con l'integrazione totale degli altri software ed è sicuramente a livello di sfruttare il software che ti da più velocità e strumenti a disposizione.
Avid è totalmente diverso, ad una prima occhiata potrebbe anche sembrare vecchio, ma ha alcune cose che sono insostituibili per chi lavora a progetti che richiedono precisione e workflow specifici, cito ad esempio lo script-based editing fondamentale per chi lavora a documentari, film. (premiere ci ha provato con Story ma non è ancora all'altezza secondo me)
Senza lo script-based editing qualsiasi montatore che deve lavorare a un film o un docu andrebbe al manicomio.
Inoltre fino a poco fa avid aveva un workflow altamente professionale: Avid - Protools (audio video) per i visual effect e la color non si è mai usato lo stesso software in ambiti cinematografici.
Continuo a sostenere che uno dei mali del nostro tempo è che si tende a raggruppare tutte queste professioni in un unica persona (ma questo è un altro discorso) quindi ci si aspetta un software che sia in grado di raggruppare tutte queste caratteristiche.

Poi ci sono le motivazioni di costi:
Prendete ad esempio una casa di produzione che ha investito migliaia di euro in nitris o synphoni e che deve fare l'editing di un film.. nell'editing dei film prima cosa nulla è veloce ed a nulla serve la velocità, ma la precisione sicuramente. Inoltre tenete presente che nell'editing ad alto livello a nulla serve aftereffect collegato o audition o speedgrade, ogni reparto ha il suo software, ogni reparto riceve il master per l'editing di effetti o la color o il suono, quindi il montatore sul suo NLE non deve fare altro che montare, niente effettini (quelli servono ai videomaker) da questo punto di vista Avid è insuperabile per stabilità e precisione.
E' vero però che ad un videomaker che deve lavorare un filmato molto velocemente e deve stupire con tutti gli effetti e i plugin oggi in circolazione Avid con il suo boris possa sembrare un po' superato, vecchio anche come stile di software. Le televisioni ovviamente pensano alla velocità della lavorazione e alle persone che devono assumere e non mi stupisco che oggi stiano passando a premiere.
Avid richiede ancora un po' di competenze specifiche e qualche anno di pratica, chi è nato con avid generalmente resta ad Avid, chi deve passare a premiere difficilmente ci passa se non per esigenze lavorative. (Inoltre già lo shock di importare i file in Avid nelle bin e trovarsi con un colore completamente diverso nella preview del filmato.)
In ogni caso credo che entrambe le case stiano lavorando per accaparrarsi la fetta di mercato dell'altro: premiere vuole arrivare agli studios mentre avid vuole essere versatile per i filmaker (adesso è uscito anche avid everywhere la risposta al creative cloud) ma questa è una guerra che ormai va avanti da anni e non saremo certo noi, qui a risolverla.

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