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Sezione in cui parlare di come nasce e si sviluppa una sceneggiatura.

Moderatore: Moderatori

#1277304
Nell'Hight Concept ogni sequenza è legata alle altre in un rapporto di causa-effetto. Non puoi modificare un punto senza avere ripercussioni su tutto il resto. E' tutto "legato".

Nel Low (o Soft) Concept, si "drammatizza un'idea". Succedono cose, ma ne potrebbero succedere altre. Si fanno scelte drammatiche (di scene e, conseguentemente, di sequenze) ma se ne potrebbero fare altre ottenendo lo stesso risultato.
Penso e ripenso a questa definizione, ma non riesco a immaginare come qualsiasi film possa avere scene che non siano legate tra loro da un rapporto di causa-effetto. Se si modificano le scelte drammatiche, non si può ottenere lo stesso risultato, in qualsiasi film. In altre parole, qualcuno sa indicarmi dei titoli low concept, e perché lo siano? Ecco, forse Paterson?...
#1277309
Te le avevo indicati alcuni film. Tra cui, per esempio, "La Grande Bellezza". Guardatelo. O, più probabilmente, riguardatelo.

Jep Gambardella, il protagonista, è stato uno scrittore al top ma che da tempo non produce più niente, perché è in cerca della "Grande Bellezza". Che esteriormente è quella della città più bella del mondo (Roma). Ma interiormente? Lui dice chiaramente che voleva essere "il re della festa" (qualcosa del genere), ma ormai si trascina in una "grande bellezza" di facciata: quella di una mondanità da rotocalco che non gli dà più niente. Che forse un tempo gli ha dato ma che adesso lo lascia vuoto, se non insoddisfatto. La "Grande Bellezza" che cerca è un po' come la ricerca del Graal, un qualcosa che nemmeno si sa bene cosa sia. E comunque esiste? E se esiste dov'è?

Ok, questo in soldoni. Che poi, di solito, nelle storie low concept ci sono vari subplot, ovvero vicende legate ad altri personaggi ma che ruotano tutte intorno all'idea centrale del film. Non a caso ti avevo detto che il low concept è "la drammatizzazione di un'idea".

La questione è che ciò che a Jep Bambardella succedono delle cose, fa delle cose, ma ne potrebbe fare altre e potrebbero succedergliene altre mantenendo inalterata la sua ricerca della "Grande Bellezza". Pensa, che so, alla festa all'inizio del film. O quando assiste a quell'assurdo spettacolo di "arte performativa" all'aperto e poi intervista l' "artista". O la fugace storia di sesso con Isabella Ferrari ecc. Magari il film poteva mostrare altre cose, fare altre scelte. Magari niente festa, niente amico aspirante drammaturgo fallito (Verdone) ecc ecc ecc ma l'idea centrale del film sarebbe rimasta inalterata. Sarebbe stata portata aventi con altre situazioni e altri personaggi (quelli di contorno).

In un film hight concept questo non è possibile. Se c'è una festa all'inizio c'è un motivo preciso che avrà una conseguenza precisa. Se c'è una notte di sesso con una persona c'è un motivo preciso che avrà una conseguenza precisa ecc ecc ecc.

Comunque comprendo la tua "confusione". In due righe, su un forum, è difficile spiegare bene e far comprendere certe questioni. Con buona pace di chi (anche in questo forum), pensa che lo studio della materia narrativa non serva o che un manuale basti e avanzi.

Guardati (riguardati), oltre a questo, anche "Nuovo Cinema Paradiso", "Full Metal Jacket" e "America Beauty".
#1277366
Guardati (riguardati), oltre a questo, anche "Nuovo Cinema Paradiso", "Full Metal Jacket" e "American Beauty".
Anche American Beauty è low concept?! Quindi tutti i produttori vogliono l'high concept, però ci sono film low concept che hanno avuto un enorme successo. Quindi questa particolare predilezione a cosa è dovuta? I primi sono considerati blockbuster assicurati? Ed è effettivamente così, oppure ci sono film high concept che poi al botteghino sono stati una delusione?
#1277380
Guarda, sono questioni che riguardano l'industria americana. Hight concept, low concept, sono termini assolutamente sconosciuti nel mondo produttivo italiano.

In ogni caso i successi (e i flop) sono sia di qua che di là.

La preferenza per l'hight concept sta nel fatto (ma lo avevo già scritto) che sono film più facili da promuovere, perché puoi riassumerli in poche parole. Una pura questione di marketing. Fin dal titolo. Ad esempio, basta dire "Lo Squalo", "Alien" o "Top Gun" e hai già un'idea di cosa ti aspetta.
#1277407
Con buona pace di chi (anche in questo forum), pensa che lo studio della materia narrativa non serva o che un manuale basti e avanzi.

Potrei dirti che quando partorisci una storia e decidi di farne una sceneggiatura non hai bisogno di sapere che sia high concept o low concept, finisce in una delle due categorie per forza di cose.
#1277413
Sicuro. Si parte sempre da un'idea, non da "ora scrivo una storia hight concept", piuttosto che low concept. Ma essendo due mondi narrativi diversi, essere consapevoli a quale mondo appartiene un'idea per una vicenda da raccontare, male non fa di sicuro. Perché se conosci quei mondi, sai come muovertici. Altrimenti il rischio è sempre quello di scrivere una storia che non è né carne né pesce. In soldoni, una "robetta" che non appassiona nessuno.

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