Ho notato che la maggior parte dei concorsi letterari che hanno una sezione per la sceneggiatura, prevedono un limite di età. Infatti, più della metà dei premi sono destinati ai giovani, se non ai giovanissimi.
Secondo voi anche nel mondo del lavoro vengono utilizzati gli stessi parametri?
certo nel mondo del lavoro preferiscono pagare un apprendista giovane costa meno
ma se è vero che il Don Chisciotte della Mancia Miguel De Cervantes l' ha scritto fra i 60 e 70 anni
e Camilleri scrive ancora a 90 anni bisognerebbe lasciar più spazio libero ai meno giovani
Che vuol dire "apprendista"? Nel campo della sceneggiatura non esistono "apprendisti". Esistono sceneggiatori. E chi te l'ha detto che "nel mondo del lavoro" preferiscano gli "apprendisti"? (che non so cosa siano). I produttori vogliono sceneggiatori. Sceneggiatori che sappiano fare il loro mestiere. I produttori preferiscono pagare meno... meno cosa? Nel budget complessivo di un film, la voce sceneggiatura è quella meno onerosa. Sono gli spiccioli. Via ragazzi, basta con questa lagna tutta italiota di piagnoni che parlano per sentito dire (un discorso generale, senza alcuna intenzione di offesa)
Nel mondo del lavoro si assumono spesso degli apprendisti in prova
poi se dopo il periodo di prova non van bene si licenziano
spesso questo sistema è usato per sfruttare un lavoratore
pagandolo poco e poi licenziandolo .
Giusto invece quando dici che diverso è per le sceneggiature ,
ma a parte che non ne faccio una malattia, perché sono un vecchio disilluso ,
non ho ancora capito come si fa ad arrivare ai produttori i quali sono
già oberati dalle proposte dei professionisti e dai pochi soldi che circolano per
fare dei film nuovi , quindi rimane tutto un mondo sommerso e sconosciuto
e magari chissà dico chissà che anche li non ci sia qualche gemma nascosta.
Certo a qualche narciso matusa si potrebbe anche obiettare vatti a fare i
concorsi , ma non ci prendiamo per i fondelli, star li ad essere giudicati per delle regole
formali prima ancora che per i contenuti , va bene proprio per dei giovani , ai quali
gli viene spesso suggerito dagli stessi promotori di perfezionarsi con dei corsi
naturalmente a pagamento .
Poi quanto al diritto di essere piagnoni o italioti non lo so quanto sia giusto
dal momento che questa stessa situazione si riflette un po' dovunque nel
mondo , in pratica concludendo un apprendista sceneggiatore e qui intendo uno
alle prime armi per questo tipo di lavoro non troverà mai ( o quasi ) un produttore che lo
legga e gli dica francamente : <<bravo divertiti>> e via una pacca sulla spalla , ovvero
<<aspetta aggiusta qualcosa perché l' idea è buona ti consiglio ...>> si viene
cannibalizzati prima ancora che giudicati