Koroshiya ha scritto: ↑lun, 15 giu 2020 - 22:01
Mi dispiace per la tua dissaventura ma io ho avuto esperienze diverse. Nella pratica dipende dalle persone. Secondo te come mai solo nelle ENG stanno messi così, mentre nel cinema si riescono a conservare retribuzioni e condizioni molto più dignitose?
Non è che a me vada meglio per fortuna, me lo sono costruito da me. Rinunciando ai lavori sottopagati a costo di andare avanti a pane e acqua i primi tempi, fino a che nel giro di qualche anno non hanno cominciato a chiamarmi solo le aziende che lavorano secondo le regole, e che mai si sognerebbero di chiamare quelli che non lo fanno. Anche perchè anche al contrario, in ogni ambiente si conoscono nomi e cognomi di quelli che si svendono. Se tutti facessero così, non esisterebbe il problema, purtroppo i primi nemici dei lavoratori sono i lavoratori stessi, prima che i datori di lavoro.
è evidente che per le ENG delle tv è richiesta una professionalità diversa rispetto al cinema
per le news tv l'importante è che riprendi quello che va ripreso in modo dignitoso e velocemente, e che lo monti altrettanto velocemente, poche volte hai tempo per curare l'immagine (magari per certi tipi di approfondimenti) o il montaggio.
per il cinema sviluppi una professionalità diversa, che richiede competenze tecniche più alte (fino a una decina di anni fa, quando si usavano ancora le betacam, anche in tv era richiesta maggiore competenza tecnica) e immagino che chi paga per fare un film vuole gente in gamba, chi paga per fare tv (a parte certi programmi che magari vengono curati di più) non ha più tutto questo interesse alla qualità e siccome la concorrenza è tanta e il lavoro non così tanto, hanno gioco facile
poi io parlo della mia esperienza in Liguria, regione che non è certo il fulcro di produzioni cinematografiche o televisive
e specifico che io non è che lavori così tanto nelle troupe ENG perchè il montaggio non è sempre richiesto e ogni piccolo service di qui ha un montatore assunto o socio, e poi io non mi apro partita IVA e chiedo 150€ nette in assunzione su cui posso trattare se si parla di fare più giorni ma so bene che prima di sentire me provano con altri più economici perchè, come spiegavo prima, sono i grossi broadcast che stanno tagliando e abbassando il costo delle troupe e un piccolo service rischia di non starci dentro se dovesse pagare tutti almeno 150€ nette perchè un service ha anche una serie di costi a cui far fronte
io infatti la colpa principale la dò a rai, mediaset e sky, non ai piccoli service che fanno fatica anche loro
la colpa dei piccoli service è di pensare solo al proprio piccolo orticello, al fatto che se l'altro service è in difficoltà lui potrà lavorare di più, alla mentalità per cui se non accetto io ce ne sono altri 10 pronti ad accettare a condizioni anche peggiori e quindi accettano, perchè hanno famiglia, perchè hanno quei 2-3 dipendenti, perchè hanno fatto degli investimenti in atrrezzatura per cui devono rientrare
complimenti a te per essere riuscito a ritagliarti il tuo spazio in campo cinematografico, sarai sicuramente un bravo professionista, hai voluto e potuto dire di no e nel cinema, per certe qualifiche, la situazione è sicuramente migliore (anche se paragonata ai diritti e tariffe applicate ad es. in austria o germania rimane comunque una bella differenza, almeno per la mia poca esperienza avuta sul campo ormai 15 anni fa, sia con produzioni italiane che straniere)
comunque non voglio entrare in polemica con te nè fare la piagnona, ho letto i primi post di questo topic e m'è salita la rabbia e ho raccontato anche la mia esperienza (e quella delle persone che conosco) che non vuole essere universale ma che sicuramente rappresenta una discreta parte del mondo delle produzioni tv e che indica un peggioramento delle condizioni lavorative ANCHE in questo campo, così come avviene in moltissimi altri campi che siano quelli della ristorazione, del lavoro in fabbrica (ricordo la prima volta che ho sentito parlare di lavoro a progetto in fabbrica, una cosa senza senso che fino a qualche anno sarebbe stata impensabile), del mondo delle consegne, degli edili, ecc.
sono le conseguenze del nostro sistema capitalista, liberista, individualista e consumista