Koroshiya ha scritto: ↑mar, 22 set 2020 - 17:29
Quelli che producono mirrorless sono gli stessi che hanno sempre prodotto fotocamere o ottiche per la fotografia: Canon, Nikon, Sony, Panasonic, Fujifilm, Leica e Sigma principalmente. Non è solo Blackmagic, nessun produttore di cineprese e basta ha mai prodotto una mirrorless, non lo hanno fatto nemmeno Arri, Red, Panavision, Aaton, Zcam e Kinefinity. Tantomeno le aziende che producono telecamere esclusivamente per il broadcast, come Ikegami. Ad ulteriore dimostrazione che sono mercati e settori ben distinti e separati, non si incontrano. Le mirrorless hanno un target ben preciso, che sono quelli di cui abbiamo già discusso.
Koroshiya ha scritto: ↑mar, 22 set 2020 - 17:29
Per madcat: e che c'è da capire? Per me il film è brutto, per te è bello. Questione di gusti. Per il resto ho capito il tuo pensiero, ma non sono d'accordo che i mezzi tecnici impiegati non influiscono sulla riuscita di un film.
Ho detto che non sono determinanti nel compromettere la qualità di un film. Aggiungo che Antonioni sarebbe stato felice di poter contare sulla qualità di una Mirrorless del 2020, quando nel 1966 ha girato "Blow-up": per me il film più iconico degli anni sessanta.
E' inutile dire che una Arri da 120.000 Euro, + 40.000 per un obiettivo = 160.000 Euro, sia migliore di una Mirrorless da meno di 1.000. E' evidente. Lo è meno la serie di limitazioni che il popolo imputa a queste fotocamere, diventate videocamere grazie alle peculiarità elettriche dei CMOS che hanno permesso di rimuovere lo specchio (il pentaprisma era già stato tolto da molte fotocamere, senza pubblicità in quanto soluzione priva di vantaggi per l'utente).
A dire:
Le Mirrorless hanno il Rolling Shutter... Ma nessuna persona sana di mente penserebbe di girare la macchina da presa come il vento gira una banderuola. Se provassero ad usare una Cinepresa Super 35mm si accorgerebbero che la velocità di Panning è limitata in base alla focale ed al'apertura della lunetta; che con un 50mm non si possono fare 90° in meno di 29'' senza che la panoramica vada a scatti.
Le Mirrorless hanno meno di 15 Stop di gamma dinamico... Ma i diaframmi utili sono 4: basta centrarli, cioè usare l'esposimetro; e usarlo in luce incidente: che quello delle videocamere è ingannato dalla riflettenza quando è diversa dal 18% su cui è tarato; almeno usino un cartoncino grigio. Le pellicole hanno 4 stop di latitudine e nessuno si è mai lamentato. Certo, l'industria delle televisioni produce pannelli HDR da anni, e prima o poi doveva trovare un accordo con Netflix per sfruttare una tecnologia che stava rischiando di rimanere al palo.
Le Mirrorless hanno un sensore più rumoroso, oltre - che so - i 25.000 iso... Come? Scusa? 25.000 iso? "La mia Africa", di Sidney Pollack, nel 1985 fece parlare di sé per l'azzardo nell'utilizzo dell'Agfa XT400. 400 iso, una sensibilità eccezionale. Dieci anni prima Kubrick era ricorso ad un obiettivo sviluppato da Zeiss per le missioni Apollo della NASA solo per illuminare la scena delle candele in Barry Lyndon...
Le Mirrorless non hanno connessioni professionali... per esempio la XLR per i microfoni invece delle TRS o TRRS. Ma, che sappia io, l'audio nel Cinema si registra separatamente e poi si sincronizza. La presa diretta si fa con registratori indipendenti.
Le Mirrorless non hanno l'autofocus a contrasto di fase... sarà vero per tutte? E già, dimenticavo che c'è anche chi fa film con l'autofocus. Ne ho visto uno di recente, italiano, dove c'erano due persone intorno ad un tavolo: una alla sinistra dell'operatore e una davanti. L'unica cosa a fuoco era la credenza sullo sfondo. Non voglio dire, Dio mi guardi, che i giovani operatori della risacca digitale, portati a riva con le meduse morte, debbano tenere il fuoco sulla persona che parla; ma che almeno stiano sul soggetto più vicino, o imparino a calcolare l'iperfocale!
Quando difendo la causa delle Mirrorless, lo faccio in funzione delle piccole prioduzioni: Corporate, studi che si occupano di eventi et c. Nel Cinema, una quadriglia di [CUT] al minimo sindacale per un giorno costa più della Mirrorless, e le cifre in ballo privano di qualunque senso il risparmio che le Mirrorless comporterebbero.
Ci sono decine di metri di cavi delle luci e dei microfoni fra i piedi, stativi, Cavalletti che pesano 50Kg, una dozzina di persone intorno, e questo vanifica anche il vantaggio del Set-up leggero.
Le Mirrorless sono ottime per i documentari senza messa in scena; specialmente in giro per il mondo. In situazioni dove un paio di persone sole ce la possono fare: come negli anni sessanta, quando nei reportage in 16mm, una filmava e l'altra registrava. Tuttavia, volendo, le Mirrorless potrebbero usarsi anche nel Cinema: per sfida, per sfizio, per questioni personali. Non immaginate nemmeno quante motivazioni personalissime, quante diatribe e battibecchi sostegano scelte fatte passare per la massima espressione di creatività. E questa potrebbe esserne un esempio, perché mi avete convinto: la prossima porcata la faccio con lo Smartphone.
U so anche mi che se catava e caaaaaaaase.