Premettendo che è tutto spiegato con la massima chiarezza nel guida, cercherò di sintetizzare.
SIAE e diritti di sinc e d'autore
È quello decisamente più articolato e può essere schematizzato in tre casi principali:
1 - musiche tutelate nel repertorio SIAE, ma NON facenti parte di Production Music Library
2 - musiche facenti parte di Production Music Library (ovviamente sono anche tutelate nel repertorio SIAE)
3 - musiche di pubblico dominio
I diritti da pagare sono tre:
A - diritto d'autore (all'autore/editore attraverso la SIAE)
S - diritto di sincronizzazione (direttamente all'autore/editore nel momento della richiesta della liberatoria sull'uso del brano)
C - diritto connesso (agli interpreti esecutori, se diversi dall'autore, per il rilasci della liberatoria sull'uso dell'esecuzione del brano)
Nel
caso 1, potrebbe essere necessario richiedere e pagare separatamente i tre diritti
A,
S e
C, anche se in molti casi l'editore del brano gestisce sia B sia C e rilasciando la liberatoria richiede il compenso che va sia come diritto di sincronizzazione sia come diritto di esecuzione/interpretazione.
Nel
caso 2,
A+
S+
C vengono pagati tutti alla SIAE e i costi indicati nel listino relativo alle Production Music non sono comprensivi di tutto. In questo consiste la semplificazione apportata dalle production music library.
Nel
caso 3, si deve pagare
C alla casa discografica che detiene i diritti connessi. L'esempio tipico è quello della musica classica: Mozart è morto da più di 70 anni, ma se vogliamo usare un suo brano musicale dobbiamo pagare il diritto relativo all'interpretazione da parte dei musicisti che hanno eseguito la particolare registrazione che stiamo utilizzando.
Nota: per non pagare i diritti connessi, dovuti nei
casi 1 e
3 ma non scorporabili nel
caso 2, molto spesso si ricorre alla "reinterpretazione" del brano musicale da parte di un artista che ci deve rilasciare la relativa liberatoria.
Esempio: brano di Eros Ramazzotti. Chiamiamo un amico a registrare una sua canzone, ci facciamo rilasciare una liberatoria d'uso della sua interpretazione e usiamo la registrazione al posto della canzone originale.
In questo caso, il diritto
C non è dovuto, ma rimangono comunque dovuti i diritti
A e
S nelle stesse modalità del
caso 1.
Altro esempio: brano di Chopin. Chiamiamo un amico pianista che riesegue il brano a cui siamo interessati, ci facciamo rilasciare una liberatoria d'uso della sua interpretazione e usiamo quella registrazione al posto di quella originale. In questo caso, non siamo tenuti ad alcun pagamento alla SIAE.
Creative Commons, Royalty Free e SIAE Free
Innanzitutto un chiarimento: in Italia Royalty Free significa SIAE Free. Il concetto di Royalty è legato al diritto d'autore che è sempre la parte riscossa dalla SIAE per i brani tutelati nel repertorio SIAE (o delle altre società straniere che hanno accordi con la SIAE, cioè TUTTE!).
Chiarito questo punto, possiamo riassumere come segue:
- per quanto riguarda
A, in nessuno dei due casi (CC, RF=SF) dobbiamo pagare diritti d'autore
- per quanto riguarda
B+
C, sono quasi sicuramente dovuti nel caso delle musiche Royalty Free, mentre nel caso dei Creative Commons lo sono certamente se la licenza del file è Non-Commercial (NC). Chiaramente il diritto di sincronizzazione s'intende richiesto per uno scopo commerciale, perché se state utilizzando una musica su un filmato da far vedere al massimo ai vostri parenti dentro casa, non mi pare ci sia alcuna questione da mettere sul tavolo.
Da ciò che ho scritto vi parrà ben evidente che sono ben pochi e limitati i casi in cui non c'è nulla da pagare.
Questo ha una ragione ben precisa: il lavoro deve essere sempre retribuito.
Se non state pagando nulla per il brano che avete utilizzato, i casi possibili sono tre:
- il brano è di pubblico dominio e l'esecutore che lo ha interpretato non ha nulla da pretendere
- il brano è stato donato all'umanità dall'autore senza nulla a pretendere
- il brano viene usato illecitamente
Mi permetto di fare un'ultima considerazione, di carattere economico e qualitativo e senza alcuna intenzione polemica.
Se l'autore sta regalando il brano all'umanità difficilmente fa questo mestiere per viverci.
Viene naturale, allora, domandarsi quali livelli qualitativi possa garantire.
Come reagireste se una coppia di amici decidesse di far fare le riprese del proprio matrimonio a un tizio solo perché si è offerto di farlo gratis?
Anche rispettando la loro scelta, non vi assicurereste che il servizio offerto possa essere all'altezza delle aspettative e dei parametri qualitativi del mercato per evitare che abbiano brutte sorprese alla fine?