Ho appena visto il corto e mi permetto alcune notazioni (spero costruttive), sia pure senza dimenticare che si tratta di un prodotto che -come gli stessi autori evidenziano nell'intervista- è stato realizzato in brevissimo tempo e non senza difficoltà operative.
Elementi positivi:
-la scelta del tema;
-la voglia di trattarlo in modo disincantato e leggero;
-la credibilità dell'ambientazione;
-l'interpretazione della coppia squattrinata (lui in particolar modo appare assai credibile).
Elementi negativi:
-il soggetto (l'idea che dovrebbe sorprenderci è invece del tutto identica al noto 'Mari del Sud' con Abatantuono);
-l'interpretazione (non me ne vogliano) della famiglia 'danarosa';
-la 'lunghezza' di alcune situazioni (troppi 'Covtina');
-alcune scelte di ripresa.
L'invito è a continuare e non demordere, magari reclutando attori veri e (soprattutto per parti come quella della famiglia 'da Cortina') anche di un'età più matura (se si vuole ritrarre personaggi cafonal-meneghini stile 'vacanze di Natale', non si può farli interpretare a persone troppo giovani), curando un poco di più i dialoghi e la sceneggiatura.
La voglia c'è e si sente, dunque... coraggio!