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[Anteprima] Apple Final Cut Studio 2

posted by Ren@to

Venerdì 25 maggio scorso a Monaco di Baviera, presso la sede di Apple Germania, si è tenuta una presentazione rivolta alla stampa specializzata volta ad illustrare le nuove caratteristiche della suite Final Cut Studio 2 che ha visto la luce ad aprile in occasione del NAB di Las Vegas.
Tra i giornalisti italiani presenti c’eravamo anche noi di VideoMakers.net e nel corso delle due ore di descrizioni e demo pratiche abbiamo avuto modo di constatare come sotto la nuova suite si celi ben più che un semplice aggiornamento.

In base a ciò che abbiamo avuto modo di vedere diamo un’occhiata alle novità più significative, in attesa della recensione dettagliata nella quale metteremo sotto torchio tutti gli applicativi.

Final Cut Pro 6

 

La principale novità di Final Cut Pro (che arriva alla versione 6) si chiama Open Format Timeline, che significa che adesso è possibile lavorare in tempo reale usando in una stessa sequenza formati diversi, siano essi HD, SD, NTSC e PAL, anche a framerate diversi.
Il sistema si occupa di effettuare lo scaling in tempo reale, quindi senza necessità di rendering. Ci viene mostrata una dimostrazione pratica in cui vengono inserite in timeline una clip HD e due clip DV NTSC e PAL. Il playback risultante è fluido mentre Final Cut Pro si sta occupando di scalare le clip secondo i parametri della sequenza.
L’adattamendo dei parameti della sequenza a quelli del video è reso più immediato anche dalla possibilità di trascinare in timeline una clip di un formato diverso rispetto a quello della sequenza e fare in modo che i settings vengano aggiornati in automatico in base al formato della clip stessa.

Altra novità significativa è l’introduzione del formato ProRes422, il nuovo formato Apple per la post-produzione che promette qualità HD Uncompressed a fronte di un peso da SD.
Nell’esempio reale che vediamo, un progetto delle dimensioni su disco di 1TB (terabyte) viene ridimensionato con ProRes a “soli” 170GB con una perdita di qualità praticamente indistinguibile. Ci viene mostrato uno split-screen con la stessa clip in HD Uncompressed da un lato e ProRes dall’altro a pieno schermo su un Apple Display 23” e non riusciamo a distinguere la differenza.

Anche l’integrazione con Motion è stata migliorata, tanto che adesso è possibile utilizzare ed editare direttamente i suoi template grafici. Possiamo ad esempio creare un sottopancia in Motion e accedervi da Final Cut Pro per utilizzarlo in timeline in diversi punti e successivamente aggiornare tutte le istanze in un colpo solo quando decidiamo di fare una modifica.

Grazie all’introduzione della tecnologia FxPlug inoltre adesso in Final Cut Pro sono disponibili molti dei filtri video presenti in Motion, così come è possibile utilizzarne altri di terze parti che sfruttano la stessa tecnologia.

Tra le altre novità l’introduzione di Smoothcam, originariamente presente solo in Shake, utile a stabilizzare le riprese mosse preservando i movimenti di camera presenti.

Motion 3

 

La funzionalità più richiesta dagli utilizzatori di Motion era senza dubbio l’integrazione di un ambiente di lavoro 3D e con la versione 3 del programma Apple ha pensato bene di accontentarli.
La novità più significativa di Motion 3 è infatti il 3D Multiplane, cioè la possibilità di lavorare con più piani disposti in uno spazio 3D. Con estrema semplicità è possibile operare sui differenti piani in tre dimensioni ed aggiungere camere, luci, effetti 3D ecc… Appositi behavior semplificano al massimo le possibilità di animazione, ad esempio permettendo di saltare con la camera da un piano all’altro con un paio di click del mouse.

Adesso inoltre gli effetti particellari, i replicator e i behavior di testo possono operare tutti nello spazio 3D. Un nuovo tipo di behavior, denominato Audio Behavior, può essere applicato ad un parametro per influenzarne l’andamento in funzione di uno specifico file audio. Dal grafico delle frequenze si scelgono quelle che devono influenzare il parametro e l’entità dell’influenza per vedere magicamente il parametro prescelto animarsi a tempo di musica.

Altra novità è il sistema di Painting, attraverso il quale è possibile disegnare a video con il mouse o con una tavoletta grafica (in questo caso è possibile far variare gli effetti ottenuti anche in funzione della pressione della penna) e realizzare quindi tracciati animati vettoriali. E’ presente una libreria con decine di effetti grafici da utilizzare come tracciati, tra i quali scie luminose o composte da oggetti o liquidi.

 

L’integrazione di tecnologie presenti in Shake come l’optical flow (che permette di analizzare la scena fotogramma per fotogramma ed associare ad ogni pixel un vettore di movimento) ha consentito di inserire in Motion funzioni di retiming, motion tracking e stabilizzazione molto precise. Ci viene mostrato come una ripresa con camera in movimento in cui sono presenti evidenti scossoni venga incredibilmente stabilizzata (o per meglio dire ammorbidita) usando la funzione Smoothcam e in un altro caso come sia facile selezionare un punto della scena per generare il suo percorso di movimento (in questo caso parliamo di Motion Tracking) ed agganciarvi un oggetto. Insomma, i fan di Star Wars d’ora in poi potranno realizzare l’effetto spada laser senza dover lavorare con i keyframes fotogramma per fotogramma.

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Profilo dell'Autore

Ingegnere informatico e sviluppatore sosftware; software utilizzati: Apple Final Cut Pro, DVD Studio Pro, Motion, Soundtrack Pro, Shake; competenze: Editing video, Authoring DVD, Motion Graphics

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