Dal 16 al 20 settembre 2009 si è svolta a Nardò (LE) la seconda edizione dell’Ecologico International Film Festival organizzata dall’Associazione Culturale Contemporary Art Addiction, in collaborazione e con il finanziamento del Comune di Nardò e della Provincia di Lecce.
Sono stati ammessi al concorso film su temi relativi l’ambiente, l’umanità ed i suoi valori di riferimento, la società, lo sfruttamento delle risorse naturali, il rapporto con la città, la differenza economica e culturale fra paesi ricchi e quelli poveri, le alternative possibili all’attuale modello di sviluppo economico.
Il Festival ha raccolto opere suddivise in cortometraggi, mediometraggi e lungometraggi (rispettivamente con premi da 2000 a 5000 euro) comprendendo anche un’apposita sezione dedicata alle scuole.
La promozione della manifestazione avviene in totale economia, sfruttando esclusivamente la rete tramite l’invio di migliaia di e-mail.
Da notare che il Festival è stato preceduto da una serie di iniziative di educazione ambientale promosse in diverse scuole del Salento attraverso rassegne filmiche con dibattito.
Questa seconda edizione del Festival, inoltre, ha proposto spunti di riflessione attraverso dei racconti che hanno creato dei veri momenti di confronto.
Infatti nell’arco dei cinque giorni, oltre alla proiezione dei film selezionati, si sono tenuti degli incontri e riflessioni su Cesare Zavattini (Paesaggio Zavattini) che hanno visto partecipi videomaker, giornalisti, docenti universitari e registi (uno fra tutti Giuseppe Ferrara).
L’Associazione Culturale Contemporary Art Addiction, come ci spiega il Direttore Artistico Roberto Quarta, ha come mission: L’arte per migliorare la società.
Questo Festival, continua il Direttore, in un certo senso “sotterra il cinema” e lo usa solo come mezzo per arrivare agli uomini per migliore la società e la cultura.
Una manifestazione fatta non di passerelle ma di discussioni, riflessioni e dibattiti alla presenza di registi, autori e videomaker.
Usando un principio come quello dell’inquinamento, si vuol essere infestanti, entrare dentro e cambiare gli uomini dall’interno con un progetto ambiziosissimo e a lungo termine: in cinquant’anni, valorizzare la cultura partendo da quella locale.
Le iscrizioni al Festival sono state 161 contro le 117 della scorsa edizione passando da 10 a 15 quindici paesi rappresentati inclusa l’Italia: un ottimo risultato tenendo conto che si è appena alla 2° edizione.
Anche il livello qualitativo ha avuto un notevole incremento, la selezione delle opere effettuata esclusivamente dal Direttore Roberto Quarta è stata quanto mai impegnativa.
Infatti, pur essendo molte le opere realizzate da videomaker professionisti ma operanti nel sottobosco del cinema (quindi non inseriti nella grande produzione), la qualità è stata molto elevata.
Per questo si è deciso di indire un premio del pubblico per quelle 30 opere che, pur essendo di grande spessore artistico, non sono state ammesse alla fase finale ripescandole per il prossimo anno.
Nelle prossime edizioni, l’Ecologico International Film Festival si connoterà sempre di più come festival sociale e probabilmente avrà come sottotitolo “festival del cinema sociale” assumendo così una identità più chiara.
Infatti molti videomaker associano il termine ecologico strettamente ad un tema di inquinamento ambientale, l’intento invece è quello di utilizzare la parola “ecologico” secondo l’etimo greco oikos inteso come ambiente in senso lato (ambiente umano, lavorativo, sociale, urbano): lì dove c’è l’uomo e il suo agire.
I vincitori:
Menzione speciale – A LI TIEMPI MIEI ERA TUTTA CAMPAGNA di Chiara Zilli,
Motivazione: “Per l’impegno inquisitorio con cui documenta l’urgenza e la gravità dell’inquinamento industriale nel brindisino”
In foto Claudio O. “Orka” ed il Direttore Artistico Roberto Quarta
Per ulteriori informazioni vi segnaliamo il sito: www.ecologicofilmfestival.it