Sulla parte superiore ho incollato, con del nastro biadesivo, due strisce di gomma antisdrucciolo (quella usata in cucina) in modo che la cam sia stabile e come vite di fissaggio ho usato la vite da 1/4", mentre il perno antirotazione è stato ottenuto da un tondino da 6mm filettato 6ma e abbassato il diametro opposto a 5,5mm, quindi, come da disegno, è stato posizionato a 14mm dalla vite.
Come visibile nella figura, la piastra ha un codolo che si innesta nel post: per fissarla, bisogna praticare un foro dal Ø4,2mm e filettarlo da 5ma.
La piastra in figura rappresenta un vecchio modello, quello nuovo è più semplice nell’esecuzione, l’unica misura che deve essere obbligatoriamente rispettata è quella del codolo che si inserisce nel post e quella della rispettiva vite di bloccaggio.
Nella figura sopra si possono notare le tre viti con testa a brugola che servono a smontare il supporto per adattarlo ai miei accessori.
L’analisi di questo particolare può sembrare eccessivamente lunga, ma questo argomento è molto importante ai fini della funzionalità del sistema: è controproducente avere una steadi efficiente, se poi si devono impiegare ore per la messa a punto e per riposizionare la camera.
Non sottovalutate assolutamente il problema!
Nella foto seguente un’ottima piastra a sgancio rapido purtroppo non più reperibile
Prima di effettuare l’ossidazione anodica della steadi, è necessario:
ATTENZIONE: seguire le istruzioni di montaggio, ma non usare frena filetti.
La steadi deve essere operativa al 100%, non deve presentare problemi e deve essere impeccabile anche dal lato estetico.
Per togliere piccoli segni sull’anticorodal si può usare tela finissima con grana > 500, mentre per pulire le leghe leggere è consigliabile utilizzare uno sgrassatore (Sgrassatutto tipo Marsiglia).
Dopo l’ossidazione potremo solo ritoccare i pesi e le parti non trattate.