arcanico ha scritto:ma per avere un dual iso sulla GH6, il sensore doveva essere almeno quello della S6, ma a quel punto non è più m4/3...e non si ha più il vantaggio che il sistema offre.
sia la gh5s che la zcam che la pocket 4k montano un sensore m43, quindi con tutti i vantaggi che il sistema offre, esclusa la stabilizzazione (che a volte è un vantaggio, a volte no) e se vogliamo l'autofocus. In cambio di una qualità infinitamente superiore e non solo alle basse luci.
Ho usato per anni la gh5, e per i suoi tempi era una macchina eccezionale. Per questo sono un po' stupito che la gh6 abbia portato così pochi upgrade. Certo, hanno aggiunto il prores, la possibilità di registrare su ssd (cose che ci sono anche su bmpcc4k e zcam m4, macchine che hanno 4 o 5 anni...), migliorato l'autofocus e aumentato la risoluzione ma a scapito della pulizia sui neri con un sensore che non mi pare molto meglio di quello della gh5.
Oggi, quando uso la gh5, e la uso spesso, per non vedere troppo la differenza con le zcam devo mettere un denoise di fisso, e non solo alle basse luci, anche se riprendo a 400 ISO.
Il mio dubbio è quanto vale la pena di acquistare un recorder esterno da abbinare ad una gh6. Si spendono quasi 3000 euro, per avere un prores raw rumoroso su un sensore ben stabilizzato, perdendo pure in praticità. Anche volendo rimanere sul m43 non so se sia vantaggioso.
Capisco che il passaggio a sensori più grandi dia un problema se si ha un parco ottiche. A tal proposito, personalmente sono stato molto attento a non acquistare ottiche native m43 anche quando avevo 2 gh5 e una gh4. Le poche che ho avuto le ho vendute in breve tempo perché non mi hanno mai fatto impazzire (mi è rimasto solo un vecchissimo 14 140 che uso in casi estremi) e sono sempre andato con metabones e ottiche ef. Sia perché mi sembravano un acquisto più lungimirante, sia perché un po' il m43 mi andava stretto mentre con lo speedbooster era come avere un s35 tra le mani.
Tornando in tema, torno a dire che una volta capite le conversioni di spazio colore, e fatto il bianco al meglio, gli aggiustamenti successivi per arrivare all'immagine neutra sono minimali. Lo strumento che può aiutare è un termocolorimetro che bisognerebbe sempre avere in tasca ma costa. Uno speedchecker aiuta: noi spesso lo riprendiamo insieme al ciak ad ogni take, specialmente in situazioni dove la luce cambia.
Ma faccio una domanda: se riprendiamo all'alba o al tramonto, l'immagine "giusta" è quella calda del sole basso, filtrato da uno spessore enorme di atmosfera che elimina ultravioletti e molto blu, o quella asettica dove un foglio bianco è bianco?
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