Oggi ci è arrivata un'email dal Centro Nazionale del Cortometraggio, con la quale ci chiedono dettagli sul corto.
A voi è mai successo?
Ciao. Si l'email è arrivata anche a me. A leggerla bene sembra che chiedono informazioni per un indagine di mercato circa i costi dei cortometraggi autoprodotti nel 2014. Facendo delle ricerche su internet, l'idea che mi sono fatto è che questo centro abbia come scopo istituzionale la distribuzione di cortometraggi sul mercato, cioè intende venderli a televisioni, festival, media ecc. ecc.
Credo che probabilmente sceglie quelli che ritiene più adatti per creare un catalogo da proporre al potenziale compratore.
In pratica ho avuto il sentore che la ricerca di mercato gli è indispensabile, ma anche una scusa per farsi avanti senza impegnarsi troppo. Poi forse mi sbaglio.
In fondo potrebbe essere pure una opportunità, ma se lo è, è di quelle nelle quali non riporre troppe aspettative.
Io ho risposto con dovizia di particolari e mi hanno risposto che mi avrebbero tenuto aggiornato sugli esiti della loro lavoro. Comunque non dimenticare che sei anche tu che dai una mano a loro. E su questo argomento si potrebbe aprire una discussione a parte: i videomakers, siano scalcinati o abili si autoproducono i propri corti, spesso spendendo anche migliaglia di euro, alla faccia dello zero budget. Ma chi organizza i festival, come li farebbe senza i lavori di questi signori? Eppure c'è uno sbilanciamento eccessivo di potere verso i festival. Certo loro mettono la rete, la visibilità, l'organizzazione, il luogo della proiezione, ma a me sembra sempre poco rispetto alla mole di lavoro e al denaro investito da chi li realizza i cortometraggi. Se i videomakers si organizzassero potrebbero bilanciare la situazione: Va bene la dura selezione dei corti, ma si dovrebbe garantire anche ad altri una visibilità durante l'anno fuori i giorni del festival ad esempio.
Scusatemi per l'OT.
Se qualche altro utente ne sapesse di più, ne saremmo felici.
Ciao.