- sab, 29 lug 2017 - 11:25
#1278655
Accidenti, l'audio è davvero pessimo ! Peccato ! Con cosa lo avete registrato ?
La storia è un poco trita e ritrita e purtroppo si sa già fin da subito dove si andrà a parare anche se in effetti il finale che trova luogo lontano dalla casa corregge un poco il tiro.
La location è davvero fortunata per il tipo di soggetto, la casa è davvero suggestiva ed è stata accompagnata da una corretta illuminazione direi.
La fotografia l'ho trovata "anni 70" e tutto sommato adeguata al genere ma non ho saputo giustificare la scelta dei "graffi sulla pellicola", se si è trattato solo di un espediente per dare un senso vintage alla fotografia francamente lo avrei evitato, in effetti la fotografia può avere un sapore antico grazie alla grana ed alle tonalità, l'effetto pellicola rigata comunica un altro concetto che a parer mio esula dallo scopo e non è dunque giustificabile.
Ottima l'immagine della fotografia inquadrata, si è a pieno titolo meritata un PP ed il particolare sulla "ragazza triste" che sembra davvero voler significare qualcosa nel contesto del soggetto del corto (grazie al suo sgurado triste e distratto ed al fatto che anche la ragazza al suo fianco la supporti anch'essa senza guardare in macchina e tenedole la mano) tanto da sembrare una ricostruzione concepita a tavolino, dove la avete scovata e soprattutto sapete dire che cosa rappresenta ?
Inutile notare la recitazione amatoriale, sono argomenti già discussi troppe volte.
Porrei invece l'attenzione rispetto alle inquadrature ed ai movimenti di macchina:
Non mi sono piaciute le inquadrature sul terrazzino, le angolazioni di ripresa non erano il massimo e soprattutto non mi è piaciuta la parte illuminata troppo sfocata che accompagna la confessione delle paure dell'attore riguardo il fatto di non saper recitare... la parte illuminata e eccessivamente sfocata risulta fastidiosa rispetto al volto del regista ed allo sfondo nero.
Ci sono poi dei movimenti di macchina che paiono delle soggettive ma che alla fine si scoprono risultare piuttosto delle panoramiche come nella sequenza della stanza illuminata di rosso dove viene data l'impressione che il ragazzo sia entrato nella stanza e si sta guardando intorno salvo poi scoprire che la "panoramica" a mano libera si gira inquadrandolo ancora sulla porta....
discorso simile nella casa della servitù dove si vede il giocattolo a molla.
Mi è piaciuto il font utilizzato per i titoli ed i brani scelti per la colonna sonora.
Con qualche piccola attenzione tecnica in più si sarebbe potito ottenere un risultato ancora più appagante.
Vale sempre la regola che il soggetto la fa da padrone e...davvero... il soggetto horror viene sempre in mente per primo quando si è agli esordi perchè si crede di poter stupire con la suggestione... cosa che invece è davvero difficilissima da ottenere...
tuttavia ve la siete cavata abbastanza bene rispetto alla media degli Horror.
Complimenti per l'impegno dato che comunque il corto è abbastanza lungo, ma è ben montato e prende i tempi giusti lasciandosi guardare e restituendo quel sapore che riporta agli horror italiani degli anni 70 che a parer mio non guasta.
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