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Moderatore: Moderatori

#799889
Mi ha colpito maggiormente. Anche i dialoghi meglio dell' originale. :D
#856465
Rimpolpo il suddetto topic che langue con la mia opinione su questo film scatenando polemiche e sganassoni! :lol: :lol: :lol:

PREMESSA

Ho detestato i Kill Bill e i Grindhouse vari.Il mio film preferito di Tarantino è Jackie Brown,ma ovviamente i suoi primi due lavori sono incredibili.Sono andato a vedere i Bastardi senza gloria al cinema e quando sono uscito dalla sala quello che ho pensato è stato questo: sopravvalutato,manieristico,citazionista e di una superbia fastidiosa...ma qualcosa del film mi era rimasta,qualche trovata registica ma nulla più.

Capitolo 1 - La seconda visione

Passato qualche mese ho riguardato il film spaparanzato sul divano.Solitamente guardo i film sempre due volte,a meno che il film in questione non mi abbia davvero contrariato.Bene....ho rivisto Bastardi senza gloria una terza volta e ogni volta che lo vedevo c'era qualcosa che mi piaceva sempre più.Credo che ad ogni visione andassero via i preconcetti sul citazionismo e sulla veridicità storica e prendesse invece piede un pensiero costante...quale regista non avrebbe voluto riscrivere la storia almeno nella finzione cinematografica? Io personalmente si...soprattutto se avessi avuto la possibilità di inserire l'attentato ad un personaggio storico così negativo come Hitler in sceneggiatura.Creare dei personaggi peggiori degli stessi nazisti in cui lo spettatore potesse identificarsi giocando così con il nostro senso etico,parteggiare per dei criminali di guerra sadici e senza scrupoli.Guardandolo così il parallelismo con il mondo dei fumetti è palese.Ma c'era ancora qualcosa di più...

Capitolo 2 - La scomposizione della messa in scena

Quello che mi colpiva era il modo in cui la vicenda veniva narrata per blocchi narrativi,precisi,puntuali e sorretti da una recitazione impeccabile.Il citazionismo è evidente dalle prime inquadrature che sembrano rubate al Sergio Leone di C'era una volta il West,in particolare all'omicidio della nuova famiglia di Claudia Cardinale da parte di Henry Fonda.Ma il dialogo tra l'immenso Christoph Waltz e il padre di famiglia che nasconde gli ebrei è di una bellezza formale e narrativa incredibile.Neanche il tempo di riprendere fiato dopo la fuga tra i campi di Mélanie Laurent/Shosanna Dreyfus che un nuovo blocco narrativo ci presenta i Bastardi senza gloria,con un monologo surreale in cui Brad Pitt,in parte e visivamente inquietante con l'immensa cicatrice sul collo,pretende gli scalpi dei nazisti dalla sua truppa scelta.
Di qui poi si susseguono per blocchi narrativi sequenze da antologia: l'incontro al ristorante tra Shosanna e Lamda,con lo strudel,in cui la tensione aumenta di secondo in secondo,la locanda (per me la sequenza migliore di tutto il film) in cui l'accento degli infltarti desta il sospetto dei tedeschi con una carneficina finale degna del Mucchio selvaggio,la sequenza finale con l'incendio del cinema e l'uccisione di Hitler,il piano per far terminare la guerra architettato da Lamda.

Capitolo 3 - La fine

Dopo aver rivisto più volte questo film non mi sento di non poter asserire che si tratti di una delle opere riuscite meglio a Tarantino.Per i motivi già espressi ma anche per il rigore formale che bisognerebbe imparare ad avere quando si vuole fare cinema. Un primo piano può avere milioni di angolazioni,ma Tarantino sembra avere sempre le giuste distanze e sempre le giuste proporzioni.Difficile che non restino impresse nella mente sequenze come quelle della preparazione di Shosanna realizzata come un videoclip anni ottanta.
Magari dategli una seconda possibilità,potrebbe piacervi più di quanto non pensiate...o potrebbe farvi ancor più schifo! :birra:
#856497
ActionCamStudio, Penso che tu abbia centreto in pieno il nocciolo delle questione !
Sei riuscito ad esprimere al meglio il concetto !
Il film è volutamente pieno zeppo di citazioni...Tarantino ha imparato il mestiere a suon di videocassette e di fronte al televisore, è inevitabile che esso abbia una voglia smaniosa di citare quelli che sono stati i suoi "maestri sullo schermo" e le loro sequenze a lui preferite.
Sapendo questo e partendo dunque prevenuto o meglio preparato mi godetti al 100% già la prima visione al cinema (e rimasi subito folgorato dall'immensità e dalla potenza del dialogo di apertura tra il Colonnello ed il contadino pensando già da subito che quello poteva essere il pezzo più forte e meglio riuscito di tutto il film...e rimane ad ora il mio preferito..), ed ancora di più le successive sul DVD.
Anche la cicatrice che hai citato sul collo di Brad Pitt potrebbe essere la citazione della cicatrice sul collo di Clint Eastwood in quel vecchio fil che forse si intitolava qualcosa come "impiccalo più in alto"....
Citazioni o meno questo film ha una forza davvero particolare e potente.
In ogni caso le citazioni stesse hanno il potere di richiamare alla mente dello spettatore "cinematograficamente colto" le senzazione e le emozioni degli stessi film citati caricando ancora di più la trama del film citante.
In ogni caso credo sia confezionato sapientemente.
Ciao Roberto
#856614
Aggiungo...condivido al 100% la tua analisi e penso che la volontà di rendere ogni singola sequenza "epica" abbia fatto storcere il naso a molti,me compreso all'inizio. Il volersi spingere oltre e cercare di lavorare di testa piuttosto che d'azione porta la visone del film ad un altro livello.Se ci si pensa un attimo l'unico momento in cui "vediamo" la guerra è durante la proiezione del film (ho trovato molto gradita la sorpresa di avere nei contenuti extra del dvd il film intero...un piccolo capolavoro!)...poi solo dialoghi.E che dialoghi! Io direi questo: Bastardi senza gloria non è propriamente un film di guerra,ma credo sia un film sui film di guerra e su tutti i generi cinematografici! Può sembrare paradossale ma l'estetica e le finezza testuali sono davvero molto evidenti,i sentimenti di "vendetta" e le perversioni a cui sono abituati i personaggi del film rappresentano l'essere umano che vive per la guerra,ma lo "stereotipo" viene da quello che noi siamo abituati a vedere come rappresentazione cinematografica del soldato. Ripetendomi,credo che chiunque sia appassionato di cinema non possa non trovare le sequenze di questo film "impeccabili"...colpisce l'immaginazione e modella nella nostra testa una nuova visione dei film di guerra,quella personale di Tarantino.
#856633
E si oramai ...... Tarantino e' tarantino ....
Credo che i suoi .... siano a pieno titolo .... film da accademia (insomma).....
Virtuoso e coraggioso .....e poi interessante come marca le distanze incessantemente e costantemente tra teatro e film.
E poi ha acquisito ... una sensibilita' cosmopolita (planetaria) .....
Riesce a cogliere e a "fondere" e a trasmettere .... e con estrema semplicita',sensibilita',eleganza ...... Oriente e Occidente.
Credo siano rari ..... se poi propio non l'unico (di successo)che ci sia riuscito (credo)
(Forse .... Bernardo Bertolucci ha iniziato una sensibilita' simile ..... ma sinceramente .... non ne ha lo stesso tecnicismo)....

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