Inoltre, il mio commento sui registi che non hanno mai visto un film al cinema non è campato in aria. Magari non è il caso di quelli citati, ma io ho visto cose che non vi immaginate, una per tutte (e non faccio il nome del regista per pietà , ma è italiano...) è un film mandato a Venezia con i sottotitoli SULLE BANDE NERE perchè il regista non voleva "rovinare" le immagini, ma le bande nere sono una cosa televisiva, al cinema NON ESISTONO, ed hanno dovuto proiettare il film più in piccolo perchè sotto si leggessero i sottotitoli. E' accaduto veramente, non scherzo.
Per cui, ripeto, non so se sia il caso dei registi di cui sopra, ma di quelli che al cinema non vanno mai ce n'è più di uno.
Parto col risponderti da qui, visto che su questo punto sono assolutamente d'accordo con te. Altrimenti sembra che traggo piacere dal contraddirti (cosa non vera)...
Io ho esempi ancora più eclatanti di registi ignoranti, arrivati alla regia filmica solo perché si tratta di personalità rompiscatole, agguerrite e con i giusti agganci, non certo per chissà quale talento. Vuoi un esempio? Parlo di una nota regista italiana molto attiva negli anni settanta, dallo stile abbastanza torbido e sanguigno...capito chi è? Ok. Tale regista non ha (o almeno non l'aveva quando l'ho conosciuta) ALCUNA idea di cosa fosse una "panoramica a schiaffo". Ignorava il fatto che in montaggio, tale panoramica potesse legarsi ad un'immagine statica. Inoltre, non aveva idea di cosa volesse dire registrare l'audio su un set. Pretendeva che i fonici stessero sul set a registrare l'audio di una scena muta su cui sotto sarebbe poi stato appoggiato audio ambiente. O di una scena la cui unica battuta si svolgeva fuoricampo, pronunciata da un attore che l'aveva già registrata e che magari, nel frattempo, era tornato in roulotte a cambiarsi.
L'ignoranza dei registi spesso è a tutto tondo, ma in questo caso non stiamo parlando di registi ignoranti che girano male, ma di registi che dimostrano competenza e che spesso fanno ricorso ad una tecnica che ad alcuni piace, e ad altri no.
Voglio concludere con una cosa:
Willy, scusa se te lo dico: ti leggo molto su questo forum, e hai tutta la mia stima. Ti ritengo una persona molto competente, gentile e disponibile. Ma troppo spesso vuoi avere l'ultima parola con persone che dimostrano meno esperienza di te e che per questo motivo avrebbero bisogno di stimoli e suggerimenti, non dogmi. Come ti ho scritto una volta, spacciare ciò che si dice per "verità assoluta" non va bene, soprattutto quando ad ascoltarti ci sono persone che, dal basso della loro ignoranza e parziale conoscenza, tendono a credere a tutto ciò che dici. Scusa, ma io alcuni tuoi interventi li leggo così.
se uno dipinge una tela che tutti trovano insulsa, io credo che il pittore non abbia centrato l'obiettivo, non che la gente ha gusti e interessi diversi. Certo, ha gusti e interessi diversi dal pittore in questione, ma è lui che è nel torto. Si tratta di dare una definizione anche all'arte, ad un certo punto. Questo vale in generale.
Ecco, scusa willy ma qua secondo me ti sbagli e anche di grosso. Primi di tutto quando mai, nell'arte, è mai esistito il concetto di torto o ragione. E anche fosse, non stiamo parlando di uno stile che scontenta tutti, ma che ha i suoi estimatori e detrattori...proprio uno dei link che ho postato era riferito ad un articolo che invitava a vedere dieci film appartenenti alla categoria "shaky"...
In secondo luogo, hai sintetizzato in poche righe il concetto che nel corso dei millenni ha UCCISO non l'arte ma gli artisti, che magari si ponevano come innovatori e il cui talento veniva riconosciuto solo dopo la loro morte, a distanza di decenni o secoli.
Non ti piace questo particolare stile di ripresa? Sacrosanto. Ma nessuno qui ha l'autorità per giudicarlo "sbagliato" o meno. Anche perché i soldi che questi film incassano, e il consenso generale che a volte ricevono, dicono altro.
Ora sono totalmente OT e mi aspetto di essere editato a breve, ma lasciate intatto il post qualche minuto almeno perché qualcuno lo legga, per piacere.
Davvero willy, nessuna antipatia o acredine (non ce ne sarebbe ragione), ma mi sembra giusto dirlo.