mah veramente no, ho appena detto che film italiani (recenti) non ne scarico e che negli ultimi anni pochissimi usciti che mi interessavano (Boris, Il Divo, non ho avuto la possibilità con Habemus Papam ma un po' mi stuzzicava) li ho visti comunque al cinema
Henry, Corpo Celeste, Il primo uomo, Il villaggio di cartone, Io sono Li, Tatanka, L'ultimo terrestre, La kryptonite nella borsa, Passannante, Ristabbanna, Sette opere di misericordia, Terraferma, This must be the place, Romanzo di una strage, Cesare deve morire, li hai visti?
tra l'altro nel caso di Boris proprio grazie al download (della serie, oltre a comprare i dvd dovrei avere anche l'abbonamento a sky? tra l'altro questa serie ha avuto la sua fortuna proprio grazie al passaparola e al download).
Veramente è stata la sua condanna. La percentuale di ascolti era bassissima, vendeva pochi spazi pubblicitari e nell'ambiente si è pure cominciato a vociferare che gli autori stessi ne hanno facilitato la diffusione in rete, con la conseguenza che adesso fanno fatica a farsi produrre altro.
Io vado al cinema perchè ci voglio andare, sta al film invitarmi e i film italiani raramente lo fanno, penserei più a questo che al problema del download.
Idem, e infatti guardo massimo una ventina di film all'anno, tra cinema e scarico legale. Il problema è che i concetti che stai esprimendo li posso anche rispettare, ma mi fanno rabbrividire perché sono l'espressione di un cinema fruito come fosse un fast food, e non è per niente la mia concezione del cinema. Meglio venti film, pagati, che cento rubati, quand'anche ne avessi visti altri dieci o venti pagati. Si chiama senso etico, mi dispiace che stia quasi completamente sparendo. Insomma quoto rott75, la retorica del poveraccio ormai è diventata una filastrocca e ha anche abbastanza stufato per la sua banalità. I miei nonni, che sicuro erano più poveri di me e te messi insieme, al cinema ci andavano uguale, solo che di film se ne vedevano magari 2 all'anno, e si facevano bastare quelli non andavano a rubare le pizze di straforo per vedersene di più. E guardacaso l'industria cinematografica italiana era fiorentissima, all'epoca. Il fatto è che le nuove generazioni sono state educate al tutto e subito, solo diritti e nessun sacrificio, quindi sono d'accordissimo con rott75: il download si è diffuso anche perché fa parte di uno stile di vita che si sta sempre più apatizzando e sedimentandosi intorno ad internet.
Poi c'è una differenza sostanziale a livello di semantica tra "rubare" e "copiare". Se rubi, qualcuno è privato dell'oggetto, se copi l'oggetto è ancora lì.
No, è la stessa identica cosa. Leggiti le norme di diritto commerciale a riguardo, senza offesa ma sono quelle che fanno testo, non la tua opinione personale. Altrimenti per coerenza diventa anarchico ma sappi che in un mondo anarchico non esisterebbe nemmeno il cinema fatto ai livelli alti cui siamo stati abituati nel '900. Un film o un brano musicale o un libro non sono un oggetto, l'oggetto è il supporto nel quale sono contenuti. Ciò che viene protetto dal diritto d'autore è invece la proprietà intellettuale dell'opera, nel quale sono stati sicuramente investiti denaro, tempo e lavoro. E siccome per produrre queste opere c'è chi lo fa di mestiere, per vivere e ricavarne dei guadagni deve essere retribuito in denaro da chi usufruisce della sua opera. Se non lo fai, gliela stai rubando. Credimi che lo spettatore in più che fa piacere è solo quello pagante, degli spettatori non paganti faremmo tutti volentieri a meno. Se non ti piace così, allora comincia solo a guardarti i corti e i filmetti amatoriali no budget che girano su youtube, fatti non a scopo di lucro. Oppure non lamentiamoci che poi il cinema viene fatto solo dai figli di papà che possono permettersi di stare a fare gli "artisti" tutta la vita senza ricavarne una lira, perché c'è gente che non vuole pagare per tutti i film che si guarda.