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[Coma Film] L’Invadenza di Azuzl

posted by VMStaff
  • Tiplogia: Fiction
  • Durata: 7’ 43"
  • Regia: Antonio Zucconi e Filippo Fraternali
  • Produzione: Coma Film
  • Trama: L'invadenza è prerogativa di molte divinità, come è noto da secoli per non dire millenni. Eppure esiste una divinità che è la più invadente, la più impicciona, la più indiscreta di tutte: Azuzl. Due umani, Gianfranco e Filippo, architettano un piano per liberarsene. Ma uno di loro nasconde un terribile segreto.
  • Cast: Astutillo Smeriglia, Fausto Peloso, Katia Ferri
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Immergiamoci in questa nuova intervista con Filippo Fraternali e Antonio Zucconi registi di “L’Invadenza Di Azul†per saperne di più sul loro lavoro.

VM: Ci parlate di voi e della vostra “casa†di produzione?

AZ: Io sono nato nel 1972, ho studiato astronomia a Bologna e attualmente mi dedico allo studio degli effetti del fumo di sigaretta su me stesso. I cortometraggi rientrano nella sfera degli hobby, insieme ad altre cose che, per pudore, non menziono.
La COMA FILM più che una vera e propria casa di produzione, è piuttosto una scritta prima dei corti. Serve per dare ad eventuali spettatori il tempo di pulirsi gli occhiali.
FF: Confermo tutto, con “73†al posto di “72†e “ZUiP film†al posto di “COMA FILMâ€.

VM: Nella realizzazione di lavori a budget limitato cosa ritenete sia la carta vincente per la buona riuscita del film e, nello specifico di questo lavoro, cosa è stato determinante per la buona riuscita del progetto?

FF: Beh la sceneggiatura è importante, senza la sceneggiatura non s’inizia mica, poi c’è la telecamera, adesso non è per fare l’esperto però secondo me senza telecamera il film non viene un granché, poi…
AZ: Il microfono!
FF: È sì il microfono, se no non si sente niente. Poi, personalmente, penso che una persona che sappia fare i nodi alle cravatte sia fondamentale in un film come “L’invadenza di Azuzlâ€.
AZ: Sì, sì, d’accordissimo.

VM: Ci date qualche dettaglio “tecnico†sulla realizzazione? Potreste parlarci del tipo di attrezzatura utilizzato in tutto il corto?

AZ: Il corto è stato girato in tre giorni con una videocamera turistica, un faretto da giardino da 500 W e una cassa di birra chiara doppio malto in bottiglie da 66 cl.
FF: Mah, a me sembrava che avessimo più birra.


VM: Nella realizzazione dei lavori low budget il coinvolgimento degli amici per la realizzazione è un fattore determinante. Ci parlate della vostra esperienza in merito

FF: Antonio, posso chiamarlo così vero? Antonio crede molto nel coinvolgimento degli amici, il problema è che di amici ne ha pochi e quindi ci ritroviamo sempre in due a fare tutto il lavoro. Ora ragazzi, va bene l’autoproduzione, passi il budget zero, ma qui siamo all’apoteosi del casalingo, la quintessenza dell’amatorialità. Ve li immaginate questi due poveracci sistemare la telecamera sul cavalletto e gettarvisi entrambi davanti nella vana speranza di finire per caso dentro l’inquadratura? O prendersi ad insulti e schiaffi cercando di farsi passare la ridarella? L’amicizia è una cosa importante, però ogni tanto un paio di conoscenti farebbero pure comodo, tu che dici Antonio?
AZ: zzzz.

VM: Quali sono stati i principali intenti e ispirazioni (filmiche) che vi hanno influenzato e che vi ispirano in genere nel vostro modo di realizzare determinati lavori?

AZ: Dico gli intenti? Per quel che mi riguarda io ho principalmente due intenti, uno a breve termine e uno a lungo termine. Quello a breve termine è giocare a fare il regista, quello a lungo termine essere selezionato a Visioni Italiane.
FF: Beh facile, così a me toccano le ispirazioni, ma non c’è qualcuno qui che si occupa del bilanciamento delle domande? Avete detto “ispirazioni†o “aspirazioni�
AZ: Ispirazioni.
FF: Eh infatti. Allora, vediamo: Woody Allen, Bergman, Fellini, Kubrick…
AZ: Scorsese…
FF: Ah si’, Scorsese, Kurosawa, Moretti lo metto?
AZ: Fai tu.
FF: Moretti, qualche francese…
AZ: Qualche russo…

VM: Il budget per realizzarlo? Quanto è costata la vostra realizzazione?? E quanto è costato in termini di tempo, dandoci un riferimento per la preproduzione, la produzione e la postproduzione.

FF: Andò, ma questo l’abbiamo già detto.
AZ: Filì, ci hai raggione!
FF: E adesso che diciamo?
AZ: Parla della postproduzione.
FF: E che è la postproduzione?
AZ: Tutto quello che viene dopo la produzione.
FF: Andò… ma noi non ci abbiamo una produzione.
AZ: Ah già.

VM: Il vostro lavoro quale futuro avrà? Ci sarà la partecipazione a concorsi e proiezione/distribuzione e a che livello?

AZ: Dopo la realizzazione, tutti i nostri corti sono spediti più o meno in tutti i festival: tranne quelli dove si paga, quelli di ispirazione religiosa e quelli che vogliono tre copie del DVD più una VHS perché non si sa mai, cinquanta pagine di scheda di iscrizione firmate e controfirmate in duplice copia, foto del corto, dei registi e dei genitori dei registi su carta fotografica superglossy dimensione A3, fotocopia della carta di identità e del passaporto e un chilo di farina. “L’Invadenza di Azuzl” è il nostro primo corto che abbia avuto un po’ di diffusione. È stato selezionato in una trentina di festival e ha vinto otto premi, di cui uno in denaro. Questo è importante.
FF: zzzz.

VM: Siete già al lavoro su un nuovo progetto? Di cosa si tratta e quando vedrà la luce?

FF: Il nostro prossimo film si chiamerà “La preziosa anima di Fausto†o qualcosa del genere, abbiamo finito di girarlo più di tre mesi fa ed ora Antonio lo sta montando con la cura di un miniaturista. Finora ne ha montato circa un quinto, si fa presto a fare il conto…
AZ: Tre per cinque quindici.
FF: Ecco bravo, ma non parlavo con te.
Comunque il corto parla di Fausto (Antonio), un Faust dei nostri giorni o forse del futuro che evoca il Diavolo per noia e si ritrova in casa un Mefistofele (Filippo) un po’ sfigato che non riesce a fargli accettare un sola proposta, il tutto finisce in tragedia. Non riusciamo ancora a capire se ne verrà fuori un capolavoro o una schifezza.

VM: Ci potete dare qualche indiscrezione riguardo i vostri prossimi impegni?

FF: Mah, io in tutta onestà mi devo mettere a ripassare la meccanica dei fluidi, ho trovato questo nuovo modo di spiegare le equazioni di Eulero e se avete un po’ di tempo ve lo racconto volentieri.
AZ: Io c’ho il mio cartone animato.
FF: Ah sì, lui sta preparando questo cartone animato da quando lo conosco e sarà un capolavoro quando lo finirà. Io non l’ho ancora visto ma questo non significa che non esista.
Cos’altro?
AZ: Mah, io adesso avrei un impegno in bagno ma non so se…
FF: No, non credo che interessi molto. Che dici, salutiamo?
AZ: Sì dài, ciao!
FF: Ciao

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