Immergiamoci in questa nuova intervista con Paolo Bonfanti, regista di “Direttissimo”, per saperne di più sul suo lavoro.
VM: Ci parli di te e della tua “casa” di produzione?
PB: Non ho una casa di produzione. Calamari Union Production è un nome inventato, un gioco che camuffa un’auto produzione. Un omaggio ad Aki Kaurismaki.
Questo è il mio primo cortometraggio. E’ un desiderio che avevo da anni. Il cinema è la mia passione e sapevo che prima o poi avrei fatto qualcosa. Il mio percorso artistico però parte da lontano. Ho un diploma in Arte Applicata e lavoro da libero professionista come grafico / creativo. Ho suonato e cantato per 10 anni in un gruppo Rock della provincia di Bergamo (Gene Reparto Corse) dove inoltre scrivevo i testi delle canzoni. Attualmente collaboro anche con una compagnia Teatrale (il Tamburino) che si occupa di rappresentazioni didattiche nelle scuole. Mi occupo delle luci, delle immagini e dei suoni. Insomma: pittura, teatro, musica…. Mancava proprio il cinema!
VM: Nella realizzazione di lavori a budget limitato cosa ritieni sia la carta vincente per a buona riuscita del film e, nello specifico di questo lavoro, cosa è stato determinante per la buona riuscita del progetto?
PB: Determinazione e perseveranza. La convinzione che con poco si può fare tanto..
In questo lavoro è stato determinante un ottimo lavoro di squadra. Il soggetto era stimolante e affascinante perché il racconto di Buzzati è bellissimo e gli attori hanno lavorato con grande entusiasmo, in un bel clima di amicizia. La recitazione credibile, la fluidità delle immagini, creare curiosità nello spettatore sono tutti fattori determinanti che prescindono dal budget….
VM: Ci dai qualche dettaglio “tecnico” sulla realizzazione? Potresti parlarci del tipo di attrezzatura utilizzato in tutto il corto?
PB: Ho utilizzato una Panasonic HVX 200 e un cavalletto… Nient’altro! Ho alternato riprese fisse con la camera appoggiata a terra o su cavalletto e riprese con camera a mano cercando di alternarle in modo equilibrato in fase di montaggio. Non ho utilizzato zoom o carrellate, ho ridotto il tutto all’essenziale.. Per il montaggio ho utilizzato Vegas Pro 10.0.
VM: Nella realizzazone dei lavori low budget il coinvolgimento degli amici per la realizzazione è un fattore determinante. Ci parli della tua esperienza in merito.
PB: Fondamentale direi! Ho la fortuna di avere amici attori che hanno dato la loro disponibilità con grande entusiasmo e soprattutto gratuitamente! In questo caso devo dire che il budget non è stato “low” ma ZERO assoluto! Penso di aver speso qualche euro per i vari spostamenti in treno tra Treviglio e Brescia…
L’attore principale, Michele Marinini, oltre ad essere un grande amico, è attore di teatro professionista, musicista e cantante di grande talento. Francesca Minutoli, la ragazza che aspetta sulla panchina, è laureata all’accademia dei filodrammatici di Milano. Luca Geneletti (il sindaco) e Andrea Grancini (il promoter) sono attori teatrali non professionisti e la donna anziana la mitica Angiola Pedrini è una casalinga.. La chicca è che si tratta della vera madre del sindaco!
VM: Quali sono stati i principali intenti e ispirazioni (filmiche) che ti hanno influenzato e che ti ispirano in genere nel tuo modo di realizzare determinati lavori?
PB: In questo lavoro non saprei di preciso. Influenze ne ho molte perché di film ne vedo circa 5 a settimana e di grandi registi ai quali ispirarsi ce ne sarebbero molti. Comunque il mio preferito è Aki Kaurismaki. Credo che la maggiore influenza mi venga da lui. Amo le sue inquadrature a camera fissa! Amo il suo modo di narrare vicende con immagini essenziali e di incredibile efficacia! Il suo fedele direttore della fotografia poi, Timo Salminen, è uno dei migliori al mondo..
VM: Il budget per realizzarlo? Quanto è costata la sua realizzazione?? E quanto è costato in termini di tempo, dandoci un riferimento per la preproduzione, la produzione e la postproduzione.
PB: Come ho già detto prima, il film non è costato praticamente nulla… In termini di tempo, qualche giorno per le riprese (una mattinata per la scena della banda, due “tramonti” per la scena con la madre, qualche ora per l’uomo d’affari, un pomeriggio per la ragazza e una giornata per le riprese sul treno e per l’intro in stazione) per la post produzione non saprei di preciso. Ho lavorato nei ritagli di tempo, dopo il lavoro..
VM: Il tuo lavoro quale futuro avrà? Ci sarà la partecipazione a concorsi e proiezione/distribuzione e a che livello?
PB: Ho già spedito il film ad alcuni concorsi e sono in attesa di risposte. Per ora concorsi trovati qua e la in internet… Non grandi festival, non ho queste pretese, per il momento almeno..
VM: Sei già al lavoro su un nuovo progetto? Di cosa si tratta e quando vedrà la luce?
PB: Ho tre soggetti in cantiere e appena trovo il tempo comincio. Purtroppo sono nella situazione di potermi dedicare al cinema solo in determinati periodi. Sono vincolato al lavoro (per fortuna lavoro come libero professionista e riesco a ritagliarmi dei momenti)
VM: Ci puoi dare qualche indiscrezione riguardo i tuoi prossimi impegni?
PB: Il prossimo corto sarà un breve video di denuncia sociale ma trattato in modo grottesco. Uno è ispirato ad un fatto realmente accaduto e tratta di discriminazione razziale e il terzo è una commedia romantica agrodolce.