Chi segue le nostre pagine assiduamente da qualche anno, ha certamente vissuto e condiviso insieme a noi l’evoluzione tecnologica della ripresa video che, ad un certo punto (precisamente nell’autunno del 2008 grazie a Canon), ha coinvolto (e travolto) il mondo della fotografia, portando nel mondo video corpi macchina finora dedicati esclusivamente allo scatto singolo.
Questo sconvolgimento ha dato un’ulteriore spinta alla democratizzazione della ripresa video, consentendo l’ottenimento di un’estetica (grazie al maggior controllo sulla profondità di campo) finora possibile solo con le macchine da presa usate nel cinema, creando, pian piano, l’esigenza di creare una nuova classificazione per questi “nuovi” strumenti di ripresa, tanto che anche sul nostro forum abbiamo visto nascere la sezione “Cinecorder, Dslr & Mirrorless” per distinguerli dalle più classiche videocamere.
Nel tempo abbiamo avuto modo di apprezzare le qualità, ma anche le limitazioni (se non anche i difetti) di queste macchine da presa con un corpo simile, se non identico, a quello di una classica macchina fotografica Reflex o, successivamente, Mirrorless.
I produttori, visto anche il crescente interesse del mercato, hanno via via introdotto funzionalità e caratteristiche come l’aumento di risoluzione e l’integrazione di codec evoluti, fino alla registrazione RAW e altro ancora.
Anche Canon, pioniere in questo settore, ha sviluppato notevolmente i propri prodotti creando la gamma Cinema EOS specificatamente dedicata alla ripresa video di alto livello.
Tuttavia nel tempo non si era ancora riusciti a coniugare in modo perfetto il mondo della fotografia con quello della ripresa video, poiché tutti i prodotti in commercio eccellevano da un lato e peccavano dall’altro: chi aveva spiccate doti fotografiche, spesso mancava persino di funzionalità ritenute basilari da qualsiasi cameraman, viceversa corpi macchina prettamente dedicati al video spesso avevano funzionalità fotografiche molto limitate, se non assenti.
Il motivo di questo è facilmente spiegabile nell’approccio decisamente diverso tra fotografo e cameraman quando si cerca di catturare una scena, sebbene i concetti di base siamo similari: quando scattiamo una fotografia abbiamo necessità di determinate informazioni e comandi che differiscono molto da quanto necessario durante una ripresa video.
Canon, con la EOS R5 C ha probabilmente trovato l’uovo di colombo, la soluzione perfetta per far coesistere entrambi i mondi nello stesso corpo macchina: utilizzare lo stesso hardware, ma controllato da due sistemi operativi completamente diversi e specializzati, ognuno, ad un compito specifico.
Dopo questo lunghissimo cappello introduttivo, ma credo necessario per meglio contestualizzare le caratteristiche della Canon EOS R5 C, passiamo in rassegna le specifiche tecniche principali e l’hardware per poi analizzare più nel dettaglio cosa comporti a livello pratico avere a disposizione due sistemi operativi diversi dedicati uno per la fotografia e l’altro per il video.
La EOS R5c mostra i muscoli già dalle “specs”, infatti Canon propone sul proprio sito web una lista interminabile di caratteristiche, inutile da riportare interamente qui, dove invece riassumo gli elementi più importanti e lasciandovi il link per leggervi tutto il resto.