Telecamere

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DJI OSMO Mobile 3

posted by Yarin VooDoo
4.5
4.5
  • Usabilità 4.5
  • Caratteristiche 4.5
  • Bundle 4.5
  • Innovazione 4.5
  • Rapporto Qualità/Prezzo 4.5

Prova Su Strada

Mettendo alla prova OSMO Mobile 3 sul campo, in situazioni reali di ripresa le differenze con il precedente modello si notano immediatamente, a partire dall’app di gestione che non è più DJI GO, bensì DJI Mimo che già abbiamo avuto modo di provare con OSMO Pocket e OSMO Action.

DJI Mimo

L’app è un pre-requisito fondamentale per poter utilizzare il gimbal a partire dalla sua attivazione; infatti, come gli altri prodotti OSMO, una volta tolto dall’imballo, prima di poterlo utilizzare, dovremo collegarlo all’app ed eseguire la registrazione online del device, creando un nuovo account o utilizzare un account DJI esistente.

DJI OSMO Mobile 3

DJI OSMO Mobile 3 – App DJI Mimo

DJI OSMO Mobile 3

DJI OSMO Mobile 3 – Attivazione

La connessione tra smartphone e gimbal è rapida e semplice, grazie alla tecnologia Bluetooth; è sufficiente accendere il device ed aprire l’app, dopo qualche istante apparirà la richiesta di connessione.

DJI Mimo consente di controllare tutti i settaggi del gimbal, oltre a fornire l’anteprima video e tutti i controlli per la registrazione video, lo scatto fotografico normale o panoramico e la realizzazione di slow-motion, timelapse e hyperlapse.
In sovraimpressione sullo schermo avremo l’utile indicazione dello stato di carica della batteria dello smartphone e del gimbal stesso, oltre che tutte le informazioni su tempo di otturazione, iso e compensazione dell’esposizione.

Purtroppo l’esperienza d’uso non è identica su iOS e Android, oltre a differire anche in base alle caratteristiche dello smartphone utilizzato.
Ad esempio le registrazioni in 4K o a 60fps non sono sempre disponibili, pur se lo smartphone prevede questa possibilità, inoltre su Android alcune funzionalità non sono presenti o sono limitate, come la modalità slow-motion o la compensazione dell’esposizione; queste limitazioni pare che in parte siano dovute al sistema operativo stesso, tuttavia è un elemento da tenere in considerazione.

Non è, tuttavia, obbligatorio affidarsi a DJI Mimo per poter sfruttare il gimbal, infatti la stabilizzazione su tre assi e i comandi fisici funzioneranno anche con l’app fotocamera integrata nel proprio smartphone, ma sacrificando alcune funzioni come lo zoom (il comando dello slider laterale non verrà riconosciuto), la possibilità di passare dalla camera frontale a quella posteriore o la gestione dell’Active Track 3.0.
Il non essere completamente vincolati all’app ufficiale consente, però, di poter sfruttare anche app di terze parti particolarmente performanti, soprattutto per la registrazione video, come FiLMiC Pro su iOS, che peraltro già supportava direttamente OSMO Mobile 2, quindi la speranza è che venga presto integrato il supporto anche questa nuova versione del gimbal.

Ricordo che DJI Mimo è fondamentale anche per l’aggiornamento del firmware: i nuovi aggiornamenti verranno segnalati appena disponibili, con la possibilità di avviarne il download ed eseguire successivamente il download e l’installazione sul device; durante l’operazione di aggiornamento, il progresso dell’operazione viene segnalato dal led di stato che lampeggerà di colore verde e rosso, emettendo un suono di conferma al completamento.

DJI Mimo dispone anche di un editor video sufficientemente completo che consente di montare le clip registrate con OSMO Mobile 3.

Movimenti del Gimbal

Se non avete mai usato un gimbal motorizzato, le prime volte l’utilizzo potrà sembravi leggermente innaturale, anche in relazione al tipo di funzionamento impostato (Follow, Tilt Locked o FPV), avendo provato anche OSMO Pocket, con quest’ultimo la gestione dell’inquadratura e del movimento di camera risultava da subito piuttosto naturale e immediato, mentre con OSMO Mobile è stato necessario qualche minuto di ambientamento.

DJI OSMO Mobile 3

DJI OSMO Mobile 3

DJI OSMO Mobile 3

Presa confidenza con il gimbal e regolata, dall’app, la reazione ai movimenti in base alla propria sensibilità, la resa è ottima, con una fluidità e stabilizzazione dei movimenti praticamente perfetta.
Tuttavia, rispetto al modello precedente, qualcosa si perde, infatti la nuova struttura e la posizione dei motori hanno ridotto l’angolo di escursione sia per il pan (potremo ruotare di 120° a sinistra e circa 90° a destra) che per il tilt.

Ruotando il gimbal a destra, appena sarà parallelo al terreno, lo smartphone verrà ruotato di 180°, ribaltando l’inquadratura; questo ci consentirà di impugnare OSMO Mobile 3 sottosopra e di eseguire riprese a filo terreno; per ripristinare il corretto orientamento dovremo o ruotare dalla parte opposta di 180° o tornare in posizione centrale e usare il trigger per ri-centrare l’inquadratura.

Se invece ruotiamo il gimbal a sinistra, entreremo in modalità “flash lightâ€, quindi non più come nel precedente modello, cioè orientando lo smartphone in avanti come se impugnassimo una torcia.
Questa modalità è particolarmente utile per realizzare piani sequenza e inseguimenti.

Decisamente utile la nuova modalità Sport, che si attiva premendo una volta il trigger, rilasciando, quindi premendo di nuovo e mantenendo premuto: a schermo apparirà per qualche istante un’icona in sovraimpressione a conferma dell’attivazione di questa modalità.
La modalità Sport consente di mantenere sempre la stabilizzazione su tre assi, ma con una reattività maggiore dei servo-motori, consentendo quindi di inseguire in modo più preciso e dinamico spostamenti veloci o di realizzare dei pan con spostamento a “schiaffoâ€.

Active Track 3.0

La nuova modalità di inseguimento automatico è attivabile dall’app DJI Mimo, quindi la potremo inserire con tre diversi metodi:

    • Singola pressione sul trigger: attiveremo l’algoritmo di riconoscimento basato su deep learning che cercherà di identificare l’oggetto che stiamo inquadrando al centro, creando automaticamente il riquadro di tracciamento, per disattivare il tracciamento sarà sufficiente una pressione sul trigger;
    • Creando una cornice sull’app: direttamente sull’anteprima video potremo fare tap e trascinare per creare il riquadro di tracciamento sull’elemento di interesse: il riquadro sarà verde quando il riconoscimento ha avuto successo, o grigio in caso contrario; per eliminare il riquadro di tracciamento sarà sufficiente fare tap sulla piccola icona a forma di x;
    • Gesture: come anticipato nel paragrafo dedicato all’interfaccia, dall’app potremo attivare anche il riconoscimento delle gesture, così da abilitare l’Active Track 3.0 da remoto, quindi senza agire direttamente sul gimbal.

La reattività del nuovo sistema di tracking è immediatamente tangibile, superiore anche a quanto visto con OSMO Pocket, con un ottimo riconoscimento del movimento, anche quando ci sono spostamenti rapidi.

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Profilo dell'Autore

Progettista di automazioni industriali e anche Sony Certified Vegas Editor dal 2008, Sony Certified Vegas Trainer, Sony ICE dal 2009 oltre che Trainer ufficiale Sony Creative Software per l'Italia.software utilizzati: Sony Vegas Pro, Sony DVD Architect Pro, Sony Acid Pro, Sony Soundforge, Sony Cinescore, Boris Red, After Effects; competenze: Editing Audio, Music Creation, Editing Video, Authoring DVD

User Name: Yarin VooDoo

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